mercoledì 31 marzo 2021

Chan si gong

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Avvolgere il filo di seta (纏絲功 in lingua cinese e trascritto come chan si gong in pinyin) sono un insieme di esercizi della pratica taijiquan pensati per rinvigorire dolcemente il corpo stimolando la circolazione del sangue e le giunture. Hanno questo nome perché consistono in movimenti ripetitivi a spirale con le braccia e le mani che ricordano da vicino quelli di un baco da seta che costruisce il suo bozzolo. Il movimento deve essere continuo e armonioso senza scatti o cambi improvvisi di direzione.
Praticandoli, si apprendono i movimenti di base del taiji che hanno la caratteristica di originarsi dall'interno del corpo per passare alle estremità e viceversa. Padroneggiare questi esercizi è essenziale per progredire rapidamente nella disciplina.
I movimenti nascono dal dantian (il centro di gravità del corpo posto nell'addome, tre dita sotto e due dietro l'ombellico) e seguono lo schema del simbolo dello "Yin e Yang". Iniziano con circoli esterni fino ad aggiungere alle "forme della goccia" (rapidi cambi di direzione pur mantenendo un movimento lento) spostando il peso da una gamba all'altra.
Sono stati codificati 11 esercizi del bozzolo di seta divisi in due categorie.

Prima tecnica

Rotazione del dantian da destra a sinistra su un asse immaginario passante per l'ombelico e perpendicolare al busto.
  1. Zhan Zhuang (palo eretto): esercizi statici che rilassano il corpo e consentono di concentrare la mente ed il corpo sul dantian
  2. Zheng Mian Chan Si (Movimento a Spirale con un braccio frontale): pensando al dantian, si sposta il peso da una gamba all'altra in un movimento che guida anche quello delle braccia
  3. Heng Kai Bu (Movimento a Spirale con un braccio frontale con passi laterali): a partire dal precedente esercizio, si estende il movimento dei passi, prima a sinistra e poi destra
  4. Shuang Shou Chan Si (Movimento a spirale a due mani): altro esercizio semi-stazionario, ma questa volta i movimenti sono eseguiti su entrambi i lati, simultaneamente e lungo direzioni diverse
  5. Qian Jin Bu (Movimento a spirale a due mani con passi): esercizio di movimento con passi in avanti
  6. Hui Tui Bu (Passi indietro): muovendosi all'indietro, questo esercizio completa i movimenti lungo tutte le direzioni cardinali

Seconda tecnica

Rotazione del dantian dalla parte frontale del corpo verso quella posteriore. È come se il dantian ruotasse intorno ad un asse passante per i fianchi. È un movimento di apertura e chiusura.
  1. Chuan Zhan Chan Si (Movimento a spirale diretto): allena la precisione dei movimenti di braccia e gambe
  2. Ce Mein Chan Si (Movimento a spirale con un braccio laterale): allena la mobilità dei polsi e la flessibilità delle gambe
  3. Dan Shou Xiao Chan Si (Piccolo Movimento a spirale con una sola mano): allena i movimenti interni della colonna vertebrale e del petto con piccoli movimenti esterni del corpo
  4. Shuan Shou Xiao Chan Si (Piccolo movimento a spirale a due mani): maggiore enfasi sui movimenti interni della colonna vertebrale
  5. Tui Bu Chan Si (movimento a spirale delle gambe): allena il coordinamento delle gambe con la forza derivante dall'addome e dal petto

martedì 30 marzo 2021

Bagua

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Il bagua (Cinese: 八卦; letteralmente: otto simboli) o pakua è un simbolo i cui significati si riscontrano in vari campi della millenaria cultura cinese: dal Taoismo, alle tecniche Feng shui, alle arti marziali. Ba significa otto, gua significa numero. Il significato di bagua (ba gua) è dunque otto numeri. È generalmente rappresentato con un Taijitu centrale, contornato da otto trigrammi dell'I Ching, allineati ciascuno ad un punto cardinale, formando un perfetto ottagono. Le linee che costituiscono i trigrammi sono distinguibili in due tipi:
  • Linee intere: rappresentanti la polarità positiva, Yang.
  • Linee spezzate: rappresentanti la polarità negativa, Yin.
I trigrammi sono costituiti ognuno da tre di queste linee, assemblate in otto diverse combinazioni. Ciascun trigramma può essere inoltre combinato con ognuno degli altri, dando origine a sessantaquattro gruppi da sei linee, i sessantaquattro esagrammi. Questi sessantaquattro esagrammi costituiscono le basi del libro cinese dell'oracolo: rappresentano infatti tutte le possibili condizioni della vita umana. Una leggenda afferma che il sistema di trigrammi ed esagrammi fu sviluppato da Zhou Gong, il consigliere e parente del primo imperatore della dinastia Zhou.
Del bagua esistono due versioni, che differiscono essenzialmente per la disposizione dei trigrammi, e quindi delle varie zone di influenza. Queste due versioni si chiamano Prima sequenza celeste o Cielo Anteriore e Seconda sequenza celeste o Cielo Posteriore. Il bagua del Cielo Anteriore si utilizza per la progettazione dei cimiteri, quello del Cielo Posteriore per le dimore dei viventi.



Significati

I trigrammi hanno moltissimi significati, ma si può dire che generalmente simboleggiano i flussi di energia che attraversano il mondo e possono condizionare la vita umana. Essi possono essere considerati ad esempio rappresentazioni simboliche del nucleo familiare. Raffigurano infatti il padre, la madre e i vari gradi dei figli, sia femmine che maschi. I trigrammi si possono trovare rappresentati sugli abiti dei sacerdoti taoisti e su muri, soffitti e pavimenti dei templi cinesi. Rappresentazioni del bagua si possono trovare anche nelle case cinesi, all'ingresso, a volte direttamente sulla porta. Si crede infatti che utilizzato come amuleto il simbolo tenga lontani gli spiriti maligni.

Zona
Elemento
Influenza
Colore
Punto cardinale
Li
Fuoco
Fortuna
Rosso
Sud
Kun
Terra
Famiglia
Rosa
Sudovest
Dui
Lago
Creatività
Bianco
Ovest
Qian
Cielo
Relazioni
Grigio, bianco, celeste
Nordovest
Kan
Acqua
Successo
Blu, nero
Nord
Gen
Montagna
Conoscenza
Marrone o giallo
Nordest
Zhen
Tuono
Salute
Verde scuro
Est
Xun
Vento
Ricchezza
Verde
Sudest

Punti cardinali

  • Il Nord si trova sul lato inferiore del bagua ed è associato all'inverno, all'acqua, al buio, la quiete, il freddo e la mezzanotte.
  • Il Sud si trova sul lato superiore del bagua ed è associato all'estate, al fuoco, alla luce, al movimento, al caldo e al mezzogiorno.
  • L'Est si trova sul lato sinistro del bagua, associato alla primavera, al tuono,al legno, alla luce e al calore in aumento, alla crescita e alla mattina.
  • L'Ovest, sulla destra, è associato all'autunno, al metallo, alla diminuzione della luce e del calore, al declino e al crepuscolo.

Elementi mistici

Ogni manifestazione dell'energia del Tao, si manifesta in cinque categorie indipendenti, i cinque elementi: Legno, Fuoco, Metallo, Terra, Acqua. Si pensa che essi influiscano sulla vita dell'uomo: sia esternamente, attraverso il clima e l'ambiente; sia internamente, attraverso i processi chimici che avvengono dentro al corpo.

Polarità

Ognuno dei cinque elementi è caratterizzato dalla tendenza ad una polarità, o Yin, o Yang:
  • Legno e Fuoco sono di natura Yang;
  • Metallo e Acqua sono di natura Yin;
  • La Terra è di natura neutra, è sia Yin che Yang, poiché è il perno su cui si basano e in cui si ritrovano tutti gli altri elementi.
L'Acqua e il Fuoco simboleggiano dunque la totale opposizione dei principi Yin e Yang, per questo sono disposti simmetricamente in contrapposizione nel bagua.

Interconnessioni

Ciclo di controllo
I cinque elementi sono interconnessi tra loro da una serie di legami in cui un elemento domina sull'altro:
  • Il Legno domina la Terra perché la ricopre e se ne nutre, un eccesso di Legno rende la Terra sterile;
  • La Terra domina l'Acqua perché l'argina e l'assorbe;
  • L'Acqua domina il Fuoco perché lo spegne;
  • Il Fuoco domina il Metallo, fondendolo;
  • Il Metallo domina il Legno perché lo taglia e una presenza eccessiva di Metallo inibisce la crescita del Legno.
Ciclo di generazione
  • Il Legno origina e alimenta il Fuoco;
  • Il Fuoco genera la Terra attraverso la combustione del Legno;
  • La Terra depositandosi genera il Metallo;
  • Il Metallo genera l'Acqua (la lava vulcanica forma vapore acqueo prima di solidificarsi e metallizzarsi).
  • L'Acqua genera il legno

Significati specifici

  • Il Legno dà origine al Fuoco. Caratterizza il movimento verso l'esterno. Il suo punto cardinale è l'est, il sorgere del Sole. Infatti il Legno simboleggia in particolare la nascita, la primavera (stagione di riattivazione della vita naturale), l'esplosione della vita e quindi dell'eneregia Qi. Il colore del Legno è il verde.
  • Il Fuoco rappresenta il movimento di superficializzazione dell'energia. È simbolo di massima attività sostenibile. Esso genera la Terra, combinato con il Legno, infatti dalla combustione di questo ha origine l'humus. La stagione corrispondente al Fuoco è l'estate, stagione in cui l'energia e la vitalità naturale giungono al loro apice. Il colore corrispondente è l'arancione. Nella vita umana corrisponde alla crescita.
  • La Terra è il movimento di ripartizione di armonizzazione dell'energia, stabilizza per il suo carattere di nutrice e madre, tutti gli altri elementi. La stagione che vi corrisponde è la fine dell'estate. I colori correlati sono generalmente il giallo, il marrone e l'arancione. Nella vita umana rappresenta l'equilibrio psicofisico, la maturità.
  • Il Metallo simboleggia la decrescita, è il movimento dell'interiorizzazione, dal sottosuolo vengono estratti minerali e metalli. Il Metallo è nascosto nella Terra e simboleggia l'autunno. Simboleggia la vecchiaia, il decadimento fisico. Il metallo dà origine all'acqua. I colori sono solitamente il grigio e il giallo, raffiguranti probabilmente l'oro e l'argento, i metalli più preziosi. Tuttavia è spesso presente anche il bianco.
  • L'Acqua, rappresenta la stagnazione, la condensazione dell'energia. È il simbolo dell'attività minima, del riposo. la stagione corrispondente è l'inverno. L'Acqua è generata dal Metallo. Nei periodi della vita umana simboleggia la fase finale e la morte. I colori corrispondenti possono essere il nero o il blu.

Elementi naturali

Zona Kan

  • Punto cardinale: Nord
  • Elemento mistico: Acqua
  • Elemento naturale: Acqua
  • Influenza: Successo
  • Colore: Blu - nero
Senza l'Acqua molte forme di vita non esisterebbero, essa infatti nutre e sostenta ma può anche rappresentare una delle forze naturali più brutali e pericolose. L'Acqua ha sempre affascinato per la sua capacità di non distruggersi mai, può infatti trasformarsi, ma prima o poi tornare sempre alla sua forma base. Essa ha inoltre la facoltà di insinuarsi dovunque, non ha limiti e costrizioni e inoltre è la metafora perfetta della pazienza: solo l'Acqua è infatti capace di sostenere battaglie di centinaia, migliaia di anni contro avversari apparentemente indistruttibili, ed essere sempre la vincitrice finale. Goccia dopo goccia infatti l'Acqua può disintegrare una roccia. Il movimento degli oceani è regolato sia dalla Luna, sia dalla forza di gravità terrestre. Questi influssi immettono energia anche in mari, fiumi e laghi. L'energia dell'Acqua è sempre in movimento, fluida, ha direzione mutevole e spesso crea dei nuovi percorsi.
L'acqua è sempre energia di tipo Yin. A volte fluida e sfuggente, altre volte ristagnante in paludi e pozzanghere. I primi mistici cinesi erano convinti che l'Acqua avesse una sua forza particolare: una forza delicata, morbida e priva di passione. Ma l'Acqua suscitava anche timore e ammirazione, quando assumeva la forma di torrenti, di fiumi impetuosi e cascate.
L'Acqua è sempre stata vista come simbolo di ricchezza. Nei sistemi Fengshui l'Acqua è una delle energie più potenti, simboleggia infatti il fluire e la libertà. Nelle relazioni e nella vita sentimentale, l'Acqua introduce un elemento fluido, un'attività, un'evoluzione relazionale. È collegata anche all'energia sessuale, così come il Lago.

Zona Kun

  • Punto cardinale: Sudovest
  • Elemento mistico: Grande terra
  • Elemento naturale: Terra
  • Influenza: Famiglia
  • Colore: Rosa
La Terra è l'elemento che assembla tutti gli altri e che li nutre. Gli altri quattro elementi dipendono direttamente da essa. La Terra è il simbolo del legame dell'uomo alla vita materiale ed alle emozioni, ma al contempo simboleggia anche il legame con l'universo. Perdendo il contatto con la Terra, si perdono i sentimenti, l'intuizione e la recettività, ossia la capacità di percepire ciò che proviene dal mondo, dalla natura e dalle relazioni interpersonali. Ecco perché è importante interagire con l'energia invisibile della Terra.

Zona Chen

  • Punto cardinale: Est
  • Elemento mistico: Grande legno
  • Elemento naturale: Tuono
  • Influenza: Salute
  • Colore: Verde - marrone
Il Tuono - nella sua capacità di arrivare all'improvviso portando luce e pioggia - è il simbolo dello scatenarsi dell'immensa potenza della natura, incontrollabile, imprevedibile, estremamente vivificante in determinate situazioni ed estremamente distruttiva in altre. Psicologicamente esso rappresenta l'ego umano nel suo istinto primordiale, qualcosa che non si può controllare, e che può provenire sia dall'interno che dall'esterno. Il Tuono simboleggia anche l'impeto dell'inizio di un ciclo, la nascita e la fertilità, ma anche l'arrivo di nuovi influssi, esterni, oppure interni.

Zona Sun

  • Punto cardinale: Sudest
  • Elemento mistico: Piccolo legno
  • Elemento naturale: Vento
  • Influenza: Ricchezza
  • Colore: Verde
In Mesopotamia e nell'antico Egitto, l'elemento Vento, rappresentava il soffio vitale, mentre l'Acqua era la fonte della vita. In molte civiltà e culture il Vento è considerato lo spirito. Alcuni spiriti sono buoni, altri cattivi. Nella tradizione del Fengshui si dovrebbe evitare di costruire una casa o scavare una tomba sulla cima di una collina, perché sarebbero esposte a troppi venti selvaggi. D'altra parte anche vivere in un luogo in cui c'è poca circolazione di aria non è assolutamente cosa positiva, infatti il Qi stagnante è negativo quanto il Qi selvaggio.
Il Vento è simbolo di armonia, progresso e felicità. Ma esso può essere anche fonte di morte e distruzione quando si scatena. Il Vento è portatore di un'energia armoniosa, un potere rigenerante, trasporta le nuvole da cui viene scaricata la pioggia, cioè l'Acqua. Il Vento è anche collegato al Legno, alle fronde degli alberi che stormiscono dolcemente nell'aria e sono al contempo correlate alla Terra, dalla quale ricevono nutrimento e radicamento. Il Vento è dunque simbolo di penetrazione e di progresso, la continua attività che esso impartisce con il suo fluire rappresenta la continua spinta a cui l'uomo deve sottoporsi per poter progredire nella sua esistenza, per andare avanti e fare sempre nuove esperienze. Senza progresso, senza Vento e quindi senza variabilità la vita ristagna e diventa negativa. Il Vento è collegato anche al denaro e alla gioia che esso può offrire o sottrarre.

Zona centrale

«无极生有极, 有极是太极, 太极生两仪, 即阴阳; 两仪生四象: 即少阳、太阳、少阴、太阴, 四象演八卦, 八八六十四卦
Il senza-limiti (
Wuji) produce il limitato, e questo è l'Assoluto (Taiji).
Il Taiji produce due forme, chiamate yin e yang.
Le due forme producono quattro fenomeni:
piccolo Yang, grande Yang, piccolo Yin e grande Yin.
I fenomeni sono rappresentati dagli otto trigrammi (ba gua),
otto serie di otto sono sessantaquattro esagrammi.
»
Il Centro è il nodo più profondo della rete, la chiave armonica dell'energia invisibile. L'energia che si trova in questo punto è forse la più ostica con cui rapportarsi e la più difficile da definire. Nello stesso tempo, se affrontata nel modo giusto, è la più potente e la più pura.
Il simbolo del Taijitu rappresenta la fase Taiji del ciclo energetico dell'universo, questa fase è il frutto della contrapposizione perpetua delle due polarità Yin e Yang:
  • La polarità Yin tende verso l'immobilità assoluta, verso la materia;
  • La polarità Yang tende verso la mobilità estrema, verso l'energia più sottile, impalpabile.
Questa dualità di yin e yang genera movimento, attività e genera la vita.
Nel bagua: Yin rappresenta la notte, l'oscurità, il freddo, l'inverno, l'acqua, la Luna, il principio femminile, la manifestazione materiale, la Terra; Yang invece rappresenta il giorno, la luce, il calore, l'estate, il fuoco, il Sole, il principio maschile, la trascendenza, il Cielo. Nell'universo Yin e Yang coesistono in proporzioni variabili non potendo esistere l'uno senza l'altro, data la legge di complementarità del Tao. Come l'atomo con il suo nucleo e gli elettroni, lo Yin e lo Yang si alternano nel tempo senza fine. Nella teoria cinese della evoluzione dello Yin-Yang sono insiti anche i concetti di relatività e di ritmicità.
L'area centrale del bagua simboleggia il rapporto che la persona ha con sé stessa. Nel corpo, questa zona energetica si manifesta in un punto a metà strada tra l'ombelico e la biforcazione delle gambe. Nelle culture orientali, questo è un importante centro di gravità, soprattutto nel corpo spirituale e in scuole di meditazione dinamica come il Taijiquan e il Kitaiso. In queste tradizioni viene chiamato Hara. È il punto di partenza dell'energia, l'autentico centro del nostro essere. Il centro ci aiuta a scoprire chi siamo realmente: stabilire un contatto con noi stessi e conoscerci pienamente è una delle cose più difficili da affrontare nella vita.

Zona Chien

  • Punto cardinale: Nordovest
  • Elemento mistico: Grande metallo
  • Elemento naturale: Cielo
  • Influenza: Relazioni
  • Colore: Grigio - bianco - colori metallici
Il Cielo è di estrema polarità Yang. Esso è l'inizio di una nuova attività, un'azione. Nel Fengshui tradizionale, il Cielo rappresenta l'inizio della creazione; è ciò che scende sulla Terra per creare la vita. Simbolo dell'energia maschile, il Cielo si trova all'estremo opposto della Terra, che è energia femminile e in combinazione con la quale rappresenta l'eterno rapporto mistico tra Yin e Yang. Esso fa guardare oltre l'individualità e fa comprendere ciò che non si conosce. Il Cielo è strettamente legato alle relazioni interpersonali, esso simboleggia il modo personale di esprimere e indirizzare i sentimenti. Raffigura anche l'incoraggiamento e il contraccambio dei sentimenti liberamente donati dagli altri.

Zona Tui

  • Punto cardinale: Ovest
  • Elemento mistico: Piccolo metallo
  • Elemento naturale: Lago
  • Influenza: Creatività
  • Colore: bianco - grigio - colori metallici
L'amore fisico è la forma di creatività più potente, magica e ispiratrice che si possa sperimentare. Il Lago simboleggia l'energia di una relazione, che può diventare un'entità quasi a sé stante. Nel Taoismo l'unione sessuale è una pratica estremamente importante. Essa simboleggia infatti l'unione delle due controparti mistiche, delle due polarità della vita, Yin e Yang, incarnati nell'uomo e nella donna. Il sesso è una pratica che attraverso l'orgasmo e l'estasi che ne derivano, provoca un'esplosione energetica che permette di raggiungere la contemplazione della verità e l'immortalità. L'unione sessuale è potenza e la si deva comprendere in quanto tale. Il Lago è una vasta area di acqua statica, riflette il Cielo e sta adagiato sulla Terra, altra metafora dell'unione di due controparti.

Zona Ken

  • Punto cardinale: Nordest
  • Elemento mistico: Piccola terra
  • Elemento naturale: Montagna
  • Influenza: Conoscenza - consapevolezza
  • Colore: Marrone - arancione - beige
Le montagne sono una fonte di potenza indescrivibile, che si può solo percepire. Esse sono infatti una delle più alte espressioni della potenza della natura. La Montagna non è né Yin né Yang, come la Terra, e come quest'ultima rappresenta anche il punto in cui le due controparti mistiche e le energie da essi sprigionate, trovano un equilibrio. L'immagine potente che la Montagna suggerisce è quella di un ostacolo da superare. Le sfide sono essenziali per mantenere una vita perennemente attiva. In un certo senso infatti, esse rappresentano quanto di più esterno c'è all'individualità. Come le montagne sono misteriose e invalicabili così sono anche i sentimenti delle persone, che non sempre si riescono a comprendere fino in fondo. L'ostacolo della montagna rappresenta le difficoltà nelle relazioni con gli altri, i problemi derivati dall'incomprensione. L'immagine della montagna conduce anche ad una certa consapevolezza dei propri limiti, in modo da moderarsi per agire sempre nel modo migliore e soprattutto sempre rispettando sé stessi e gli altri.

Zona Li

  • Punto cardinale: Sud
  • Elemento mistico: Fuoco
  • Elemento naturale: Fuoco
  • Influenza: Fama - fortuna
  • Colore: Rosso
In tutte le civiltà e in tutte le religioni il Fuoco ha sempre rappresentato un potente simbolo di energia. Prometeo sottrasse il Fuoco che Zeus aveva serbato per gli dèi e lo donò al genere umano. Nella mitologia, è il fuoco che dà l'ispirazione.
Il Fuoco riguarda lo spirito che vive dentro l'uomo e che lo conduce verso il futuro, l'ardore che conduce l'uomo a sprigionare tutte le proprie potenzialità. Senza il fuoco l'uomo non potrebbe esprimersi, evolversi sia psicologicamente sia spiritualmente. Senza una direzione e senza una meta per il futuro, si ristagna e si perde il senso della progettualità. Il fuoco rappresenta dunque l'evoluzione, il progresso, ciò che spinge l'uomo a dare sempre il meglio di sé. L'emblema di questa energia è la fenice, l'uccello di fuoco, una fonte perpetua di energia; parallelamente c'è anche il rosso, da millenni abbinato all'ardore e allo sviluppo.

lunedì 29 marzo 2021

Yue Fei

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Yue Fei (岳飛, 岳飞, Yuè Fēi, Yueh Fei, in cantonese Ngok6 Fei1, zi: Pengju 鵬舉, 鹏举, Péngjǔ, P'eng Chü, in cantonese Paang1geoi2; Tangyin, 15 febbraio 1103 – 27 gennaio 1142) è stato un patriota e militare cinese.
Yue Fei fu un generale che combatté per la dinastia Song del sud contro gli eserciti Jurchen della dinastia Jīn (1115-1234). Nel periodo in cui visse guerre, corruzione e lo spettro della fame opprimevano continuamente il popolo cinese. In mezzo a tutte queste difficoltà emerse un uomo che, con la purezza del suo spirito e dei suoi ideali, ha dimostrato che bontà, rettitudine e lealtà fossero virtù ancora vive.
In tempo pace Yue Fei è stato un grande studioso dei classici cinesi, mentre in guerra Yue Fei è stato un generale coraggioso e astuto, che abilmente ha sconfitto i nemici del suo paese (sconfisse un esercito di ventimila uomini con solo cinquecento soldati).
Fu tradito dai ministri dell'Imperatore che, dopo averlo richiamato dal campo di battaglia, lo accusarono falsamente di tradimento e lo fecero condannare a morte. Dalla sua morte, il maresciallo Yue Fei, resta l'ideale per il popolo cinese di un uomo completamente virtuoso, tutt'oggi è un modello di lealtà nella cultura cinese.
Secondo la leggenda sviluppò lo stile di arti marziali conosciuto come Xing Yi Quan. Altri stili di arti marziali gli sono accreditati ma senza prove certe (dato che all'epoca era un'offesa praticare un'arte marziale diversa da quella alla quale si era stati iniziati).


domenica 28 marzo 2021

Baduanjin



Baduanjin (八段錦), che in lingua cinese significa letteralmente le otto (bā) pezze (duàn) di broccato  (jǐn), è una serie di esercizi di qi Gong, che spesso viene utilizzato nelle scuole di arti marziali cinesi anche se si tratta solamente di un esercizio per la salute.

Le origini

Si racconta sia stato tramandato da Yue Fei 岳飛 e Liang Shichang 梁世昌; per un'altra tradizione sarebbe stato creato durante la dinastia Tang da Zhong Liquan 钟离权. Entrambe queste leggende non sono supportate da memorie storiche e non sono molto credibili. In un testo della dinastia Wei (灵剑子引导子午记) ci sono dei riferimenti ad un esercizio di ginnastica che è stato identificato nel baduanjin, ma il più antico riferimento conosciuto a questo nome è nel Yi Jian Zhi (夷坚志), un testo dell'epoca della dinastia Song. Nel successivo Dao Shu, Zhong Miao Pian (道枢•众妙篇) vi sono molte descrizioni sulla metodologia di allenamento di questo esercizio.

Gli esercizi

Il nome si riferisce al fatto che esso è diviso in 8 tecniche ognuna delle quali possiede una formula verbale che in alcuni casi ne descrive il movimento ed il suo effetto:
  1. Liǎngshǒu tuō tiānlǐ sānjiāo (两手托天理三焦, Sostenere il cielo con entrambe le mani) (letteralmente: sostenere il cielo con entrambe le mani per gestire il triplice riscaldatore o sānjiāo)
  2. Zuǒyòu kāi gōng shì shè diāo (左右开弓似射雕, Tendere l'arco per colpire il Falco (o l'Avvoltoio) (letteralmente: tendere l'arco da entrambe le parti imitando il tiro verso un rapace)
  3. Tiáolǐ píwèi xū dān jǔ (调理脾胃须单举, Separare il Cielo e la Terra) (letteralmente: stimolare gli organi della digestione - milza e stomaco - per farli agire all'unisono)
  4. Wǔláoqīshāng xiànghòu qiáo (五劳七伤向后瞧, Il gufo saggio guarda all'indietro) (letteralmente: guardare all'indietro i cinque organi interni - cuore, fegato, milza, polmoni e reni - e i sette effetti negativi - eccesso di cibo, rabbia, umidità, freddo, preoccupazioni, vento e pioggia e la paura)
  5. Yáotóubǎiwěi qù xīn huǒ (摇头摆尾去心火, Ondeggiare la testa e il busto, e agitare la coda) (letteralmente: scuotere la testa e far oscillare la coda - le natiche - per calmare il fuoco del cuore)
  6. Liǎngshǒu pān zú gù shèn yāo (两手攀足固肾腰, Tenere i piedi con le mani) (letteralmente: afferrare solidamente le punte dei piedi per rinforzare le reni)
  7. Zǎn quán nùmù zēng qìlì (攒拳怒目增气力, Tirare pugni con sguardo irato) (letteralmente: tirare pugni con gli occhi aperti per accrescere la forza fisica)
  8. Bèihòu qī diān bǎibìng xiāo (背后七颠百病消, Rimbalzare sui talloni, salendo sulle punte) (letteralmente: rimbalzare per sette volte all'indietro per guarire ogni malattia)
Gli esercizi sono da eseguire con un atteggiamento mentale sereno, calmo e tranquillo, i muscoli rilassati ed una postura del corpo ben allineata così da permanere in uno stato di perfetto equilibrio per minimizzare lo sforzo che richiede la loro esecuzione. Importantissima è anche la respirazione, che deve essere addominale e segue i movimenti che vengono eseguiti. La lingua deve essere spinta contro il palato (come per rire "L"à). Il baduanjin può essere praticato a sedere o in stazione eretta.
Ogni movimento è stato pensato per sollecitare una particolare parte del corpo e tutti insieme riescono ad attivare tutti gli organi interni ed esterni.
  • Esercizio come descritto nell'Enciclopedia del Kungfu Shaolin
Caratteri
Nome in Wade-Giles
Nome in Pinyin
Nome in italiano
1 双手托天
Shuang shou to tien
shuāngshǒu tuō tiān
reggere il cielo con le due mani
2 左右开弓
Tso yu k'ai kung
zuǒyòu kāi gōng
tirare con l'arco a sinistra e a destra
3 举臂独立
Chu pei tu li
jǔ bì dúlì
alzare un braccio in equilibrio su una gamba
4 左右后瞧
Tso yu hou ch'iao
zuǒyòu hòu qiáo
guardare a sinistra, a destra e dietro
5 摇头摆尾
Yao t'ou pai wei
yáo tóu bǎi wěi
oscillare la testa e far ondeggiare la parte dietro del corpo
6 前后弯腰
Ch'ien hou wan yao
qiánhòu wān yāo
piegare la vita avanti e indietro
7 左右防大
Tso yu fang ta
zuǒyòu fáng dà
parare e colpire con la mano a sinistra e a destra
8 玉柱七颠
Yu chu ch'ien tien
yù zhù qī diān
....battere il piede sette volte (Yuzhu significa pilastro di giada, con riferimento alla spina dorsale)






sabato 27 marzo 2021

La struttura della famiglia Wing Chun

 



A differenza di molte altre arti marziali popolari, il Wing Chun non è basato su un sistema militare. La maggior parte delle scuole di Wing Chun non segue una gerarchia in stile militare basata sul rango, ma piuttosto una gerarchia familiare basata sulla relazione. Mentre alcune scuole di Wing Chun usano la classifica della cintura o della fascia resa popolare dalle arti marziali giapponesi e coreane, altre no. Alcune scuole inizieranno le sessioni di formazione facendo allineare gli studenti in base al grado e altre riuniranno gli studenti in un cerchio all-inclusive. Indipendentemente dal formato della classe moderna, tutte le scuole Wing Chun pongono un'enfasi speciale sul lignaggio dello stile e adottano titoli basati sui rapporti familiari.

Ad esempio, un insegnante viene definito utilizzando il termine cantonese Sifu, che ha un significato più profondo del semplice "insegnante". Sifu implica anche una relazione molto simile a "padre", e ci si aspetta che un Sifu si prenda cura dei propri studenti proprio come un padre si prende cura dei suoi figli. Allo stesso modo, ci si aspetta che uno studente mostri rispetto e lealtà al proprio Sifu, simile al legame di un bambino con un genitore, e non solo un semplice accordo di lavoro di un insegnante che viene pagato per le lezioni.

Gli studenti si riferiscono anche l'un l'altro usando termini familiari, come Si Hing o "Fratello maggiore" e Si Dei o "Fratello minore". In questo caso, anziani e giovani non rappresentano l'età, ma piuttosto il periodo di studio del Wing Chun. Ad esempio, uno studente di 25 anni potrebbe essere ancora Si Hing o Fratello maggiore di uno studente di 40 anni che ha appena iniziato la formazione. Di seguito sono elencati alcuni titoli del Wing Chun che potresti sentire all'interno di una scuola:

Sifu: istruttore della scuola
Si Mo: moglie di Sifu, madre di Kung Fu
Si Hing: fratello di kung fu più anziano
Si Dei: fratello di kung fu più giovane
Si Je: sorella di kung fu più grande
Si Mui: sorella di kung fu più giovane
Si Gung: istruttore di Sifu
Si Bak: L'anziano fratello di Sifu

La relazione familiare è anche enfatizzata nel lignaggio del Kung Fu. Simile a un albero genealogico, un lignaggio di Kung Fu traccia una "linea di trasmissione" di generazione in generazione. Un sistema tradizionale di Wing Chun fornirà un lignaggio che ripercorre la storia dall'attuale istruttore fino al leggendario fondatore del Wing Chun, Yim Wing Chun.

Si noti che anche all'interno della famiglia Ip Man del Wing Chun, ci sono differenze significative nelle forme, esercizi, curriculum e progressione. In parte, questo è dovuto al fatto che Ip Man ha continuato a evolversi e ottimizzare il suo Wing Chun, quindi gli studenti in momenti diversi della vita di Ip Man potrebbero aver imparato le cose in modo diverso. Ip Man ha anche incoraggiato gli studenti a fare proprio il Wing Chun e questi studenti spesso hanno modificato le tecniche e gli elementi di allenamento per esprimere al meglio la propria visione e comprensione. Oggi abbiamo un consenso generale sulle caratteristiche principali del Wing Chun, tuttavia, le singole scuole varieranno ancora in termini di contenuto e curriculum.

Il lavoro qui presentato ha lo scopo di rappresentare un approccio comune al Wing Chun.







venerdì 26 marzo 2021

Lo spirito di Shaolin

 

Il Tempio Shaolin - 少林寺 o "il tempio della giovane foresta" - è probabilmente il più famoso monastero buddista in Cina. Tuttavia, non è famoso perché i monaci meditavano meglio di chiunque altro, o perché raggiungevano livelli più alti di illuminazione. Invece, Shaolin è famosa nel mondo per il suo Kung Fu.

I leggendari Guerrieri Shaolin non erano solo monaci a cui piaceva combattere. Erano scienziati e ingegneri marziali, filosofi e artisti. Non si limitavano a praticare il Kung Fu, l'hanno praticamente inventato. La maggior parte dei famosi stili di Kung Fu hanno avuto origine nel Tempio Shaolin, tra cui il pugno lungo di Shaolin, le 18 mani di Arhat e i famosi stili animali di Gru, Tigre, Scimmia, Serpente e Mantide.

Sebbene i monaci Shaolin siano leggendari per il loro condizionamento fisico e atletismo, è stata la loro mentalità guerriera che li ha davvero contraddistinti. Nello Spirito di Shaolin , esploreremo in modo specifico cinque elementi essenziali che erano al centro di questi incredibili risultati.


Meta-apprendimento
I monaci di Shaolin padroneggiarono un algoritmo per apprendere e sintetizzare con successo nuove abilità, quindi lo trasformarono in una routine quotidiana per un miglioramento costante e continuo.


Creatività e innovazione
L'enfasi di Shaolin sulla creatività e l'innovazione ha portato allo sviluppo di un vasto numero di nuovi stili di Kung Fu, alcuni che fondono le vecchie conoscenze in modi nuovi e altri che erano completamente originali o ispirati dalla natura.


Risoluzione dei problemi
L'essenza stessa dell'allenamento delle arti marziali all'interno di un tempio buddista - lo studio della violenza in cui una delle convinzioni fondamentali è la non violenza - è un esercizio di risoluzione dei problemi di primissimo ordine. Dalle domande sulla sopravvivenza al significato dell'esistenza, la risoluzione dei problemi era la più grande abilità di un monaco Shaolin.


Disciplina e motivazione
L'inesorabile allenamento di Kung Fu, lo studio spirituale e gli altri doveri di un monaco Shaolin richiedevano un'enorme autodisciplina e modi unici di dirigere la motivazione umana.


Le massime prestazioni
I guerrieri Shaolin dovevano mantenere il massimo del condizionamento fisico, ma dovevano anche vivere in uno stato di massime prestazioni mentali.


"La vita è ampia. Senza limiti - non ci sono confini, né frontiere."
Bruce Lee



Nel Wing Chun, si esplorano questi cinque elementi e come possono essere applicabili alla vita moderna. La capacità di apprendere e padroneggiare nuove abilità, di pensare in modo creativo e di risolvere i problemi migliorerà la tua formazione, così come la tua carriera e la vita in generale. Coltivare la disciplina personale e padroneggiare la motivazione può amplificare la tua capacità di rimanere nella zona delle massime prestazioni mentali. Se "la vita è ampia, senza limiti", la mentalità guerriera di Shaolin può aiutarci a intensificare la nostra esperienza e far crescere il nostro potenziale come esseri umani.

Nella pratica del Wing Chun si esamineranno le migliori pratiche dei moderni artisti d'élite insieme ai molti fattori e filosofie che hanno modellato le pratiche di Shaolin. Ciò include le filosofie e le idee del Chan o Buddismo Zen, le influenze del Taoismo e del Confucianesimo e il contesto della Medicina Tradizionale Cinese, gli scritti di Sun Tzu ( L'Arte della Guerra ) e Lao Tzu ( Tao Te Ching ) e si studieranno concetti fondamentali come Teoria degli Elementi, Yin e Yang e Cosmologia cinese.




giovedì 25 marzo 2021

Donnie Yen


Donnie Yen Ji-dan (cinese:甄子丹; nato il 27 luglio 1963) è un attore cinese di Hong Kong, artista marziale, regista, produttore, coreografo d'azione, stuntman e più volte campione del mondo di wushu.

Yen ha dimostrato abilità in varie arti marziali, essendo esperto in Tai Chi, Boxe, Kickboxing, Jeet Kune Do, Hapkido, Taekwondo, Karate, Muay Thai, Wrestling, Jiu-Jitsu brasiliano, Judo, Wing Chun e Wushu.

Yen è accreditato da molti per aver contribuito alla divulgazione del Wing Chun in Cina.

Ha interpretato il gran maestro di Wing Chun Ip Man nel film del 2008 Ip Man, che è stato un successo al botteghino. Ciò ha portato ad un aumento del numero di persone che hanno iniziato ad apprendere il Wing Chun, portando all'apertura di centinaia di nuove scuole di Wing Chun nella Cina continentale e in altre parti dell'Asia. Ip Chun, il figlio maggiore di Ip Man, ha anche detto di essere grato a Yen per aver reso popolare l'arte della sua famiglia e aver permesso di ricordare l'eredità di suo padre.

mercoledì 24 marzo 2021

Ng Mui



Si dice che Ng Mui (cinese: 伍 枚, Wú Méi; cantonese: Ng Mui) sia stato uno dei leggendari Cinque Anziani, sopravvissuti alla distruzione del Tempio Shaolin da parte della dinastia Qing .

Secondo la leggenda si dice che sia stata una maestra di varie arti marziali tra cui le arti marziali Shaolin , le arti marziali Wudang , Ng Ying Kung Fu (cinese:五 形 功夫) e Yuejiaquan, e lo stile familiare di Yue Fei. È anche accreditata come la fondatrice delle arti marziali Wǔ Méi Pài (stile Ng Mui), Wing Chun, Dragon style, White Crane e Cinque forme dell'Hung Kuen.

Lei è stata associata a diverse località, tra cui il tempio di Shaolin sia in Henan e Fujian, le montagne di Wudang in Hubei, Monte Emei in Sichuan, un Tempio della gru bianca supposto, i Monti Daliang al confine tra Sichuan e dello Yunnan, e altre sedi in Guangxi e Guangdong. Secondo una storia popolare, era la figlia di un generale Ming.

Wing Chun

Secondo il maestro di Wing Chun Fleming, Ng Mui risiedeva e studiava al monastero di Henan Shaolin; riuscì a sopravvivere alla sua distruzione da parte delle forze Manchu a causa del suo Sifu che divenne un traditore dopo averlo sconfitto durante il regno dell'Imperatore Kangxi (1662-1722). Fuggì al Tempio della Gru Bianca. (che questo racconto individua nelle montagne Daliang tra Yunnan e Sichuan ) dove incontrò una ragazza di quindici anni di nome Yim Wing-Chun che un bandito stava cercando di costringere a sposarsi. Ng Mui insegnò a Yim Wing Chun come difendersi distillando la conoscenza dell'arte marziale Shaolin in un sistema che Yim Wing Chun poteva imparare rapidamente e usare senza sviluppare una grande forza.


Cinque forme dell'Hung Kuen

La leggenda narra che il sistema delle cinque forme sia stato creato congiuntamente dalla suora buddista Ng Mui e Miu Hin, un discepolo non rasato del monastero di Siu Lam. Attraverso un'attenta osservazione e immaginazione, questi due esperti di kung fu hanno imitato i movimenti delle creature: come saltano, come zampettano e come usano le ali, i becchi, le mascelle o gli artigli, come si avvolgono, come si precipitano in avanti e ritirarsi, e infine hanno creato questo sistema di kung fu costituito da movimenti modificati da quelli delle creature nominate, e hanno adattato le tecniche per adattarsi agli arti umani.

-  Leung Ting, Five-Pattern Hung Kuen, parte I. (1980)


Drago

Gli storici dello stile del drago moderno riferiscono che la suora Shaolin Ng Mui, che si dice abbia originato lo stile del drago, fu uno degli ultimi membri del tempio prima della sua prima distruzione, che datano al 1570 (Chow & Spangler, 1982). Lo Shaolin Gung Fu Institute of the Pacific Northwest concorda con la data del 1570 per una distruzione del tempio e afferma esplicitamente che lo stile del drago è stato creato nel tempio Henan Shaolin c. 1565.


Wǔ Méi Pài

Nella tradizione Wǔ Méi Pài, Ng Mui - la figlia di un generale della corte imperiale Ming - sviluppò completamente il suo stile pratico nella Città Proibita. Per sviluppare l'equilibrio e la forza delle gambe si è allenata su tronchi rovesciati, secondo uno schema da lei inventato. Stava viaggiando quando i suoi genitori furono uccisi nella cattura Manchu della capitale Ming. Si rifugiò nel Tempio della Gru Bianca (che questa leggenda individua nella provincia di Kwangsi), e divenne una ribelle anti-Qing, insegnando il suo stile solo all'interno del Tempio. Lo stile utilizza colpi istantanei e movimenti più lenti tramandati da Bodhidharma e dal Qigong.


Gru Bianca

Secondo la genealogia della Gru Bianca tibetana, "Ng Mui" è il nome cinese del monaco tibetano Jikboloktoto, che fu l'ultima generazione di trasmissione prima di Sing Lung, che portò l'arte nel Guangdong. Questo racconto è molto diverso dagli altri, con un maschio Ng Mui, l'assenza di una minaccia manciù da cui fuggire e, data la data del trasferimento di Sing Lung nel Guangdong al 1865, un'ambientazione del XIX secolo.






martedì 23 marzo 2021

Tecniche dure e morbide

 


Nelle arti marziali, i termini tecnica dura e morbida denotano con quanta forza un artista marziale difensore contrasta la forza di un attacco in combattimento armato e disarmato. Nelle arti marziali dell'Asia orientale , i termini di tecnica dura e tecnica morbida corrispondenti sono(giapponese: , pinyin: yìng) e(giapponese: , pinyin: róu), da qui Goju-ryu (scuola hard-soft), Principi Shorinji Kempo di go-ho ("metodo duro") e ju-ho ("metodo morbido"), Jujutsu ("arte della morbidezza") e Judo ("modo gentile").

Indipendentemente dalle origini e dagli stili, "duro e morbido" può essere visto semplicemente come fermo / inflessibile in opposizione o complementare a flessibile / cedevole; ognuno ha la sua applicazione e deve essere utilizzato a modo suo, e ciascuno si avvale di precisi principi di temporizzazione e biomeccanica .

Oltre a descrivere una tecnica fisica applicata con una forza minima, "soft" a volte si riferisce anche a elementi di una disciplina che sono visti come meno puramente fisici; per esempio, le arti marziali che si dice siano " stili interni " sono talvolta conosciute anche come "stili morbidi", per la loro attenzione alle tecniche mentali o alle attività spirituali.


Tecnica difficile

Una tecnica dura incontra la forza con la forza, sia con una tecnica lineare di blocco della forza frontale, sia tagliando diagonalmente il colpo con la propria forza. Sebbene le tecniche difficili richiedano una maggiore forza per un'esecuzione di successo, sono i meccanismi della tecnica che realizzano la difesa.

Esempi sono:

  • Nella kickboxing un calcio basso mira a rompere la gamba dell'attaccante.

  • Un blocco di karate mira a rompere o fermare il braccio dell'attaccante.

Le tecniche difficili possono essere utilizzate in attacco, difesa e controffensiva. Sono influenzate dal gioco di gambe e dall'allineamento scheletrico. Per la maggior parte, le tecniche difficili sono dirette. Il punto chiave di una tecnica dura è interrompere il flusso dell'attacco: in contropiede cercando di rompere l'attacco. La tecnica dura usa i muscoli più delle tecniche morbide.


Tecnica soft

L'obiettivo della tecnica soft è deviare la forza dell'attaccante a suo svantaggio, con il difensore che esercita una forza minima e richiede una forza minima. Con una tecnica morbida, il difensore usa la forza e lo slancio dell'attaccante contro di lui o lei, guidando l'attaccante (er) in una direzione in cui il difensore sarà vantaggiosamente posizionato (tai sabaki) e l'attaccante sbilanciato; un movimento continuo effettua quindi la tecnica morbida appropriata. In alcuni stili di arte marziale come il Wing Chun, una serie di esercizi di addestramento progressivamente difficili per due studenti, come spingere le mani o mani appiccicose, insegnare ad esercitare le tecniche soft; quindi:

(1) Il difensore guida l'attacco reindirizzando le forze dell'attaccante contro di lui o lei, o lontano dal difensore, invece di affrontare l'attacco con un blocco. I meccanismi delle difese tecniche morbide di solito sono circolari: cedere è incontrare la forza senza resistenza, come un proiettile che lancia uno sguardo su una superficie senza danneggiarla. Un altro esempio potrebbe essere: un check / block di Aikido al braccio di un attaccante, che reindirizza l'energia in arrivo del colpo. (2) La tecnica soft di solito viene applicata quando l'attaccante è sbilanciato, quindi il difensore raggiunge l'ideale di "massima efficienza" ipotizzato da Kano Jigoro (1860-1938), il fondatore del judo . Le storie del Taijiquan (T'ai chi ch'uan) riportano "una forza di quattro tael in grado di muovere un migliaio di catti ", riferendosi al principio del Taiji - una massa in movimento può sembrare senza peso. Le tecniche soft - lanci, armlock, ecc. - potrebbero assomigliare a tecniche di arti marziali dure, ma sono distinte perché la loro applicazione richiede una forza minima.


  • Nella scherma, con una parata, il difensore guida o allontana da sé la spada dell'attaccante, piuttosto che sopportare la forza di un blocco diretto; è probabile che sia seguito da una risposta e da una contro-risposta .

  • Nella scherma classica, altre tecniche compaiono in tutte le forme di scherma che rientrano nella categoria soft, la più ovvia è il disimpegno in cui lo schermidore o lo spadaccino usa la pressione del suo avversario per disimpegnarsi e cambiare linea sul suo avversario dandogli un vantaggio nel legare.

  • Nel pugilato a mani nude o Pugilismo, con una parata, il difensore guida o allontana da sé il colpo dell'attaccante, tentando di far sì che l'attaccante si impegni troppo nel suo colpo e consenta una facile risposta e contro-risposta.

  • Nel Judo e Jujutsu, quando l'attaccante (uke) spinge verso il difensore (tori), il tori cade sotto l'uke, mentre si solleva l'uke su se stesso, effettuando il lancio di Tomoe Nage con una delle sue gambe. La tecnica è classificata come una "tecnica di sacrificio frontale" negli stili di judo e jujutsu . La spinta dell'uke può essere diretta o può essere una risposta a una spinta del tori.

  • Con gli stili di arti marziali come T'ien Ti Tao Ch'uan-shu P'ai lo stile morbido è anche in armonia con la filosofia taoista, l'idea che la tecnica possa essere applicata anche in termini mentali oltre che fisici.

Le tecniche soft possono essere utilizzate in attacco ma hanno maggiori probabilità di apparire in difesa e in controffensiva. Proprio come le tecniche difficili, vengono effettuate con il lavoro dei piedi e l'allineamento scheletrico. Dove una tecnica difensiva dura spesso mira a interrompere il flusso dell'attacco; una tecnica morbida mira a deviarla, spostarla o trascinarla in un impegno eccessivo, in contropiede una tecnica morbida può apparire come una scivolata o un salto o semplicemente usando lo slancio di una tecnica contro l'utente. Le tecniche soft nell'offesa di solito includono solo finte e tiri, ma la definizione e la categorizzazione possono cambiare da una forma d'arte all'altra.

Le tecniche soft sono anche caratterizzate come di natura circolare e considerate interne (usando Qi (cinese) o ki (giapponese e coreano)) da arti marziali come il t'ai chi ch'uan , l' hapkido e l' aikido.


Principio di Jū

Il principio di Ju (, Jū, Yawara) è alla base di tutti i metodi classici del Bujutsu ed è stato adottato dagli sviluppatori delle discipline Budō. Agendo secondo il principio di Jū, il guerriero classico poteva intercettare e controllare momentaneamente la lama del suo nemico quando attaccato, quindi, in un lampo, poteva contrattaccare con una forza abbastanza potente da fendere l'armatura e uccidere il nemico. Lo stesso principio di Jū permetteva a un esponente disarmato di sbilanciarsi e di scagliare a terra il suo nemico. Termini come "Jūjutsu" e "Yawara" rendevano il principio di Jū quello onnipervadente nei metodi catalogati in questi termini. Quel principio era radicato nel concetto di flessibilità o flessibilità, inteso sia in un contesto mentale che fisico. Applicare il principio di Jū, l'esponente doveva essere mentalmente e fisicamente in grado di adattarsi a qualunque situazione il suo avversario potesse imporgli.

Ci sono due aspetti del principio di Jū che sono in funzione costante, entrambi intercambiabili e inseparabili. Un aspetto è quello del "cedimento", e si manifesta nelle azioni dell'esponente che accettano la forza di attacco del nemico, piuttosto che opporsi a lui incontrando direttamente la sua forza con una forza uguale o maggiore, quando è vantaggioso farlo. È economico in termini di energia accettare la forza del nemico intercettandola e scongiurandola senza opporvisi direttamente; ma la tattica con cui la forza del nemico viene dissipata può essere fatta con la stessa forza dell'azione originale del nemico.

Il principio di Jū è incompleto a questo punto perché cedere è essenzialmente solo una neutralizzazione della forza del nemico. Mentre si lascia il posto alla forza d'attacco del nemico, deve essere immediatamente applicata un'azione che sfrutti il ​​nemico, ora occupato con il suo attacco, sotto forma di contrattacco. Questo secondo aspetto del principio di Jū tiene conto delle situazioni in cui la resa è impossibile perché porterebbe al disastro. In questi casi la "resistenza" è giustificata. Ma tale opposizione alle azioni del nemico è solo momentanea ed è rapidamente seguita da un'azione basata sul primo aspetto di Jū, quello del cedere.


Distinzione da "esterno e interno"

C'è disaccordo tra le diverse scuole di arti marziali cinesi su come i due concetti di "duro / morbido" e "esterno / interno" si applichino ai loro stili.

Tra gli stili a cui viene applicata questa terminologia, il Taijiquan tradizionale identifica i termini pur mantenendo diverse sfumature più sottili di distinzione.

Gli stili duri utilizzano tipicamente una "forza esterna" lineare e penetrante, mentre gli stili morbidi di solito usano una "forza interna" circolare e fluente in cui l'energia della tecnica passa completamente attraverso l'avversario per colpi duri / esterni mentre l'energia della tecnica viene assorbita principalmente dall'avversario per colpi morbidi / interni.