1. Le lettere
Bruce Lee è stato per gran parte della sua breve vita in giro per il mondo. Per comunicare aveva deciso di utilizzare le lettere, poiché, secondo Linda, sua moglie, le telefonate intercontinentali costavano troppo, e anche, ovviamente, perché Bruce amava scrivere. Sono tantissime le lettere che il pubblico può leggere in varie raccolte pubblicate negli anni, una vita descritta nei suoi minimi dettagli, dalle preoccupazioni per il cane all’ingaggio “americano” per I tre dell’Operazione Drago. Una vita messa su carta che aiuta a capire meglio la personalità del piccolo drago. E da cui derivano buona parte di queste curiosità, ovvero dalla mano di Bruce Lee.
2. L’ottimismo
«Insieme a ogni avversità, giunge una benedizione». Tutto quello che Bruce Lee ha fatto nella sua vita ha sempre avuto un carattere spirituale, filosofico, psicologico. Tra le tante manifestazioni di questo modo d’essere c’è la costante ricerca dell’ottimismo, come stile di vita da perseguire e come esempio per gli altri. In una lettera indirizzata all’amico Jhoon Goo Rhee, afflitto da circostanze avverse, inserisce una poesia per incoraggiare l’amico dal titolo Chi Sono?, e poi esprime la sua visione della situazione con queste parole: «Per concludere, ti avverto che la negatività molto spesso si avvicina lentamente a noi senza che ce ne accorgiamo. Ogni tanto fermare i pensieri aiuta (il chiacchiericcio delle preoccupazioni, delle aspettative eccetera nella tua mente), quindi, una volta ristorati, riprendere coraggiosamente il cammino. Proprio come per mantenersi in buona salute a volte occorre prendere una medicina sgradevole, così per poter fare le cose che ci piacciono spesso bisogna fare qualcosa che non ci piace. Ricorda, amico mio, che non è tanto quello che ti succede ad avere importanza, quanto come reagisci agli eventi. Hai ciò che ti serve, so che in un modo o nell’altro ne verrai fuori. E allora, dannato siluro, avanti, macchine a tutta forza! Ricorda il detto di quel cinese: “Le circostanze? Al diavolo, le creo io le circostanze!”».
3. Allievi famosi
Bruce Lee non è mai stato battuto ufficialmente in combattimento, se non nel lontano 1953 all’età di tredici anni in una rissa. Questa esperienza lo spinse verso il Kung Fu, che lo rese un combattente eccezionale. Chiunque lo sfidasse (spesso accadeva in strada), compreso un folle che s’introdusse in casa sua e una comparsa de I tre dell’Operazione Drago che lo chiamava “tigre di carta”, veniva sconfitto con estrema facilità. La sua indiscutibile autorità nel campo delle arti marziali furono subito notate quando entrò nel campo del cinema, ove molti attori famosi non solo divennero suoi amici ma anche suoi allievi, per non dire discepoli. Tra i tanti, meritano menzione James Coburn, Chuck Norris, Kareem Abdul-Jabbar, il secondo James Bond, George Lazenby e la star ribelle per eccellenza Steve McQueen. Infine, grande amicizia lo legava ad uno dei suoi allievi più prestigiosi, ovvero Roman Polanski, che per Bruce provava una vera e propria venerazione.
4. Roman Polanski
Nel 1970 (pochi mesi dopo la morte della moglie) Roman Polanski, allievo di Bruce insieme alla moglie Sharon Tate, chiese a Lee di andare con lui in Svizzera per allenarlo. L’esperienza non fu delle più felici e rilassanti per Bruce nonostante la profonda amicizia che lo legava al regista. Ecco cosa raccontava tramite delle lettere alla moglie Linda: «Loro, gli amici di Roman, che stanno nella stessa casa, sono il cosiddetto jet set, e sono quasi sempre ubriachi e dei tali stupidi. Roman, se non scia, è sempre dietro alle ragazze», e ancora a Linda:«Da quanto ho potuto vedere della gente che va e viene dallo chalet di Roman, la mia stima per te cresce. Il cosiddetto jet set è annoiato a tal punto da darsi agli eccessi. Anche solo stare in compagnia dell’intero gruppo quando si va nei locali notturni mi strema. Non dormire è diventata un’abitudine da quando sono qui, sia quando sono bloccato a casa di qualcuno in attesa che Roman mi venga a prendere sia quando voglio andarmene ma non posso». Infine: «Roman mi ha trattato davvero bene, ma il suo modo di vivere non è proprio il mio. Mangiare tardi e andare a dormire tardi». Esperienza terribile ma profonda amicizia: «Una cosa è certa, ho conosciuto Roman un poco di più, e penso che questo sarà d’aiuto per futuri sviluppi. Se non sarà così, mi resta almeno l’amico, l’allievo».
5. Cha Cha Cha
La teoria delle intelligenze multiple comprende anche quella Corporeo-Cinestesica, tipica di ginnasti e ballerini. Bruce Lee era un fulgido esempio di tale intelligenza, poiché oltre ad essere un grande atleta era un formidabile ballerino, nonché campione di Cha Cha Cha, nel 1958 vinse la Hong Kong Colony Cha-cha-championship, una gara di ballo abbastanza importante, e tale abilità lo accompagnò per tutta la vita e le persone gli chiesero spesso di insegnare loro il famoso ballo.
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