venerdì 18 giugno 2021

Perchè il wing chun viene poco considerato nelle Mixed Martial Arts?

 

Per una serie di semplici motivi, il primo dei quali è che nelle MMA nella gabbia, in un combattimento con poche regole il wing chun non risulta essere così versatile come la propaganda del marketing lo ha presentato negli ultimi 40 anni, non troverebbe per niente applicazione, la differenza di preparazione o se si preferisce la mancanza di quest'ultima non farebbe che mettere in evidenza come l'attuale wing chun abbia perso molto del suo bagaglio tecnico a causa di maestri mediocri che a loro volta hanno creato nel corso degli anni allievi ancora più mediocri.
Per colmare il divario il wing chun man deve abbandonare le certezze che vengono trasmesse come un dogma nelle scuole e deve iniziare a confrontarsi con chi studia principalmente il grappling, il BJJ e poi a scelta tra kick boxing e muay thai. Il wing chun se si continua a praticarlo come viene insegnato oggi non ha speranze di evolversi.
Bisogna correggere l'assoluta assenza di un vero allenamento di sparring rispetto a un praticante di MMA o qualunque altro SDC.
Il secondo punto sul quale il wing chun man deve meditare per colmare la lacuna è l'assoluta mancanza di un vero training per il combattimento a terra. Facendo un raffronto neanche tanto lontano dalla realtà se un praticante wing chun incontra un praticante di MMA, scoprirà a sue spese che quest'ultimo non va di pugni o gomitate, ma tenterà di andare in clinch, lo scopo di questo?
Portare a terra il proprio avversario, là dove lui è più avvantaggiato.
Il terzo punto è che per esaltare le tecniche del wing chun se ne è parlato ovunque e di più, col risultato di rendere alla fine quest'arte marziale fin troppo prevedibile e prevedibilità in un combattimento è uguale sconfitta.
Torniamo ai primi ccombattimenti di MMA molti esperti di kung fu in particolar modo di wing chun parteciparono spavaldi convinti com'erano della superiorità della loro arte, furono tutti rimandati a casa dopo essere stati sonoramente umiliati con qualcosa di rotto o fratture varie, comunque sempre sanguinanti.
Dopo la prova in un campo di battaglia comunque controllato come quello delle MMA solo pochi wing chun man hanno avuto il coraggio di iniziare dove gli altri finivano, quindi al loro training di base hanno aggiunto lo studio della boxe, del taekwondo, submission, BJJ solo per cercare di colmare quelle lacune che maestri troppo miopi o inetti non hanno saputo acquisire e trasmettere alla generazione successiva, creando di fatto la bufala che il wing chun è troppo pericoloso per essere utilizzato in certe competizioni, più facile questo che non mettersi in discussione.

giovedì 17 giugno 2021

Se qualcuno ti attaccasse con un coltello, e tu fossi molto allenato nel combattimento a mani nude, qual è la miglior strategia per combattere?


Vuoi bloccare un coltello del genere...
Con la tua gamba?
O le tue braccia, o le tue mani?
Io possiedo un coltello


Riesce a tagliare attraverso la carne.
Le tue gambe non mi terranno a distanza, le farei a fettine.
Le tue braccia non bloccheranno i miei tagli, le ridurrei in brandelli.
E qual'è la tua idea? Pensi che un'opzione sia quella di annullare la distanza, avvicinarti molto alla mia lama?
I giornali diranno: una persona è stata trovata verso le undici, pugnalata a morte. Continueranno dicendo che il corpo era quello di un uomo ed era a stento riconoscibile, tagliato e pugnalato al punto da non essere identificabile con certezza.
Gente, per favore toglietevi dalla testa l'immagine tipica di Hollywood, di un eroe super tosto, che lottando corpo a corpo, disarma il coltello tenuto da una specie di manichino da crash test che sta per fingere uno slancio esagerato dando all'eroe lo spazio e la possibilità per disarmarlo.
Stronzate a parte, ti faresti ammazzare.
Mettiamolo bene in chiaro.
Farti uccidere è l'unica cosa che otterresti!
Questo non è un film, e tu non sei Jason Bourne, o Statham dopotutto. Non sei un eroe dei film d'azione e non hai vissuto una vita in cui la minaccia di un attacco con coltello è il tuo pane quotidiano.
Perché se l'avessi vissuta sapresti che la tua migliore strategia è quella di tenere la tua carne lontano dall'estremità appuntita, l'estremità appuntita e affilata di un coltello.


mercoledì 16 giugno 2021

La cosa più strana che sia stata trovata all'interno di una statua?

Un'antica statua di Buddha era in mostra al Museo Drenthe nei Paesi Bassi. Come tutte le reliquie inestimabili, la statua è stata scansionata ed esaminata con la risonanza magnetica.



La RMN ha rivelato che questa statua buddista dell'XI o XII secolo nascondeva i resti mummificati di un antico monaco buddista.



Le scansioni hanno anche rivelato che gli organi della mummia sono stati sostituiti con antichi rotoli cinesi recanti "antichi caratteri cinesi".

Durante lo studio dei rotoli, i ricercatori hanno scoperto che la mummia era il corpo di Liuquan, un ex maestro buddista in una scuola di meditazione cinese.

Sebbene il processo di mummificazione dei monaci buddisti non sia sconosciuto, "Liuquan" è considerata la prima mummia del suo genere.


martedì 15 giugno 2021

Qi Gong

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Il termine Qì Gōng (氣功气功) si riferisce a una serie di pratiche e di esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione e particolari movimenti di esercizio fisico. Il qi gong si pratica generalmente per il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisici sia psicologici, tramite la cura e l'accrescimento della propria energia interna (il Qi).
La parola (cinese semplificato , pinyin qi) significa sia aria sia spirito sia energia, esprimendo così un concetto di "soffio vitale", con un'accezione simile a quella del greco antico pnéuma (πνεῦμα) e del sanscrito prana (प्राण). La parola (pinyin gōng) significa lavoro, tecnica o abilità. Il termine completo qi gong vuol dire quindi tecnica del respiro o tecnica dello spirito o lavoro con l'energia, indicando l'arte di far circolare il Qi interno nel modo più adatto per raggiungere e mantenere il benessere psicofisico ed accrescere l'energia interna e il suo flusso nel corpo attraverso la rete dei meridiani.
Esistono molte tecniche diverse di qi gong. Il qi gong si può praticare in modo statico oppure in movimento e prevedere movimenti prefissati (qi gong energia lavoro). In Cina, molte forme di qi gong tradizionale sono collegate con la medicina, con correnti filosofiche come il taoismo, il buddismo e con le arti marziali.
Anche i princìpi di riferimento cambiano a seconda della finalità con cui si pratica il qi gong. Per finalità terapeutiche o igieniche il qi gong attinge ai princìpi della medicina tradizionale cinese. Se praticato con finalità spirituali, si basa su principi collegati all'alchimia cinese e alle indicazioni del pensiero spirituale o religioso a cui fa capo. Anche nel caso di pratica come arte marziale, molti stili di qi gong fanno riferimento alle corrispondenti correnti di pensiero culturali e spirituali in cui l'uso marziale si è venuto a sviluppare.
Le reazioni di fronte alla pratica del qi gong sono variegate. La maggior parte dei medici occidentali, una parte dei dottori della medicina tradizionale cinese e il governo cinese considerano il qi gong essenzialmente dal punto di vista dell'esercizio fisico, vedendolo come una pratica congiunta di tecniche di controllo di respirazione e del movimento che può contribuire a mantenere la forma e il benessere fisico. Altri si pongono da un punto di vista più metafisico, arrivando a sostenere che la respirazione e gli esercizi di movimento avrebbero un'importante influenza sulle forze dell'universo; questo risvolto del qi gong tuttavia viene generalmente considerato una credenza.
Il qi gong ha una storia molto antica, invece l'origine del qi gong moderno si colloca nel 1955 in corrispondenza dell'apertura di un ospedale di qi gong a Tangshan e della pubblicazione dei libri La pratica della terapia Qi Gong (Liao Fa Shi Jian) di Liu Guizhen e Qi Gong per la salute (Qi Gong Ji Bao Jian Qi Gong) di Hu Yaozhen.
La descrizione di alcuni esercizi fisici atti a mantenere la salute si trova già nello Huángdì nèijīng Suwen (黄帝内经素問 Il libro interiore dell'Imperatore Giallo - Domande semplici), risalente al 200 a.C. e scritto sotto forma di dialogo tra l'imperatore e un suo consigliere. Il testo è anche il trattato di medicina cinese più antico di cui si è tramandata la versione integrale.
Nel 1973 presso il villaggio di Mawangdui 马王堆, vicino a Changsha 长沙 (capitale della provincia dell'Hunan 湖南省), vennero ritrovati all'interno di una tomba risalente al primo periodo della dinastia Han 汉朝 (all'incirca 2500 anni fa) diversi frammenti parzialmente illustrati uno dei quali mostra quarantaquattro uomini impegnati in esercizi di controllo della respirazione e del movimento. Le posizioni portano il nome di animali selvatici che simboleggiano il tipo di malessere o di malattia che l'esercizio serve a contrastare. Sebbene questi documenti rappresentino chiaramente elementi in seguito entrati a far parte del qi gong, non è tuttavia possibile desumere da essi che all'epoca esistesse già un metodo completamente strutturato.
Nella sua evoluzione, la medicina cinese ha sviluppato una concezione del corpo umano come rappresentazione di un universo in miniatura. In questo contesto, ha assunto importanza anche la funzione del Qi inteso come energia interiore la cui qualità e il cui flusso più o meno armonico influenzano lo stato di benessere o l'insorgere della malattia. Da questo filone di pensiero derivano direttamente i concetti di Yin e yang 阴阳 e dei cinque elementi taoisti.
Fu durante il periodo delle dinastie Sui 隋朝 e Tang 唐朝 (tra il 581 e il 907 d.C.) che le teorie mediche e il concetto di Qi della letteratura taoista Yangsheng si collegarono insieme a formare una vera e propria specializzazione medica.
Secondo questa teoria, il Qi è presente negli organi del corpo umano e circola al suo interno seguendo i meridiani vitali, producendo un effetto protettivo sia all'interno che alla superficie del corpo umano. Dal punto di vista della medicina, la salute è protetta e mantenuta dall'opera congiunta delle sostanze Qi, ossia Jīng (l'essenza), Xuè (il sangue) e Jīnyè (津液 letteralmente saliva o sudore, in senso più lato i fluidi corporali) e l'esercizio serve per garantire questo corretto funzionamento complessivo. L'accrescimento e il controllo del Qi acquista così un ruolo fondamentale.
Seguendo il principio che è meglio mantenere la buona salute piuttosto che curare la malattia, il qi gong terapeutico prevede un'elevata quantità di serie di esercizi finalizzati a prevenire gli squilibri del Qi. Un esempio è la serie del Dao Shi Qigong (qi gong ordinato o taoista) che prevede esercizi diversi in armonia con le stagioni dell'anno, a evidenziare l'influenza reciproca e inscindibile tra l'ambiente interiore e quello esteriore.
Alle origini di quel che si definisce taoismo c'è il Dàodéjīng (道德經 Il libro del Tao), un testo risalente al 400 a.C. circa e attribuito tradizionalmente al filosofo Lǎozǐ 老子 la cui stessa esistenza è incerta. Il libro è una raccolta di pensieri di origine più antica, fino a quel momento tramandati soltanto oralmente, integrati da una serie di riflessioni a commento. I circa 5000 logogrammi di cui è composto parlano del Tao (in pinyin Dào) (, cammino) e della virtù (, dé), usando una formulazione enigmatica e aperta a molteplici interpretazioni. Questo carattere criptico dei contenuti è formulato chiaramente fin dalla frase iniziale del testo: "Il Tao di cui tratto non è un Tao eterno".
La civilizzazione del confucianesimo viene vista solo come un'estraneazione dall'ordine naturale. Il libro invece suggerisce uno stile di vita semplice e la cura del Qi, indicando come regola ottimale quella del non intervento (无为 wúwéi), ossia lasciare che le cose seguano il loro corso naturale. In modo ancor più radicale, il filosofo Zhuāngzǐ 庄子, nel quarto secolo a.C., si spinge a rifiutare regole e convenzioni sociali in nome della libertà dell'individuo.
Nel corso del terzo secolo a.C. si diffuse la corrente di pensiero dell'Huang Lao, basata su una combinazione degli insegnamenti medici di Huángdì 黄帝 con quelli spirituali di Laozi. In questa forma di taoismo si manifestano un forte significato politico e una certa scienza in merito alla preservazione del corpo. Nello stesso periodo di tempo, si diffuse in parallelo la convinzione che alcune tecniche di qi gong potessero portare all'immortalità fisica. L'ideale dell'immortalità in effetti è in relazione diretta con il postulato di base dell'integrità dell'ordine cosmico: il corpo continuerà a funzionare stabilmente e in modo sicuro come l'intero universo se si comprende come mantenerlo secondo le regole del Tao.
A partire dal 200 d.C., il medico Hua Tuo formalizzò così la cosiddetta "arte dei cinque animali" (五禽戲 Wŭ Qín Xì): "... gli antichi saggi curavano l'arte della respirazione. Allungavano gli arti e i lombi e muovevano i muscoli dell'addome. Così fermavano l'avanzare del tempo. Possiedo un metodo che è chiamato l'arte dei cinque animali: la tigre, il cervo, l'orso, la scimmia e l'uccello".
Fra le diverse tecniche per prolungare la vita, nel taoismo gioca un ruolo fondamentale l'alchimia. In particolare, vengono distinte due categorie: l'alchimia esterna (waidan) e quella interna (neidan). L'alchimia esterna tenta di rendere il corpo incorruttibile tramite elisir ottenuti per distillazione o miscelazione di sostanze. L'alchimia interna invece si basa su tecniche meditative e di controllo del respiro e dei movimenti del corpo per ottenere l'immortalità dello spirito. L'insieme di queste possibilità, il prolungamento della vita, il ringiovanimento e il mantenimento della salute, viene riassunto nel termine Yăngshēng (养生 nutrire il corpo), che oggi si usa anche per indicare le tecniche di Qi gong di carattere medico.
Il termine non va confuso con quello quasi analogo Yăngshén (养神 nutrire lo spirito), che si riferisce a tecniche più meditative, nelle quali l'alchimia viene intesa come mezzo di trasformazione della consapevolezza. Una delle principali scuole di questo tipo di qi gong alchimistico fu il Tai Yi Jin Hua Zong Zhi (Il segreto del fiore d'oro). La tecnica risale probabilmente al primo taoismo ed è descritta per la prima volta nei lavori di Wei Bo Yang (circa 140 d.C.). Nelle sue evoluzioni successive compare un'evidente influenza buddhista tanto che il metodo è diventato un componente importante in alcune varianti dello Zen. Questo tipo di qi gong è puramente meditativo e inizia con il controllo e il pilotaggio del respiro, senza prevedere alcun tipo di esercizio fisico. Da questa stessa tecnica, nel secondo secolo d.C., derivò una forma religiosa di taoismo (Il signore del cielo), probabilmente anche come risposta al rapido diffondersi del buddhismo.
Un ruolo importante giocava anche la cura delle malattie mediante rituali e talismani, così come erano importanti le pratiche divinatorie. A differenza del taoismo filosofico, il taoismo religioso andò sviluppando un ampio pantheon con una miriade di divinità difficilmente inquadrabili in un quadro sistematico e mentre nei templi divenne operante una forma di religiosità più popolare, nei monasteri, specie in quelli più isolati, a partire dal XII secolo si evolsero le tecniche di Yangshen Qi gong.
A partire dalla fine del VI secolo, l'impatto del buddhismo sulla vita intellettuale della Cina fu considerevole così come lo fu quello del taoismo, apprezzato e promosso soprattutto nelle classi sociali più elevate. Durante questo periodo particolarmente travagliato della storia cinese, che durò fino alla fine della dinastia Tang (907), i contenuti delle due filosofie religiose si mescolarono nel processo di collegamento con le teorie della medicina tradizionale. Fu così che pratiche rituali, ideali spirituali e tecniche di cura si combinarono insieme dando vita a una serie di nuove concezioni. Probabilmente fu proprio in questo periodo che si svilupparono gli esercizi di qi gong collegati alle stagioni dell'anno sul concetto di mantenere il qi e in generale il mondo interiore in armonia con le fasi del mondo esteriore.
All'inizio del primo millennio, lo Yuanqi Lun (raccolta di testi sul Qi originario) insiste continuamente sull'importanza di mantenere il cuore vuoto e quindi sull'efficacia degli esercizi di controllo della respirazione e del corpo come precondizione per accedere al Qi originario. Oltre al cuore, inteso come sede dello spirito, nel Qigong taoista giocano un ruolo essenziale anche i tre Dan tian e le cosiddette Piccola circolazione celeste e grande circolazione celeste. In una serie di indicazioni complesse e spesso contorte, l'adepto viene istruito a purificare il proprio qi e a fondere insieme i tre Dan tian per ricomporne l'unità originaria.
Con l'inizio della dinastia Song, le idee neoconfuciane divennero il nuovo punto di riferimento per lo sviluppo intellettuale cinese. Il qi venne così studiato in modo più sistematico e scientifico, con importanti ricadute positive sulle teorie mediche. Le pratiche taoiste rimasero confinate nell'ambito di templi e monasteri. I centri principali di questa cultura sono Wudang, nella provincia di Hubei, Emeishan nel Sichuan e Laoshan nello Shijingshan.


lunedì 14 giugno 2021

Se qualcuno ti attaccasse con un coltello, e tu fossi molto allenato nel combattimento a mani nude, qual è la miglior strategia per combattere?

Lo terresti a distanza con dei calci o cercheresti di annullare la distanza per effettuare una presa?

Noooooo.

Chiunque provi a fare qualcosa dl genere è come minimo pazzo. Direi che se ti riesci a tenere a distanza puoi:


Scappare

Naturalmente, questa è la soluzione migliore. Non puoi vincere un coltello a mani nude, se il tuo avversario ha un minimo di cervello.


Tentare

Se non puoi scappare e sei in casa, la mazza della scopa può tenerlo a distanza, contando un coltello a lama pesante di circa 20cm. Tuttavia, se è a lama pesante, è facile lanciarlo. In quel caso… scappa e basta.
Puoi provare a lanciare oggetti. Con la mazza della scopa, cerca di colpirgli i testicoli o la clavicola se è un maschio e il fianco o il petto se è una donna.

NON COLPIRE MAI:

A meno che tu non voglia uccidere qualcuno, ti sconsiglio di colpire in questi punti.


Carotide

La carotide, se lesionata, rilascia una tale quantità di sangue che la morte è praticamente istantanea. La parte esposta si trova, nel caso non lo sapessi, lungo un tratto che parte da dietro l'orecchio e finisce alla base del collo:


La parte dietro l'orecchio è la più letale.


Trachea

Se c'è una cosa che bisogna sapere, sicuramente è che il collo è la zona più pericolosa del corpo, se colpita. La trachea, il "tubo" sul davanti della gola, se lesionato causa morte in seguito a breve agonia. Mai colpirla.


Osso sacro

L'osso sacro, cioè quell'osso che si trova alla fine della spina dorsale, è estremamente pericoloso. Se si rompe, ti paralizzi. Non potrai mai più muoverti e non mi sembra il caso di far passare quest'inferno a nessuno.


Bocca dello stomaco

Mai colpire lì, dato che può causare, oltre che gravi problemi respiratori, un blocco cardiaco. Colpire questo punto è difficile, anche perché in genere durante una lotta si tende a proteggere questa zona, ma è comunque possibile colpirla se l'avversario non è abbastanza attento, state attenti.



Nel caso tu non possa fare nessuna di queste cose e ti trovi faccia a faccia con un coltello, la cosa migliore è non cercare di colpirlo, ma aspettare che sia lui ad attaccarti. Questo perché un coltello può perforare la carne, oltre che muoversi velocemente e ciò vuol dire che dovrai sempre tenere un approccio difensivo, mai attaccare, perché potrebbe essere l'ultima cosa che fai.

Nella realtà, è molto difficile trovarsi in situazioni come quelle che ho descritto, questo perché, in generale, i momenti in cui ti trovi faccia a faccia con un coltello sono le seguenti:


Furto

Il motivo in generale più comune è il furto. In questo caso, però, se sorprendi il ladro in flagrante, questo si spaventerà e, almeno secondo i resoconti di molte persone, scapperà.


Rapina

"Fermo o spariamo!"

"Ok, sparite"

La rapina è un classico. Non è tuttavia quasi mai come si vede nei film: nella realtà non conviene fare l'eroe, ma dare i soldi e i gioielli e lasciarli andare. Solo quando se ne sarà andato potrai chiamare la polizia. Mi dispiace, ma è la scelta migliore per chi tiene alla propria vita.


Aggressione

Purtroppo, anche questa è un'opzione. La probabilità è bassa, certo, ma non nulla. In questo caso, tentate di colpirlo alle gambe, alle braccia, rendetevi conto che si tratta della vostra vita.

CONSIGLIO: cercate di prevedere le mosse del vostro avversario e di essere imprevedibile.

Quindi, ricapitolando, sconsiglio vivamente di affrontare un coltello se non si rende necessario.


domenica 13 giugno 2021

Alcune curiosità su Bruce Lee

 


1. Le lettere


Bruce Lee è stato per gran parte della sua breve vita in giro per il mondo. Per comunicare aveva deciso di utilizzare le lettere, poiché, secondo Linda, sua moglie, le telefonate intercontinentali costavano troppo, e anche, ovviamente, perché Bruce amava scrivere. Sono tantissime le lettere che il pubblico può leggere in varie raccolte pubblicate negli anni, una vita descritta nei suoi minimi dettagli, dalle preoccupazioni per il cane all’ingaggio “americano” per I tre dell’Operazione Drago. Una vita messa su carta che aiuta a capire meglio la personalità del piccolo drago. E da cui derivano buona parte di queste curiosità, ovvero dalla mano di Bruce Lee.


2. L’ottimismo



«Insieme a ogni avversità, giunge una benedizione». Tutto quello che Bruce Lee ha fatto nella sua vita ha sempre avuto un carattere spirituale, filosofico, psicologico. Tra le tante manifestazioni di questo modo d’essere c’è la costante ricerca dell’ottimismo, come stile di vita da perseguire e come esempio per gli altri. In una lettera indirizzata all’amico Jhoon Goo Rhee, afflitto da circostanze avverse, inserisce una poesia per incoraggiare l’amico dal titolo Chi Sono?, e poi esprime la sua visione della situazione con queste parole: «Per concludere, ti avverto che la negatività molto spesso si avvicina lentamente a noi senza che ce ne accorgiamo. Ogni tanto fermare i pensieri aiuta (il chiacchiericcio delle preoccupazioni, delle aspettative eccetera nella tua mente), quindi, una volta ristorati, riprendere coraggiosamente il cammino. Proprio come per mantenersi in buona salute a volte occorre prendere una medicina sgradevole, così per poter fare le cose che ci piacciono spesso bisogna fare qualcosa che non ci piace. Ricorda, amico mio, che non è tanto quello che ti succede ad avere importanza, quanto come reagisci agli eventi. Hai ciò che ti serve, so che in un modo o nell’altro ne verrai fuori. E allora, dannato siluro, avanti, macchine a tutta forza! Ricorda il detto di quel cinese: “Le circostanze? Al diavolo, le creo io le circostanze!”».


3. Allievi famosi



Bruce Lee non è mai stato battuto ufficialmente in combattimento, se non nel lontano 1953 all’età di tredici anni in una rissa. Questa esperienza lo spinse verso il Kung Fu, che lo rese un combattente eccezionale. Chiunque lo sfidasse (spesso accadeva in strada), compreso un folle che s’introdusse in casa sua e una comparsa de I tre dell’Operazione Drago che lo chiamava “tigre di carta”, veniva sconfitto con estrema facilità. La sua indiscutibile autorità nel campo delle arti marziali furono subito notate quando entrò nel campo del cinema, ove molti attori famosi non solo divennero suoi amici ma anche suoi allievi, per non dire discepoli. Tra i tanti, meritano menzione James Coburn, Chuck Norris, Kareem Abdul-Jabbar, il secondo James Bond, George Lazenby e la star ribelle per eccellenza Steve McQueen. Infine, grande amicizia lo legava ad uno dei suoi allievi più prestigiosi, ovvero Roman Polanski, che per Bruce provava una vera e propria venerazione.


4. Roman Polanski


Nel 1970 (pochi mesi dopo la morte della moglie) Roman Polanski, allievo di Bruce insieme alla moglie Sharon Tate, chiese a Lee di andare con lui in Svizzera per allenarlo. L’esperienza non fu delle più felici e rilassanti per Bruce nonostante la profonda amicizia che lo legava al regista. Ecco cosa raccontava tramite delle lettere alla moglie Linda: «Loro, gli amici di Roman, che stanno nella stessa casa, sono il cosiddetto jet set, e sono quasi sempre ubriachi e dei tali stupidi. Roman, se non scia, è sempre dietro alle ragazze», e ancora a Linda:«Da quanto ho potuto vedere della gente che va e viene dallo chalet di Roman, la mia stima per te cresce. Il cosiddetto jet set è annoiato a tal punto da darsi agli eccessi. Anche solo stare in compagnia dell’intero gruppo quando si va nei locali notturni mi strema. Non dormire è diventata un’abitudine da quando sono qui, sia quando sono bloccato a casa di qualcuno in attesa che Roman mi venga a prendere sia quando voglio andarmene ma non posso». Infine: «Roman mi ha trattato davvero bene, ma il suo modo di vivere non è proprio il mio. Mangiare tardi e andare a dormire tardi». Esperienza terribile ma profonda amicizia: «Una cosa è certa, ho conosciuto Roman un poco di più, e penso che questo sarà d’aiuto per futuri sviluppi. Se non sarà così, mi resta almeno l’amico, l’allievo».



5. Cha Cha Cha



La teoria delle intelligenze multiple comprende anche quella Corporeo-Cinestesica, tipica di ginnasti e ballerini. Bruce Lee era un fulgido esempio di tale intelligenza, poiché oltre ad essere un grande atleta era un formidabile ballerino, nonché campione di Cha Cha Cha, nel 1958 vinse la Hong Kong Colony Cha-cha-championship, una gara di ballo abbastanza importante, e tale abilità lo accompagnò per tutta la vita e le persone gli chiesero spesso di insegnare loro il famoso ballo.

sabato 12 giugno 2021

Ip Ching


Ip Ching (nato Ip Hok-ching; 7 luglio 1936 - 25 gennaio 2020) è stato un artista marziale di Hong Kong. Era uno dei cinque Grandi Maestri della famiglia Ip Man (Yip Man) del Wing Chun Kung Fu.

Nacque Ip Hok-ching a Foshan nel 1936 come secondo figlio di Ip Man e sua moglie Cheung Wing-sing. Questo fu di breve durata poiché i suoi genitori e sua sorella Ip Nga-sum dovettero partire per Hong Kong verso il 1950 in cerca di una vita migliore per la famiglia, e solo sua madre e sua sorella tornarono a casa più tardi.

Nel 1962, a causa della Rivoluzione Culturale, Ip Ching e suo fratello maggiore Ip Chun furono costretti a lasciare Foshan e si trasferirono a Hong Kong per raggiungere il padre.

Suo padre Ip Man insegnava da casa sua. A un certo punto suo padre lasciò la sua casa per vivere altrove a causa di una disputa con lui e Ip Chun sulla sua amante di Shanghai e suo figlio illegittimo Ip Siu-wah. Suo padre ha a malapena interagito con lui e suo fratello da allora, tranne che per le loro lezioni di formazione.

Oltre a imparare il Wing Chun a casa di suo padre, Ip Ching era anche un avido osservatore di suo padre che insegnava ad altri studenti, ottenendo a sua volta preziose informazioni sui metodi di insegnamento di suo padre.

Dopo la morte di Ip Man nel 1972, Ip Ching lasciò la palestra ma continuò a risiedere a casa di suo padre. In seguito gestì un'azienda manifatturiera a Lam Tei, Nuovi Territori, e continuò a insegnare Wing Chun privatamente ai suoi discepoli nella sua casa.

Nel 1994 si ritirò e si dedicò all'insegnamento del Wing Chun a tempo pieno.

Ha lavorato come consulente di Wing Chun insieme a suo fratello Chun nel film Ip Man 3. Jim Liu ha interpretato il personaggio di Ip Ching nel film.

Morì il 25 gennaio 2020.