Il Dan tian (cinese: Dāntián
丹田; giapponese: Tanden
丹田;
coreano: 단전 DanJeon
丹田;
tailandese Dantian ตันเถียน)
letteralmente significa "campo (tian) di cinabro (dan)" ed
è, nella fisiologia della Medicina tradizionale cinese, il luogo nel
corpo dove il chi (in Pinyin qi, 气
) viene conservato, accumulato e dal quale poi si
irradia nei diversi meridiani del corpo. Si collega all'Alchimia
Interiore del taoismo, alle tecniche meditative interne di origine
cinesi, alle arti marziali cinesi, in particolare a quelli Neijia. In
Wade-Giles è reso come Tan T'ien. Generalmente, nonostante i
Dantian siano tre, viene considero come vero Dantian, il Campo di
Cinabro Inferiore.
Il Significato
Dantian si compone di due ideogrammi:- Dan (丹) che viene tradotto con Rosso, Pillola, Polveri farmaceutiche;
- Tian (田)
che viene tradotto con Campo, Appezzamento, Terreno Coltivato.
Questa è l'interpretazione che ne dà
Huai-chin Nan: Tan significa la pillola dell'immortalità. Tien
significa un campo. Questa invece la traduzione resa da un testo
in inglese da parte di Elisabetta Valdrè: dantian... significa
letteralmente "campo dell'elisir"
Origini
Questo elemento di fisiologia della
Medicina tradizionale cinese proviene dalle antiche teorie cinesi ed
è diventato parte fondamentale delle idee su cui si basa l'Alchimia
Interiore (内丹
, Neidan) di Ge Hong (circa 283-343):
«il corpo è suddiviso in
tre aree, ciascuna delle quali presenta un fulcro detto Campo del
cinabro, dove risiede l'ipostasi dell'Uno primigenio: il Campo del
cinabro superiore coincide con un'area della testa, dove si trova
un palazzo denominato niwan; il Palazzo Scarlatto si
colloca invece al centro, nel cuore, dimora del Campo del cinabro
mediano; sotto l'ombelico, due o tre pollici in basso, si trova,
infine, il Campo del cinabro inferiore, detto anche Porta della
vita (o del destino).»
|
(Attilio Andreini e Maurizio Scarpari, Il Daoismo, p. 59.) |
La teoria
Oggi la parola Dantian indica tre punti
ben precisi nel corpo umano che sono in strettissima correlazione con
Jing Qi Shen:
- il dantian superiore (上丹田, Shang Dantian) , localizzato tra le sopracciglia nel centro della testa, sede dell'energia spirituale o Shen (da cui il nome di Shen dantian). Questo campo superiore nella visione interiore del corpo Taoista è un luogo abitato da spiriti celesti, con nove "paradisi" dominati da altrettanti imperatori celesti. Al centro campeggia il Palazzo niwan (泥丸, traducibile con Pastiglia di Fango);
- il dantian medio (中丹田, Zhong Dantian), posto in corrispondenza dello sterno, sede del soffio o Qi (qi dantian). Cioè Si trova nel punto centrale del torace all'altezza del petto. Questo campo centrale nella visione interiore Taoista, è situato nel Palazzo Rosso Scuro o Purpureo (Jianggong 绛宫, spesso reso con Palazzo Scarlatto), cioè il cuore. In questo luogo l'infante infila le perle, descrizione poetica che potrebbe designare o le sette stelle (Qixing) dell'Orsa Maggiore, oppure le ingestioni di saliva. Infatti lo spirito preposto a questo campo ha la capacità di trasformare la saliva in sangue. Il campo mediano è anche detto Palazzo del Sud (Nangong, 南宫), Camera Spirituale (Shenshi, 神室) ed è correlato al Trigramma Li. Lo spirito che vi dimora viene detto Origine del Cinabro (Danyuan,丹元) o Guardiano degli Spiriti (Shouling, 守灵);
- il dantian inferiore (下丹田, Xia Dantian), che individua il centro di gravità del corpo posto nell'addome approssimativamente tre o quattro dita sotto l'ombelico, all'origine dell'essenza vitale o Jing (Jing dantian).Questo campo inferiore nella visione interiore del corpo Taoista è un luogo paragonato a un campo coltivato dal bue di ferro che vi semina la moneta d'oro. Questa immagine sta a simboleggiare la trasformazione del "grano" di cinabro in Embrione Immortale. Tale trasmutazione avviene seguendo il corso delle Quattro Stagioni e nel segno del Fuoco. La Milza o Corte Gialla (Huangting, 黄厅) ha una posizione centrale in questo campo e governa le stagioni. Questo campo è associato al Trigramma Kun. Lo spirito legato a questa area si chiama Dimora Permanente (Changzai) e Arresto delle Anime Celesti (Hunting).
A tali punti non corrisponde alcun
organo, ma sono essenziali nella Medicina tradizionale cinese che
crede l'organismo costituito da una somma di elementi fisici,
energetici e spirituali: il cinabro è, infatti, un minerale
dall'aspetto rossiccio (ancora oggi fonte principale di mercurio) che
nell'alchimia cinese è la materia prima della pietra filosofale; il
termine campo è, invece, mutuato dal vocabolario agricolo e
richiama l'idea di coltivazione. Si ritiene che concentrando il Qi
nel Dantian Inferiore, ciò porti beneficio allo stato di
salute.
Il Dantian ed il Qigong
In Cina sono stati condotti degli
esperimenti con l'utilizzo dell'Agopuntura, del Qigong (attraverso il
controllo mentale), di altre pratiche di Medicina tradizionale
cinese, che hanno dimostrato come la stimolazione del Campo di
cinabro inferiore, influisca in maniera positiva sul sistema
nervoso, sull'apparato endocrino e sui cosiddetti organi interni. Il
Campo di cinabro superiore svolge la sua funzione tramite lo
Shen, cioè favorisce questi processi tramite la concentrazione
mentale, che deve essere utilizzata per entrare in uno stato di
quiete che incrementa il benessere mentale.
«Mantenendo la
concentrazione sul Dantian e allontanando dalla mente i pensieri
che sviano l'attenzione, create un centro di eccitazione nella
corteccia cerebrale e a poco a poco rafforzatelo, intensificando
contemporaneamente l'inibizione in altre parti della corteccia.
Tale procedimento contribuisce alla formazione di una sorta di
inibizione protettiva che è di grande valore terapeutico.»
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(Cen Yuefang, I fondamenti del Qigong, p. 34.) |
Nel Qigong come anche nelle arti
marziali cinesi, si vuole far scendere il Qi nel Dantian (inferiore),
tramite la respirazione. Ciò significa che consapevolmente devo
cercare di utilizzare pienamente la capacità polmonare per abbassare
il diaframma, dando l'impressione di aver riempito l'area del Dantian
e di avere effettivamente fatto scendere lì il Qi. Naturalmente ciò
causa un miglioramento delle facoltà respiratorie e determina un
massaggio degli organi interni.
«A causa dei movimenti del
diaframma e dei muscoli addominali si può pensare che il "centro"
del movimento respiratorio non sia situato nel torace dove si
trovano i polmoni, ma nel centro del ventre, in quel punto
chiamato dai cinesi Tan T'ien, che corrisponde al
baricentro del corpo umano.»
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(Chang Dsu Yao e Roberto Fassi, Enciclopedia del Kung Fu Shaolin, p. 57.) |
Il Dantian ed il Taijiquan
Ai praticanti del taijiquan è, in
particolare, richiesto di prendere piena e completa coscienza del
proprio jing dantian che deve essere utilizzato per dirigere tutti i
movimenti evitando ogni tensione dell'addome. Esercizi specifici per
conoscere il dantian sono quelli di chan si gong e Qi gong.
Mentre si pratica un Taolu di Taijiquan
ogni movimento deve prendere origine dal Dantian, punto in cui
«devono essere
contemporaneamente presenti tre tipi di movimento perfettamente
coordinati: vibratorio, ondulatorio e sussultorio. Ogni giuntura
deve agire come parte di un serpente con l'energia che si muove a
spirale.»
|
(Flavio Daniele, Le tre vie del Tao, p. 49.) |
Secondo Flavio Daniele, nel Taijiquan
stile Yang ci si concentra sul far scendere il Qi nel Dantian, mentre
nel Taijiquan stile Chen si ha in aggiunta l'attenzione sui movimenti
ondeggianti. Per Lam Tu-ky il Dantian nel Taijiquan stile Chen deve
essere utilizzato come motore del movimento degli arti e del corpo.
Si segue la regola secondo la quale se l'interno non si muove anche
l'esterno non si muove, cioè deve essere sempre il Dantian a
muoversi per primo, seguito dal movimento degli arti. Il movimento
del Dantian è Rotatorio e va in tutte le direzioni, seguendo due
principi di spostamento: sinistra-destra (piano orizzontale) e
avanti-dietro (piano verticale).
I Dantian ed i Chakra
Esiste una certa somiglianza tra i
Dantian ed i Chakra. Per esempio, per quanto riguarda il Dantian
inferiore, esso corrisponde approssimativamente al concetto
indiano del manipura, o al chakra della filosofia yoga, visto come la
sede del prana che si irradia esternamente all'intero corpo. Anche
Flavio Daniele individua dei Chakra dello Yoga nelle zone dei tre
Dantian: nella zona del Dantian inferiore i chakra Muladhara e
Svadishthana; nella zona del Dantian mediano i chakra Manipura
e Anahata; nella zona del Dantian superiore i chakra Visuddha,
Ajina e Manipura.
Però:
«I Tan Tien sono
diversi dai chakra benché abbiano funzioni ed effetti simili»
|
(Huai-chin Nan, Tao e Longevità, p. 19) |
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