Tutte e nessuna.
L’autodifesa è innanzitutto basata sul concetto di controllo e gestione: controllo della situazione e gestione delle risorse. Dove sono? Con chi sono? Chi è con me e chi è un potenziale pericolo? Posso rischiare? Dove posso trovare aiuto?
E uso della migliore tecnica, come insegnata dal grande maestro Scuotivento: la fuga. Abbandonare le situazioni di pericolo è la tecnica preferita da tutti i soldati esperti, fin dai tempi immemori.
Il maestro mentre si appresta a dimostrare una delle proprie migliori tecniche.
Queste tecniche non possono essere insegnate da nessuna arte marziale, al limite si può seguire quale corso che dia qualche indicazione al riguardo e qualche trucco. Ma se non iniziano dandovi il consiglio di fuggire appena potete, fuggite appena potete.
Per la difesa personale valutare in base al proprio livello di rischio e prepararsi adeguatamente in base anche alle usanze e alle leggi locali: avere sempre dei contatti e dei luoghi di sicurezza, cellulare carico ed eventuale cellulare di riserva con 5€ prepagati, strumenti dissuasori e meno letali (fischietto, peperoncino). In ambienti ad alto rischio (paesi in guerra, per esempio) affidarsi a dei professionisti.
Quello che un’arte marziale può dare è più consapevolezza del proprio corpo, delle proprie capacità e limiti, ma a meno che non si pratichi ad alti livelli (maestro molto serio, quattro o più allenamenti settimanali senza interruzioni, etc) è molto dubbio poterla usare in una vera situazione di pericolo.
Il mio consiglio è di trovare un’arte marziale che piace, il che vuol dire soprattutto un ambiente positivo con un buon maestro (che dosi bene la spinta a migliorarsi senza diventare coercitivo) e dei buoni compagni di corso (miscelando la giusta dose di competitività), e praticarla assiduamente.
Ne guadagnerete prima di tutto in stamina e resistenza, migliorando il rapporto peso-muscoli, la coordinazione dei movimenti e la capacità polmonare.
Anche i filmati "seri" che si trovano su youtube di maestri famosi lasciano il tempo che trovano.
La difesa personale è situazionale. La prima cosa che si insegna è la valutazione ambientale cioè del posto in cui mi trovo; l'individuazione della minaccia; le vie di fuga.
Il comportamento da tenere è quello della propria salvaguardia e dei cari vicini a noi e non della sopraffazione della minaccia; cercare di diminuire il livello di aggressività evitando comportamenti di sfida; memorizzare i maggiori dettagli possibili per fornire successivamente informazioni alle autorità.
Le tecniche di difesa personale funzionano bene solo in palestra: nella realtà bisogna fare i conti con molte variabili che ne rendono l'applicazione difficoltosa se non impossibile.
L'aggressore NON SEGUE LE REGOLE SPORTIVE e difficilmente una brava persona riesce ad essere "più cattiva" di un delinquente di professione o di un aggressore strafatto di anfetamine.
Porto queste in situazioni in cui "sento la necessità" di tutelarmi più del solito.
Si dice che passino tranquillamente attraverso i metal detector dell'aeroporto - non lo scanner full body, solo un normale metal detector - comunque meglio di niente.
Non sto certo dicendo che sono passati attraverso metal detector in Australia e Papua Nuova Guinea. Questi sicuramente non l'hanno fatto.
Né sto dicendo che il personale doganale possa essere portato a credere si tratti di strumenti di massaggio per curare la trombosi venosa profonda durante i lunghi voli. Ancora una volta, di sicuro non è successo.
Questi sono chiamati "Chizikunbo" e vengono padroneggiati nella tradizione Oyata del Ryukyu Kempo Karate. Sono usati per colpire, pungolare, pugnalare, spingere, premere, torcere, piegare, schiacciare, schiaffeggiare, martellare ecc ...
Il cinturino passa sopra il dito con cui saluti gli automobilisti fastidiosi.
Sono abbastanza autoesplicativi, ma con un allenamento adeguato diventano una vera e propria forma d'arte.
Comunque non ho mai trasportato un oggetto del genere su un volo di linea di una compagnia aerea commerciale sapendo che fossero un'arma: sarebbe illegale e non lo consiglierei a nessuno.
Allora è scientificamente provato (in rete si trovano appositi filmati dimostrativi prodotti da vari corpi di polizia, tra cui quella Olandese) che nel tempo occorrente ad un tiratore medio (dotato di fondina media; non una schifezza come quelle purtroppo solitamente assegnate a CC e PS) per estrarre, approntare, mirare e sparare, una persona, di medie prestanze fisiche, riesce a percorrere una decina di metri.
Per questo motivo (alla faccia di pseudo-considerazion buoniste, dello stesso livello dei no-vax, scie chimiche, etc.) nel “case law” Statunitense (oltre che nei manuali d’addestramento di primarie forze di polizia) è assolutamente legittimo sparare ad un soggetto minaccioso armato di coltello se s’avvicina entro la predetta distanza.
Il popolare cartone animato per bambini, The Flintstones -Gli antenati, è stato sponsorizzato dallaWinston Salem Tobacco Company. Anche se questo cartone era pensato per i ragazzini che ancora giocavano con pastelli e forbici, le pubblicità e i personaggi promuovevano il fumo.