Dipende da quali sono i motivi per cui
le “donne e le ragazze” decidano di iniziare a praticare le arti
marziali…
Prendendo ad assioma che il motivo sia
tenersi in forma, migliorare la percezione del proprio corpo ed
apprendere tecniche che potrebbero essere utili in caso di
aggressione credo che una delle arti marziali più indicate sia
l’Aikido, per una serie di ragioni:
- Non prevede percussioni al viso, quindi occhi neri, nasi o zigomi rotti, labbra spaccate (salvo incidenti possibili nelle arti marziali come in qualsiasi altra disciplina sportiva) sono fuori discussione.
- Per la sua stessa natura molto tecnica l’Aikido tende a minimizzare l’importanza della differenza di forza fisica e di peso fra aggressore e difensore. Dato che statisticamente le donne sono più leggere e meno muscolose degli uomini, imparare una disciplina essere più piccoli non è necessariamente uno svantaggio potrebbe essere una buona idea.
- Gli aikidoisti lavorano molto sull’elasticità e sulla resistenza, meno sul potenziamento muscolare.
- Per la sua progressione didattica, chi pratica Aikido impara velocemente a reagire ad una presa o ad uno strattone, mentre ci vogliono molti anni per iniziare a difendersi da percussioni come pugni o calci.
Nella malaugurata ipotesi di doversi trovare a fronteggiare un aggressore, è molto più probabile che una donna trovi un imbecille che cerca di strattonarla per un polso o per la spalla piuttosto che qualcuno che si metta in guardia e inizi a boxare.
Il mio ragionamento comunque cade se le
ragioni che spingono ad avvicinarsi alle arti marziali sono altre:
dimagrimento, potenziamento muscolare, agonismo…
Uno può provare a generalizzare, ma bisognerebbe conoscere i dettagli della storia e delle aspettative di ciascun praticante per poter dare consigli!
Uno può provare a generalizzare, ma bisognerebbe conoscere i dettagli della storia e delle aspettative di ciascun praticante per poter dare consigli!
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