mercoledì 10 febbraio 2021

Quali sono le parti più sicure del corpo su cui ricevere un pugno o un calcio ben assestato?


A parità di livello non si può vincere una partità a scacchi senza perdere alcun pezzo.
In uno scontro fisico limitato a calci e pugni le parti del corpo a cui “si può rinunciare” sono il muscolo pettorale, la spalla ed il gluteo e, più in generale, il lato esterno di braccia e gambe, come ad esempio gli avambracci. Anche in allenamenti di palestra si può scaricare con tecniche di mano all'altezza dei pettorali, ma naturalmente con il costato, il fegato, la milza, il plesso solare o la mandibola bisogna stare invece leggeri.
Coprire il viso con la spalla su una tecnica di pugno è una strategia di protezione molto utilizzata.
Per quanto riguarda i calci i glutei, come nel classico calcio nel sedere, possono assorbire forti urti. Già l'esterno coscia, così tanto usato negli incontri sportivi, accusa molto di più. Per non parlare dei genitali e dell'articolazione del ginocchio che può seriamente danneggiarsi con un calcio potente.
Anche nella difesa da armi da taglio vale la regola della parte esterna degli arti: meglio subire un taglio alla spalla che all'ascella, all'esterno avambraccio che all'interno del polso, all'esterno coscia che un taglio all'altezza della femorale.
È sempre una buona strategia di sopravvivenza deviare i colpi pericolosi verso le zone a cui si può rinunciare.


Quanto scritto si può sintetizzare, nelle arti marziali cinesi, con il detto: 保护内门 Bǎohù nèi mén, “proteggi la porta interna” e trova il suo archetipo nella posizione fetale: chiusura del delicato lato interno, yin, ed esposizione del più coriaceo lato esterno, yang.

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