domenica 6 giugno 2021

Servono veramente gli esercizi di tai-chi?

 



Il Tai-Chi è innanzitutto un' arte marziale e come tale andrebbe insegnata e praticata.

Che i movimenti abbiano un' efficacia reale è un discorso che si inserisce nello sterminato discorso riguardante le arti marziali in generale, se ne è discusso alla nasuea.

Poi il Tai Chi si è prestato per una serie di motivi che qui non interessano ad essere prosposto (venduto) come una forma di medicina, meditazione, integrazione cosmica e chi più ne ha più ne metta mettendo in secondo piano l' applicazione marziale.

Effettivamente le movenze dei praticanti sono veramente belle da vedere, sono armoniose, sono plastiche; sono anche efficaci nel promuovere un benessere psico-fisico?

Per avere una marcia in più rispetto alla ginnastica posturale od al Pilates, tanto per fare esempi di ginnastiche dolci concorrenti, il Tai Chi deve insegnare quello che è insito nel suo nome: il controllo, la trasformazione e la veicolazione del Chi.

Altrimenti rimane una bella ginastica come tante altre.

A questo punto l' insegnante deve essere tale e quindi deve non dico essere un virtuoso ma almeno un buon praticante nella gestione del chi e l' allievo deve essere conscio che non sta agitando un pezzo di latta a forma di dao ma che sta utilizzando un simulacro di arma per uno scopo ben preciso.

Ora il mio parere: praticare il Tai Chi dimenticandone l'origine marziale è un errore, per tanto così mi rivolgo allo Yoga o al Qi Gong che sono altrettanto validi per lo studio dell'energia interiore, della respirazione e della ricerca della forma fisica senza scimmiottare una forma di lotta che merita uno studio diverso.


Nessun commento:

Posta un commento