Ovviamente, non è molto valida,
come attendibilità. Il Wing Chun sviluppa lati molto positivi, come
l'autostima, una buona forma fisica, interazioni costruttive,
processi cognitivi più rapidi ecc. Si impara sempre qualcosa di
utile. Ma… Nella difesa personale, bisogna essere preparati a
ricevere almeno qualche colpo, perché non è che siamo come Chuck
Norris. Certo, se frequentiamo queste palestre, avremo di sicuro il
fisico allenato, ma
per difendersi bene serve anche
una certa "forma mentis" che non si ha se non si fa
sparring adeguato. Detto questo, le forme del WING CHUN servono
comunque, perché servono a darti un automatismo esecutivo, che si
attiva istintivamente nel praticante. Le mosse che pratichi ogni
giorno ti verranno automatiche da eseguire. Questo è sia un bene che
un male, ma potrebbero tornarti utili,
se "smontI" mossa per
mossa l'intera
forma, comprendendo in dettaglio a
che servono le mosse che si eseguono.
Ovviamente, le forme eseguite
automaticamente senza cognizione di causa non vanno bene per la
difesa personale, soprattutto se non si fa sparring, appunto.
Se un aggressore tenta di darmi un
calcio nei gioielli di famiglia e io rispondo automaticamente allo
stesso tempo con un calcio alto che ho imparato in una forma, finirò
con l'inguine a pezzi. Se un aggressore mi attacca allo stesso modo,
ma mi proteggo automaticamente e contrattacco come ho imparato nel
Wing Chun, allora ho più possibilità di difendermi efficacemente.
Purtroppo non tutti fanno
lo sparring, quindi molte volte si
fanno le forme, rompendosi le scatole e non capendo a cosa servono.
Non tutto è da buttare, ma
secondo me ci vuole il contatto, per capire cosa si prova quando si
prende e si dà una sventola, quali sono i suoi effetti e come
reagire.
Se il mio socio mi tira pugni
all'acqua di rose, e io pure, nessuno dei due avrà mai l'istinto di
proteggersi, o schivare i colpi. Ergo, alla prima rissa da bar, ne
piglierò tantissime, perché sarò anche allenato e veloce, ma basta
che piglio
un classico gancio largo
(eventualità da non scartare, magari nella confusione),
che sono per terra e non posso più
reagire. Oppure, magari reagisco bene perchè ho dei buoni riflessi,
ma i miei colpi sono di gelatina, perchè non so con quanta potenza
sferrarli. Se invece ho preso e dato un po' di
colpi, saprò come comportarmi
quando ne vedo arrivare uno
da un tizio poco amichevole. Ergo,
schiverò il gancio largo e rientro da sotto, incrociandolo magari
con un montante al fegato o al mento. Oppure, dato che ho fatto
sparring e ho incassato un bel pò, sono allenato; mi piglio il
gancio del tipo (mi ha colto di sorpresa, maledetto !), ma mi rialzo
e gliele suono. Eccetera.
Ovviamente, anche nello sparring ci
vuole il controllo. Non devo ammazzare il mio partner tutte le volte,
devo scambiarci dei colpi che siano il più tecnicamente corretti
possibile e che al tempo stesso non siano fuffa. Si devono sentire,
ma non ci si deve azzuffare senza criterio, se no non si impara una
mazza. Se porto un colpo con la giusta tecnica e non lo fermo, il
partner lo sentirà. Perché ho spostato correttamente il peso
corporeo, o perchè sono stato adeguatamente veloce, eccetera. Non
necessariamente andrò sempre a cercare il colpo da KO, altrimenti
magari mi dimentico della giusta tecnica, col rischio di venire steso
a mia volta. Mica sono un professionista…Se poi si vuol fare
veramente sul serio, allora ci si consulta tra partner e con
l'istruttore. Ci sta, ogni tanto e amici come prima.
Non commettere l'errore di
considerare le arti marziali "tradizionali" come
spazzatura, perchè,
ce ne sono di estremamente adatte
alla difesa personale.