Imparare il Wing Chun, come per ogni
Arte Marziale, è una cosa impegnativa che richiede
molta
determinazione.
Eccovi alcuni consigli per tracciare il vostro
percorso di apprendimento.
1) Praticare arti marziali tutti i giorni e per
più tempo possibile.
Come spesso accade, le cose date per
scontato sono quelle più ignorate, eppure sono importanti. Non si
impara il Wing Chun se non lo si allena, non basta l'atto formale di
iscriversi ad un corso.
Si sa che il lavoro, la famiglia e i
doveri ci portano via tutto il tempo a nostra disposizione e anzi non
basta mai, ma se il nostro obiettivo è quello di imparare le arti
marziali, purtroppo in qualche modo dovremo trovarne.
Se non
riuscite tutti i giorni, dedicate alla pratica tutto il tempo che
potete, bisogna allenarsi e allenarsi.
2) Alternare periodi di full immersion con
periodi di basso regime.
Spesso può risultare più producente alternare dei periodi in cui
ci alleniamo in modo impegnativo, con altri in cui facciamo un
allenamento di mantenimento. Non mi riferisco al fisico, ma ad
allenamenti tecnico/pratici.
Mantenere un regime alto per troppo
tempo potrebbe creare dello stress con il rischio di effetti negativi
sulla pratica.
Quindi come sempre è l'equilibrio delle cose ad
avere la meglio.
3) Cambiare esercizi e argomenti di studio.
Non è bene fossilizzarsi sugli stessi
esercizi e allenarsi sempre nello stesso modo, anzi è bene
periodicamente cambiare "argomento".
Per esempio
potremmo concentrarci per un mese sul Chi Sao per poi passare al Lat
Sao nel periodo successivo. Oppure dedicare un tot di tempo alle
tecniche di gambe e successivamente allenare quelle di braccia.
Il
vostro programma dovrebbe prevedere una base di allenamento fisso che
vi permette di ripassare i fondamentali,e una variabile che
cambia in base a come siete predisposti.
Inoltre sarebbe bene
allenare l'argomento scelto con esercizi sempre differenti.
4) Ripassare le forme ogni 8 ore.
Gli schemi di movimento del Wing Chun
(principi e tecniche), devono essere interiorizzati per venire fuori
nel momento del bisogno, non basta conoscerli in modo razionale,
bisogna renderli istintivi. Solita differenza tra teoria e
pratica.
Un movimento dovrebbe essere ripetuto almeno una volta
ogni otto ore per far sì che rimanga sempre "caldo" e
"attivo" nel nostro istinto.
La Siu Nim Tao (prima
forma) ci dà un elenco di tecniche e principi base, almeno
questa è da eseguire con questa frequenza. Le altre due forme a mani
nude, se non è possibile ogni otto ore, vanno ripassate comunque
giornalmente.
5) E' inutile perdersi in tecnicismi: il Wing
Chun è efficacia.
Spesso i marzialisti, sopratutto chi
pratica Wing Chun, si perdono nei tecnicismi. Essere bravi e
tecnici non vuol dire fossilizzarsi sulla tecnica. Praticare arti
marziali non è precisione millimetrica, ma concretizzazione
dell'unione di mente e corpo. Essere tecnici è importante ai fini
della pratica, non oltre.
Eseguire alla perfezione la sequenza di
una sezione di Chi Sao non è praticare arti marziali, ma acquisire
maestria nell'eseguire quella sequenza. L'esercizio, in questo caso
la sezione, invece di essere lo strumento per allenarsi diventa
l'obiettivo per cui vi allenate e questo è totalmente
sbagliato.
Sarete bravissimi ad eseguire quella sezione ma in caso
di necessità il Wing Chun non ci sarà.
6) Allenare il Chi Sao nel giusto
modo e nella giusta misura.
Il Wing Chun è Chi Sao ma il Wing Chun
non è Chi Sao...
Il Chi Sao è l'essenza del Wing Chun... i
principi, le strategie, le tecniche, l'energia, il vostro corpo, la
vostra mente. Tutto si fonde in un unica essenza che si sprigiona nel
Chi Sao.
Ma fare Chi Sao non è fare Wing Chun. L'esercizio
del Chi Sao è una componente del Wing Chun, ma non basta ad
allenarsi correttamente, anzi: il troppo stroppia.
Molti
praticanti basano quasi tutto il loro allenamento sulla pratica del
Chi Sao. Il risultato è che diventano completamente inadeguati
alla reltà del combattimento. Fatevi due conti.
7) Attenzione anche a timing, distance e
test/sparring.
Nell'allenamento di un praticante di
arti marziali non c'è solo la parte tecnica relativa alla propria
disciplina, questo vale anche per il Wing Chun.
Il fatto che nelle
forme, nel Chi Sao e nel Lat Sao, non ci siano esercizi per il
tempismo, la gestione della distanza e l'allenamento pratico
attacca/difendi, non vuol dire che non si debbano allenare.
Ogni
disciplina marziale necessita di pratica incentrata su timing,
distance e test/sparring.
Riflessi ed esperienza si fanno o
così o combattendo per strada. A voi la scelta.
8) Il Wing Chun non è tutto, bisogna avere una
visione a 360°.
Ok ci piace il Wing Chun, ma è bene
guardare oltre, essere un po' curiosi. Dedicarsi ad una disciplina
marziale non vuol dire tifare una squadra e mettersi contro un'altra.
Sarebbe bene buttare un occhio a cosa si fa nelle altre discipline
per avere sempre una visione ampia delle arti marziali.
Provare anche qualcos'altro se il nostro insegnante non si preoccupa
di darci un'infarinatura di più elementi.
Potrebbe essere
interessante ed opportuno esercitarsi con armi bianche, provare del
combattimento a terra, allenarsi con qualcuno che pratica
diversamente da noi. Nella storia dell'umanità è stato provato più
volte che il confronto ci fa crescere.
9) Essere critici ma non disfattisti: trovate un
buon Maestro.
Praticare seguendo dogmi è come
lanciarsi da un ponte perché ci dicono di farlo, e quindi il mio
consiglio è quello di essere sempre critici e di usare la testa.
Se
le cose sono troppo strane è totalmente inefficaci è inutile
sbatterci la testa contro, perché se non funzionano in palestra non
funzioneranno mai per strada.
Però fate attenzione, se una cosa
non riuscite a farla non vuol dire che sia sbagliata, ed essere
critici non vuol dire fare i disfattisti.
Come sempre è
l'equilibrio delle cose ad avere la meglio. Provateci, allenatevi e
poi con calma siate critici. Magari una cosa non è adatta solo per
voi.
Cercate e trovate un buon Maestro e dei buoni compagni con
cui andate d'accordo e portategli rispetto, qualcuno che vi passi la
sua esperienza, che vi insegni il suo Wing Chun e non un
programma fatto da altri e seguito alla cieca.
10) La mente governa sul corpo.
Infine ricordatevi sempre che è la mente a governare sul corpo e
il corpo è uno strumento per placare la mente. Trovate nelle arti
marziali la vostra forma di meditazione e vuotate la mente quando vi
allenate. Concentratevi, non pensate ad altro.
Se non potete
allenarvi durante il giorno, pensate al Wing Chun, agli esercizi,
alle forme. Cercate di immaginare le sensazioni di quando vi
allenate, di riprodurre nella vostra mente i movimenti, immaginate di
farli per davvero. Ragionate sulle tecniche, sui principi, sulle
strategie.
Quando vi allenate mentre eseguite le tecniche,
immaginate di applicarle in contesti reali, comunicate alla vostra
mente che quei movimenti sono da collegare alla realtà e non sono
movimenti fini a se stessi.
Il corpo è il vostro strumento per
arrivare alla mente, ma è nella mente che risiede l'istinto. E' li
che dovete infilare il Wing Chun.
Ci sarebbero tantissime
altre cose da dire, ma queste credo siano le più importanti, poi
ognuno deve tracciare il proprio percorso diversamente dagli altri,
perché
è suo il percorso. Spero vi siano utili.