Per combattere? Quelle da
contatto.
Indipendentemente dallo stile scelto, se
nell’allenamento è previsto il contatto con un altro atleta, già
la pone al di sopra di quelli votati solo alle forme.
In secondo luogo, dipende dal maestro/istruttore. Le arti marziali sono sì codificate (la maggior parte almeno, e il Judo che conosco lo è), ma essere maestri è un lavoro artigianale, come essere professori, idraulici, meccanici, o qualunque altro professionista. Se il maestro non è bravo nell’insegnare, seguire, invogliare e ispirare gli allievi, è tutto tempo perso. Se è bravo, quell’arte marziale diventa valida.
In terzo luogo, dipende dall’atleta.
Le
arti marziali (come gli sport da combattimento ma più in generale
qualsiasi tipo di disciplina/materia ti venga in mente) possono darti
una base, ma a svilupparle secondo il tuo modo di fare, i tuoi punti
di forza, le tue inclinazioni devi essere tu. Guarda queste
discipline come l’insegnamento della grammatica, potrai conoscere
tutte le regole se ti applichi… ma sarai tu poi a dover scrivere
qualcosa e il tuo modo di scrivere sarà sempre unico e originale.
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