Una critica abbastanza usuale al
sistema di combattimento del Wing Chun Kuen è quella
dell'assenza dei calci e delle tecniche estremamente efficaci per
rispondere agli attacchi di gambe degli avversari. Non è un caso,
infatti, che venga criticata sempre l'assenza di un adeguato footwork
e la presenza di una immobilità di fondo da parte dei
praticanti.
Nel momento in cui si nomina il Wing Chun tutti fanno riferimento alle sue tecniche di braccia, al Chi Sau ed alle 'dita negli occhi'. Due dei marchi di fabbrica di questo sistema meridionale della Cina sono il pugno verticale e l'esercizio di formazione denominato, appunto, Chi Sau.
In molti casi i praticanti di Arti Marziali provenienti da altri sistemi imparano il Wing Chun, al fine di rafforzare il loro stile di combattimento, trovando un buon modo per colmare i vuoti dei sistemi che pongono in rilievo le tecniche di gambe. Eppure c'è molto di più sotto la superficie di questo sistema, che è invisibile a prima vista. Coloro i quali sono in grado di guardare profondamente il Wing Chun riescono a trovare il tesoro nascosto del sistema, un metodo molto efficace di usare anche le gambe sia come strumento difensivo che offensivo.
Il nostro modo di utilizzare la gambe si serve di principi e concetti invece di tecniche specifiche, proprio come facciamo con le braccia. Inizialmente si utilizzano le tecniche per dare all'Allievo le basi per potersi muovere, ma poi si abbandonano e si abbracciano i principi, lasciando fluire l'energia proprio come si fa nel Chi Sau.
In quasi tutte le Scuole del mondo le tecniche di gambe sono riservate ai Maestri e vengono insegnate solo alla fine del percorso di studi del sistema, quando si inizia a lavorare il Chi Gerk, l'esercizio per le 'gambe appiccicose', analogo al lavoro di formazione che si fa per le braccia. Eppure gran parte del lavoro essenziale per il movimento del corpo risiede nelle gambe. Sarà un caso che sia stato lasciato alla fine del sistema oppure si è tentato di non lasciar colmare il gap Maestro-Allievo per più di 20 anni, tempo minimo necessario per apprendere tutto il sistema di gestione delle gambe?
Le gambe si prendono cura della parte inferiore del corpo, mentre le mani ella parte superiore. Se non iniziamo sin da subito a muoverci ed a studiare i calci, come potremo coprire la difesa e come potremo lanciare attacchi alla parte inferiore del corpo? Bella domanda eh? Sarà per questo che ho inserito sin da subito lo studio dei calci?
Il principio espresso poco sopra in corsivo può essere applicato in diversi modi. Se guardiamo il corpo umano, pochissime sono le persone che hanno la naturale flessibilità che consentirebbe loro di utilizzare i calci per colpire gli obiettivi della parte superiore del corpo, avversario senza un consistente allungamento dei muscoli delle gambe. Però, a qualsiasi persona può essere insegnato di utilizzare efficacemente calci alla parte inferiore del corpo dell'avversario. Questo non vuol dire che i calci alti non possano funzionare.
Chi si è allenato abbastanza a lungo per sviluppare tempi, velocità, abilità e flessibilità ha la possibilità di utilizzare queste tecniche. Ma l'efficacia di un calcio è solitamente giudicata dagli Studenti a partire da quanto velocemente riescono ad imparare a proteggersi con essa. Per questo motivo questo stile preferisce allenare maggiormente i calci bassi.
Per la struttura anatomica della parte inferiore del corpo, l'abilità e la precisione sono più importanti della forza con cui si riesce a colpire. Per sviluppare queste abilità e, in particolar modo la precisione, il praticante deve pensare ed allenarsi a tirare calci a quattro obiettivi diversi: il ginocchio, la zona tibiale, il collo del piede e le zone genitali.
Nel momento in cui si nomina il Wing Chun tutti fanno riferimento alle sue tecniche di braccia, al Chi Sau ed alle 'dita negli occhi'. Due dei marchi di fabbrica di questo sistema meridionale della Cina sono il pugno verticale e l'esercizio di formazione denominato, appunto, Chi Sau.
In molti casi i praticanti di Arti Marziali provenienti da altri sistemi imparano il Wing Chun, al fine di rafforzare il loro stile di combattimento, trovando un buon modo per colmare i vuoti dei sistemi che pongono in rilievo le tecniche di gambe. Eppure c'è molto di più sotto la superficie di questo sistema, che è invisibile a prima vista. Coloro i quali sono in grado di guardare profondamente il Wing Chun riescono a trovare il tesoro nascosto del sistema, un metodo molto efficace di usare anche le gambe sia come strumento difensivo che offensivo.
Il nostro modo di utilizzare la gambe si serve di principi e concetti invece di tecniche specifiche, proprio come facciamo con le braccia. Inizialmente si utilizzano le tecniche per dare all'Allievo le basi per potersi muovere, ma poi si abbandonano e si abbracciano i principi, lasciando fluire l'energia proprio come si fa nel Chi Sau.
In quasi tutte le Scuole del mondo le tecniche di gambe sono riservate ai Maestri e vengono insegnate solo alla fine del percorso di studi del sistema, quando si inizia a lavorare il Chi Gerk, l'esercizio per le 'gambe appiccicose', analogo al lavoro di formazione che si fa per le braccia. Eppure gran parte del lavoro essenziale per il movimento del corpo risiede nelle gambe. Sarà un caso che sia stato lasciato alla fine del sistema oppure si è tentato di non lasciar colmare il gap Maestro-Allievo per più di 20 anni, tempo minimo necessario per apprendere tutto il sistema di gestione delle gambe?
Le gambe si prendono cura della parte inferiore del corpo, mentre le mani ella parte superiore. Se non iniziamo sin da subito a muoverci ed a studiare i calci, come potremo coprire la difesa e come potremo lanciare attacchi alla parte inferiore del corpo? Bella domanda eh? Sarà per questo che ho inserito sin da subito lo studio dei calci?
Il principio espresso poco sopra in corsivo può essere applicato in diversi modi. Se guardiamo il corpo umano, pochissime sono le persone che hanno la naturale flessibilità che consentirebbe loro di utilizzare i calci per colpire gli obiettivi della parte superiore del corpo, avversario senza un consistente allungamento dei muscoli delle gambe. Però, a qualsiasi persona può essere insegnato di utilizzare efficacemente calci alla parte inferiore del corpo dell'avversario. Questo non vuol dire che i calci alti non possano funzionare.
Chi si è allenato abbastanza a lungo per sviluppare tempi, velocità, abilità e flessibilità ha la possibilità di utilizzare queste tecniche. Ma l'efficacia di un calcio è solitamente giudicata dagli Studenti a partire da quanto velocemente riescono ad imparare a proteggersi con essa. Per questo motivo questo stile preferisce allenare maggiormente i calci bassi.
Per la struttura anatomica della parte inferiore del corpo, l'abilità e la precisione sono più importanti della forza con cui si riesce a colpire. Per sviluppare queste abilità e, in particolar modo la precisione, il praticante deve pensare ed allenarsi a tirare calci a quattro obiettivi diversi: il ginocchio, la zona tibiale, il collo del piede e le zone genitali.
E' bene porre subito l'attenzione sul
fatto che gli arti inferiori siano i guardiani della componente
Terra, nella tripartizione classica del corpo, dalla testa ai
piedi. In sostanza, le gambe coprono tutti gli attacchi bassi che
arrivano dall'anca in giù.
Mi pare importante sottolineare che,
come per le braccia, le difese con le gambe non sono mai inattive o
statiche, se non quando lavoriamo sui blocchi o, sarebbe meglio dire,
sulla struttura dei nostri arti inferiori, nel momento in cui
ricevono un impatto. Solo in questi casi lavoriamo sull'equilibrio
statico di ricezione, ma per la maggior parte dei casi le nostre
tecniche tendono ad intercettare ciò che arriva ed a seguirlo,
proprio come siamo soliti fare con le braccia.
Le gambe sono molto più forti e
resistenti delle braccia e per questo sono in grado di gestire la
forza di un calcio rispetto alle prime. Lo scrivo perché mi è
capitato di veder utilizzata l'ulna per difendere un attacco, con un
conseguente impatto della tibia sulla prima. Vi lascio immaginare
cosa sia successo all'avambraccio del difensore...
Anche quando l'obiettivo dell'attacco
di gamba avversario è destinato al di sopra della linea dell'anca,
il sistema dei calci del Wing Chun ci permette di utilizzare
le tecniche di gambe per fermare l'azione, per deviarne il corso o
per destrutturare completamente l'attaccante, rompendo l'equilibrio
instabile.
Nel momento in cui si iniziano a
studiare i calci del sistema, è importante analizzare quali siano
quelli di uso comune e differenziarli da quelli più 'belli', ma
'rari'. Lo dico perché il bagaglio è ampio, ma in una situazione da
competizione sarebbero ben pochi i lavori di gamba utilizzabili.
Sarebbe bene studiare prima gli attacchi che le difese, sempre
nell'ottica di un lavoro ben fatto, perché i calci, come gli
attacchi di braccia, vanno lanciati per avere un effetto dirompente.
Negli allenamenti iniziali è bene indossare una protezione per la
tibia e per il collo del piede. Più avanti è consigliabile studiare
la dinamica dei calci senza protezioni, perché le capacità di
intercettare, frenare e contattaccare si acquisiscono meglio quando
non abbiamo protezioni di sorta. Ovviamente c'è il rischio di farsi
male, ma anche questo fa parte dello studio quanto più realistico
possibile.Uno dei principi del Wing Chun che dovrebbe essere studiato sin dai primi giorni di pratica è il seguente: "Ferma l'attacco più vicino possibile al punto di origine". Spero di averlo reso nel modo migliore in italiano... Per difendere con gambe o braccia è importante che questo principio sia messo in pratica per permettere al praticante di usare gli arti per fermare gli attacchi degli avversari.
Ci sono molti vantaggi nella
comprensione di questo motto. Tanto per cominciare, questo principio
permette al praticante di potersi confrontare anche con la massima
potenza di una tecnica. Se si riesce ad attaccare la sorgente della
forza, allora questa arriverà ridotta, sarà deviata o si
interromperà totalmente.
Facciamo l'esempio di un calcio di
natura circolare. La nascita fisica di un calcio circolare inizia nel
momento in cui l'avversario comincia a spostare il peso al fine di
ottenere la posizione giusta per lanciare l'attacco. Il ginocchio
comincia a salire e punta l'obiettivo previsto. La gamba comincia a
ruotare per colpire l'obiettivo previsto. Prima si riesce a colpire
la sorgente di questa rotazione, meglio saremo in grado di
difenderci. Chiaramente il Wing Chun ha sviluppato un sistema
di difesa arretrato (le retrovie) con blocchi e calci ad hoc,
in caso di fallimento nel bloccare l'attacco sul nascere, ma è bene
allenare il timing per fermare l'attacco in tempo.
Entrare in contatto con l'anca o con
la coscia dell'avversario mentre sta per lanciare il calcio ci
permette di risolvere l'attacco alla sua origine. Se colpiamo il
ginocchio appena dopo la partenza del calcio saremo ancora in tempo
di difenderci. Ma se calciamo contro la gamba che arriva, prendendo
(quindi) un obiettivo che va dal ginocchio al piede, ci troveremo di
fronte all'impatto nella sua natura più dirompente e difficile da
controllare. Più il calcio si avvicina al suo obiettivo
predeterminato, più avrà forza d'impatto.
Molti praticanti di altre Arti Marziali, attirati dalle tecniche
di braccia del Wing Chun, sono stati piacevolmente sorpresi
dai nostri metodi di allenamento delle gambe e dalle tecniche legate
ai calci. Diciamo che il 99% del marketing sulla nostra Arte
Marziale ha insistito sulle braccia e forse è anche per questo che
sono pochissime le fotografie di praticanti di Wing Chun che
tirano calci. Un grave errore, a mio modo di vedere, perché abbiamo
tolto di mezzo un buon 25% del nostro bagaglio tecnico.
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