mercoledì 30 giugno 2021

Bruce Lee era un grande artista marziale?

Gigi e Massimo contro Bruce Lee (o quasi…) – Massimo Polidoro | L ...



Si era un grande artista marziale, ma non era assolutamente l'uomo più forte del mondo o cose così, come in molti credono.
Bruce Lee non ha mai combattuto, almeno non ufficialmente. Da bambino praticò la boxe, ed ottenne anche qualche risultato a livello locale, ciò ovviamente non ha alcun peso sul suo curriculum da artista marziale, perché parliamo di tornei scolastici o cose così.
Dopodiché sappiamo che ha combattuto contro Wong Jack Man, in un combattimento non ufficiale, reso celebre dal film Dragon (il film non è un reportage storico degli eventi, è una storia romanzata, quindi non prenderlo come veritiero). Di questo combattimento ci sono due versioni, che per alcuni aspetti coincidono, ovvero, quella della moglie di Bruce Lee e quella della comunità cinese.
La testimonianza della moglie riporta che il combattimento è durato un paio di minuti, e che Wong Jack Man è scappato per tutto il tempo, fino a quando Bruce Lee lo ha preso e sconfitto. Quella della comunità cinese è un po' più articolata, e riporta che prima del combattimento ai due contendenti vennero spiegate le regole (niente colpi agli occhi, inguine e collo) ma Bruce Lee perse le staffe ed iniziò ad attaccare Wong dicendo di volerlo uccidere. Wong indietreggiò cercando di prendere tempo per fare accettare le regole a Bruce Lee, ma alla fine venne preso e sconfitto senza che il combattimento vero e proprio fosse iniziato. Beh, tra le due si potrebbe dire che la verità sta nel mezzo. Resta il fatto che Bruce Lee sconfisse Wong, ma quest'ultimo non era fuggito, quindi non dimostra niente (l'arroganza di Bruce Lee è una cosa comprovata da varie interviste di gente che lo conosceva).
Altre prove su di lui sono le esibizioni a Long Beach. Nei video in questione lo vediamo fare sparring con un avversario non precisato e fare le flessioni sulle dite e il pugno ad un pollice. Nessuna di queste cose ci dà una dimostrazione delle sua abilità: nello sparring è in vantaggio, ma il suo avversario è ignoto, le flessioni su due dita non indicano che sappia combattere, su youtube puoi trovare video di gente che fa cose ben più estreme, ma ciò non significa che sanno combattere. Il pugno ad un pollice è una tecnica inutile che deve il suo successo al fatto che il suo avversario abbia i piedi paralleli, e insomma favorisca Bruce Lee in un'azione che serve solo a fare dire wow ai non addetti.
Tutte le storie di Bruce Lee che allena i vari campioni di arti marziali sono false, come hanno dichiarato alcuni, tra cui Chuck Norris. Quest'ultimo disse che si allenavano insieme (e con insieme intendeva nello stesso luogo) e incalzato dal giornalista, che insisteva nel chiedere se i due praticavano lo sparring insieme Chuck rispose che lui era un professionista, ma che Bruce era davvero fortissimo per essere un dilettante (voglio sottolineare che Chuck era riluttante a rispondere alla domanda, e quando rispose cercò di farlo nel modo più umile possibile). Tra l'altro è probabilmente il contrario, forse Bruce Lee prese qualcosa da Chuck Norris. Lee infatti studiò Wing chun per soli due anni in Cina, e poi si diresse negli USA. Nel Jeet Kune Do, l'arte marziale ideata da lui, c'è molto karate e taekwondo, che erano proprio le arti marziali studiate da Chuck (non so se conosci le differenze, ma sono arti marziali diversissime tra loro, e si Bruce Lee studiò arti marziali per soli due anni, anche se si tenne in allenamento per il resto della sua vita).
In un'altra risposta ho letto di una presunta motivazione filosofica che gli ha impedito di combattere, cosa che non ha alcun fondamento, ma se consideriamo che lui per vivere faceva l'attore di arti marziali, un po' come Jackie Chan, ti rendi conto che questa motivazione è una cosa completamente campata in aria, visto che il combattimento è una parte contemplata nelle arti marziali (tra l'altro come detto, ha fatto degli sparring dimostrativi) a differenza di un combattimento fittizio come quelli dei film.
Altra cosa importante da sottolineare è che Bruce Lee è sempre stato un attore, fin da bambino, ed ha sempre continuato per quella strada, la sua strada non sono mai state le arti marziali.
L'allenamento di Bruce Lee era più simile ad una sessione di body building, Che ad un allenamento di arti marziali vero e proprio, nei suoi libri la cosa è ben chiara, lui si allenava per avere un bel fisico. Proprio facendo un esercizio di body building si infortunò gravemente la schiena. Ovviamente faceva anche sessioni di arti marziali, ma come detto, leggendo i suoi libri è ben chiara la cosa.
Ultimo appunto, la morte. La cosa che di fatto lo ha portato nella leggenda. Ai tempi non c'era internet, così nacquero le teorie più disparate, come quella che fosse stato ucciso dalla mafia cinese o cose così. Tutto ciò ha alimentato la sua leggenda, ma la verità è che è morto a causa di medicinali. È assodato che prendeva antidolorifici molto forti (legali ai tempi, ma che oggi sarebbero considerati delle droghe). Inoltre pare usasse anche sostanze per aiutare i muscoli (cosa che non ha conferme ufficiali, ma in realtà tutti gli attori a quei tempi le utilizzavano senza timore, visto che non erano ne illegali, ne si conoscevano le conseguenza sul corpo).


martedì 29 giugno 2021

Come faccio a capire il concetto del “wu wei”?


Ecco alcuni pensieri e spunti tratti da un testo taoista che danno il senso del Wu-wei, come inteso dagli antichi maestri taoisti.

Per essere in armonia con il Tao, affermavano, è necessario "non agire" – il famoso - Wu-wei; non fare cioè niente di artificioso o forzato. Se ci si abbandona agli impulsi della propria natura e ci si libera da qualsiasi indottrinamento, si giunge all'unità con il Tao che consente di superare le contraddizioni tra i vari aspetti della realtà.

Seguendo la natura e accettando le circostanze senza voler primeggiare - indossare un vestito, non perchè di moda, ma perchè lo esige la natura – non forzare la mano e fare più del necessario ma lasciare che le situazioni favorevoli maturino con il tempo – un momento propizio arriva per tutti, ma chi è troppo indaffarato se lo lascia sfuggire.

Collaborare quindi al farsi delle cose e mai strafare perchè tutte le volte che noi puntiamo i piedi e pretendiamo, siamo in pericolo di sbagliare; di qui l’esaltazione dell’inconscio, dell’intuitivo, dello spontaneo e del naturale.

Il segreto dell’elisir di lunga vita consiste nell’accettare con tranquillità tutte le cose che avvengono nella pienezza del loro tempo, nell’accordarsi pacificamente con la sequenza naturale degli eventi, nell’essere al di là della presa disturbante sia del dolore che della gioia. Tutto questo crea quell’alchimia che lentamente trasforma chi si dedica a questa maniera di vivere.

Gli uomini del nostro tempo agitati e tarantolati fan pensare ai torrentelli di montagna che spumeggiano, ribollono tra continue cascate in maniera vorticosa - ma via via che il letto del torrentello si fa più largo, ecco che diventa silenzioso e calmo fino a sfociare nel fiume dove non si avverte più la velocità dell’acqua la quale, con calma giunge a destinazione e porta sollievo ed energia alle creature della pianura.

Certo che la vita dell’uomo moderno è lungi da somigliare anche lontanamente a quel modello ma qualche spunto lo possiamo utilizzare per tenerci lontano dai rumori e dallo stress cui la vita di oggi ci sottopone. Possiamo quindi, almeno nel fine settimana, andare a fare un pieno in mezzo alla natura; i botanici affermano che un albero con una chioma di 7 metri produce giornalmente tanto ossigeno da soddisfare l’esigenza di sette persone.

Già i Celti conoscevano i benefici della silvoterapia; oggi la scienza conferma che stare in mezzo agli alberi, è come immergersi in un bagno di ioni negativi notoriamente rilassanti e rigeneranti per il sistema respiratorio e migliorano di molto le capacità cognitive. Chiudo con due citazioni:

“Le disgrazie vengono dalle troppe cose fatte; più armi affilate, più torbidi nel paese – più ingegnosi artigiani, più macchine belliche – più leggi promulgate, più ladri e banditi circolanti”.

“Tintinnando e scintillando i ruscelli di montagna portano alla mente il liuto di un cortigiano; vorticando e roteando le foglie dell’autunno spargono oro sulla terra. Gli abitanti di queste colline boscose si preoccupano poco del rango e della ricchezza; com’è triste che gli uomini della valle non sappiano nulla di questa saggezza”.


lunedì 28 giugno 2021

Perché le persone che non sanno combattere provano a far partire delle risse?

La triste verità è che tante persone pensano di essere brave a combattere. O almeno migliore della media.

Meno una persona è stata coinvolta in qualunque tipo di situazione violenta (es: lotte da strada), nel passato, più essa ha voglia di lottare.

Quindi è la poca conoscenza riguardo a quello che può succedere mischiata a zero esperienze violenti.




domenica 27 giugno 2021

La meditazione nel Wing Chun


 


La meditazione è un aspetto del Wing Chun, come sistema d'arte marziale. La Sil Lim Tao ne è un grande esempio. Si tratta di una forma meditativa, nonché una forma di qi gong che riposa la mente e crea l'armonia all'interno del corpo. Nel Wing Chun la meditazione può aiutare a ripristinare il corpo ed equilibrare armonizzando l'energia (qi) all'interno dei canali che viaggiano attraverso il corpo. La meditazione può contribuire a espandere la mente, rilassarsi e alleviare lo stress e l'ansia.
Ci sono molte forme e tipi di meditazione. Così come si sceglie l'arte marziale che è più giusta per noi, si consiglia di scegliere il tipo di pratica di meditazione che si sente essere la più adatta a noi. Ciò può essere realizzata solo attraverso l'educazione, la sperimentazione e la pratica.