domenica 21 agosto 2022

I peggiori consigli che ho sentito dare nei corsi di autodifesa


 

I soliti, i corsi d'autodifesa al 99% sono dei Ted Talks, qualcuno mi spieghi l'utilità…

Certo, pompare la gente è cosa buona e giusta, o si rischia di subire passivamente, ma stiamo parlando di una situazione in cui devi avere la mente il più fredda possibile, anche perchè per quanto tu possa essere dotato e deficienti gli attaccanti medi per strada, stiamo pur sempre parlando di situazioni ad alto rischio. Io ho praticato negli ultimi 30 anni le arti marziali, non ho perso una sola rissa per strada, eppure se oggi mi ritrovassi in quella situazione, internamente reagirei sempre nella stessa maniera (DIO CHE SCATOLE, ODDIO, ODDIO SPERIAMO NON VENGANO FUORI CASINI TROPPO GROSSI, MADONNA MA LA GENTE NON HA DI MEGLIO DA FARE CHE ROMPERE LE PALLE!!!!), forse potrei collezionare l'ennesima vittoria visto il livello medio del teppista di strada (in palestra ero bravo ma tutt'altro che imbattibile), ma lo stress non ne varrebbe la pena.

Nel dettaglio, i consigli che sento dare in giro che non solo sono a mio avviso tremendi, ma criminali:

  1. Se ti attacca, tutto è lecito! Fallo nero! (e tanti saluti alla legge sull'eccesso di difesa e la decenza in generale).

  2. Sei donna, appena ti toccano, un bel calcio sulle palle! (Allora, sappiamo che le donne non se la passano bene in certi casi, ma se uno ti mette solo la mano sul braccio magari ci limitiamo all'inizio a scostargliela?)

  3. Affondalo bene nella gamba, lo neutralizzerai senza fargli troppo male! (Detto di un coltello che A era un karambit, B nella gamba ci sono arteria femorale e vena safena, auguri).

  4. Usa questa tecnica e non potrai sbagliare! (Certo, perchè il drogato di turno ha fatto lo stesso esercizio simulato con te per tutto questo tempo e sicuramente reagirà come in una situazione controllata).

  5. Dimostra che ce l'hai più duro! (Vabbè, provochiamoli pure, che non sono già abbastanza su di giri…).

  6. Comportati come se lo prendessi in considerazione, ma fagli capire che non ti senti minacciato! (Ottimo consiglio, ma magari aggiungi "E visto che ci sei, allontanati con stile verso l'uscita più vicina).

  7. Metti scarpe coi tacchi, non hai idea di quanto faccia male un pestone coi tacchi! (Certo, perchè tutte le ragazze che conosco, anche quelle fanatiche della moda, mi dicono come sia comodo camminare coi tacchi, immagino come si svolazzi libere in combattimento!).

  8. Un bel calcio sugli addominali e passa la paura, tanto li induriscono istintivamente e quindi prendono solo una botta! (A me durante un allenamento un calcio tirato male ha fatto quasi esplodere la milza, ed ero preparato al colpo e nella mia forma migliore).

  9. Mira sempre alla testa! (Lo ha denunciato un altro prima che lo facessi io).

  10. Marca bene la tua zona d'azione (LA POORTAAAA, PORCA DI QUELLA…!!!!!)

  11. Fate come Michele, un bello sguardo assassino per spaventarli basta e avanza (Buongiorno, mi chiamo Michele Anoardi, sono 204cm*115kg e ho la Death Stare naturale, no bambini, non fate come me, a meno che non abbiate le stesse caratteristiche, e PS, A lo faccio solo quando l'opzione svicolo non è disponibile, B con me ha funzionato il 90% delle volte, il restante 10 sono state botte da orbi).

  12. Andate anche in palestra, vi aumenterà stima e capacità muscolari (Questa era chiaramente una marchetta per la palestra della sua ragazza, oltretutto, l'allenamento da pesi è uno dei peggiori se non lo sai adattare al tuo stile, e ci manca proprio gente con l'autostima alta in giro).

  13. Se è molto più alto di te, carica il baricentro! (e spera che quell'anima bella te lo faccia fare!)

  14. Sì, è valido tirare cose all'avversario (vero, ma poi se lo stendi a distanza spiega tu alla polizia che c'era un rischio legittimo, a meno che non avesse una pistola in mano anche lui).

  15. Sì, anche un principiante può disarmare facilmente un aggressore (Questo secondo me era un talent scout che lavorava per i Darwin Awards).

Dall'alto della mia "esperienza", gli unici due consigli validi sono mantieni sempre il controllo e alla prima apertura, vattene nella maniera più dignitosa che sia disponibile. L'opzione cattiveria tienila solo se veramente non c'è altra opzione, e a meno che tu non sia un talento, mettitela via che un osso rotto o delle brutte escoriazioni sono da mettere in conto, non esiste un combattimento pulito.



sabato 20 agosto 2022

Qual e'l'arte o la tecnica marziale che meglio si adatta ad una situazione riscontrabile nella vita quotidiana, come per esempio un'aggressione in un vicolo o una rissa da bar?

 




L'arte marziale che propone tecniche più versatili per un'aggressione da strada è il Wing tsun kung fu.

Questo è uno stile di corta distanza che utilizza una miriade di colpi, al contrario di altri stili che puntano sulla Potenza del singolo pugno o calcio.

I calci sono bassi e molti di questi rivolti all'inguine (tecniche non contemplate da stili volti alle competizioni) in quanto quelli alti considerati troppo difficili e rischiosi in un contesto da strada.

Contempla pochissime tecniche di presa in quanto in una aggressione da strada è stato osservato che le controtecniche di presa non sono molto efficaci in presenza di un avversario molto forte e determinato.

Ovvio che tutti gli stili di arti marziali possono essere molto efficaci in un contesto di difesa personale reale, ma allo stato attuale solo il Wing tsun adatta le sue tecniche a quello specifico caso e non a regolamenti di gara a volte troppo diversi dalla reale situazione da strada.


venerdì 19 agosto 2022

È vero che le tecniche del Wing Chun non sono applicabili durante vere aggressioni?


 

Quando si pratica arti marziali bisogna distinguere i differenti tipi di "scenario" in cui ci troviamo. Quando l'istruttore mostra delle tecniche e il suo assistente è collaborativo, ci troviamo di fronte a uno scenario, quando eseguiamo una "skill" (un esercizio) con un compagno che può essere collaborativo ci troviamo in uno scenario simile al primo, quando il compagno non è collaborativo ma applichiamo la medesima "skill" lo scenario cambia. Quando si fa dello "sparring" quindi nessuna collaborazione e nessuna tecnica pre-determinata lo scenario cambia ancora, se poi siamo aggrediti in un pub piuttosto che sulle scale, a scuola, in metropolitana e così via gli scenari cambiano ancora e sono molteplici, c'è l'effetto sorpresa, arriva la paura che ti provoca irrigidimento, non c'è un arbitro o un istruttore che ferma "l'incontro", non ci sono regole, ne va della tua vita: in poche parole cambia tutto e non può funzionare ciò che fai in palestra esattamente come lo fai in palestra. Se poi ti alleni male e senza il giusto atteggiamento (mente, corpo e spirito insieme, un tutt'uno) allora non ti serve a nulla in uno scontro reale.

Allora è importante capire che se ti alleni nel modo giusto, in palestra costruisci un "sistema automatico" che ti permette di reagire nel modo migliore ad un'aggressione, ma ciò non significa ne che le tecniche siano applicabili o che non lo siano, probabilmente non farai le stesse cose che fai in palestra, ma magari porterai a casa la pelle, ed è già moltissimo.


giovedì 18 agosto 2022

Ulteriore approfondimento del pugno del Wing Chun e nei pugni a catena




Il pugno del Wing Chun è un colpo molto particolare e ci vuole moltissima pratica per eseguirlo correttamente.
La mia prima lezione di Wing Chun è stata complicata, ho visto questo strano pugno molto diverso dal classico colpo della boxe e della maggior parte delle discipline marziali e onestamente ero decisamente scettico sulla sua efficacia.
Dopo alcuni mesi di pratica ho iniziato a percepirne le potenzialità e solo dopo un annetto di allenamento costante e giornaliero ho iniziato a tirare un pugno del Wing Chun decente.
A differenza dei pugni della Boxe e di altre Arti Marziali, il pugno del Wing Chun è meno "forte" (è importante iniziare con questa precisazione). La prima cosa da fare sarebbe cominciare a capire cosa si intende per "forte", ma questo lo rimando ad un'altra occasione e un altro giorno. Possiamo dire, semplificando, che i colpi possono essere divisi in due grandi tipologie: pugni portati e pugni lanciati, la maggior parte delle volte il buon praticante tira un colpo che è più o meno a metà tra le due tipologie.

I pugni portati

Questo tipo di pugno viene accompagnato per tutto il tragitto fino al punto di impatto e, quando raggiunto, viene ulteriormente spinto con la forza di tutto il corpo risultando quindi "travolgente" e devastante. Immaginate il classico gancio della Boxe tirato a corpo compatto, che dopo aver colpito il volto dell'avversario continua a "travolgerlo", appunto. Oppure immaginate il pugno cross (diretto da mano arretrata) che dopo aver impattato continua a spingere con tutto il suo impeto.
Un camion che dopo aver incidentato con un altro veicolo continua a procedere per la sua strada trascinandolo con se.

I pugni lanciati

In questa categoria identifichiamo il pugno del Wing Chun. A differenza di quelli portati, questi pugni non vengono accompagnati fino alla fine, ma esplodono arrivando al punto di impatto senza spingere ulteriormente e lasciando il bersaglio esattamente nel punto in cui era, in modo tale da poterlo colpire ulteriormente con altri colpi identici.
Una freccia che viene scoccata e arrivata al bersaglio penetra all'interno.
E' evidente che i primi saranno più "forti" (se così vogliamo identificare la "forza"), mentre i secondi saranno molto più veloci. Ecco che nascono i pugni a catena (o pugni concatenati) del Wing Chun.
Il pugno del Wing Chun, in particolare, utilizza una linea di energia differente da quella classica che si appoggia su spalla e si basa fortemente sulla rotazione del busto (molti colpi nel Wing Chun utilizzano quest'altra linea).
L'energia presa da terra passa per le gambe grazie principalmente alla spinta dei quadricipiti che la portano verso l'alto (come se si volesse saltare), passa per il bacino che, grazie alla retroversione, porta la spinta verso la colonna vertebrale fino a metà schiena (altezza sterno, plesso solare) e da li passa ai gomiti (qui manca il soggetto dell'articolo) che, visti frontalmente, rimangono all'interno del busto (comunemente identificato come gomito chiuso o stretto), per poi essere sprigionata dai tricipiti e lanciata nel pugno verso il bersaglio.
Ho scritto che mancava il soggetto dell'articolo: riusciamo a trasmettere l'energia correttamente ai gomiti solo grazie all'apertura del torace, diversamente i nostri pugni non saranno frutto dell'energia di tutto il corpo, ma solo delle braccia (quello che si vede normalmente).
Il torace è una delle parti del corpo più forti e possenti ed inoltre, se non si vuole utilizzare la linea energetica della rotazione del busto e della spalla, è l'unica cosa che può portare l'energia fino ai gomiti. L'apertura e la chiusura del torace è il modo per far circolare l'energia sia in uscita che in ingresso quando dobbiamo assorbire la pressione che riceviamo. L'intera struttura del corpo gestita in questo modo permette di eseguire in modo energetico ogni tecnica del Wing Chun.
Quindi l'energia dalla schiena passa ai gomiti grazie all'apertura del torace che si richiude al termine dell'azione, poco prima dell'impatto finale.


Come è possibile però sfruttare il movimento di tutto il corpo quando si lancia una scarica di pugni a catena?
Ovviamente il nostro corpo non potrebbe muoversi con tale rapidità da "molleggiare" ad ogni pugno tirato, quindi l'energia del corpo fino ai gomiti arriva tramite una pressione costante. Il corpo si comporta come se fosse un grande pistone dalle gambe al torace che "spinge" i gomiti e la pressione durerà per tutta la scarica di pugni. Poco prima dell'ultimo impatto la struttura del corpo riprenderà il suo assetto.



mercoledì 17 agosto 2022

Qual è il miglior modo per eludere un sicario in una città moderna

Cyberpunk 2077 - Guida turistica di Night City • Eurogamer.it



Dimenticatevi quello che sapete sui sicari. Non sono mai (o quasi mai) degli uomini stilosi con fucili da cecchino, pagati fior di quattrini per la vostra testa. Sono più spesso persone così devote ad una causa da essere disposte anche a suicidarsi oppure un insignificante malvivente pagato una miseria per spaccarti la testa con un martello o spararti quando vai ad aprire la porta. La premessa dalla quale si parte è che innanzitutto non ci si aspetta un sicario.
Se sai già che c’è un sicario, è molto più facile evitarli di quanto non si creda. Non hanno delle gran risorse per poter tenere traccia dei vostri movimenti, spesso lavorano su informazioni sommarie avute dal membro di una famiglia che ti vuole morto oppure tenendo d’occhio la tua routine quotidiana. Prendi un taxi e fatti portare dalla polizia. Racconta loro che sta succedendo e fornisci una prova credibile di avere un sicario alle calcagna. Se si riesce a dimostrarlo si viene messi sotto protezione testimoni. Le forze dell’ordine lo rintracciano tramite le risorse che hanno e ti risolvono il problema.


martedì 16 agosto 2022

I machete sono delle buone armi?

No.

I machete certamente sono usati come armi abbastanza spesso, ma sono progettati come strumenti, non come armi. Confronta un machete con una spada di uguale lunghezza e la spada sarà un'arma migliore.


Messer


Mentre il machete e questo particolare messer hanno una forma di lama simile, il messer avrà una colonna leggermente più spessa, una conicità distale adeguata che porta a un migliore equilibrio, così come i quillons e in questo caso un anello laterale per proteggere la mano. Inoltre una spada dovrebbe essere fatta di acciaio di migliore qualità e portata a un temperamento primaverile. I machete sono solitamente realizzati con un acciaio di grado inferiore e spesso non temperati.

Ora sto cercando di essere il più equo possibile e paragonare un machete a una spada abbastanza simile, piuttosto che a un'arma superiore come una lancia. Il punto è che un'arma costruita appositamente sarà quasi invariabilmente migliore come arma di un'arma improvvisata.

Detto questo, un machete è una buona arma improvvisata, ma una vera spada sarebbe meglio.


lunedì 15 agosto 2022

Le arti marziali ideali per donne e ragazze


Dipende da quali sono i motivi per cui le “donne e le ragazze” decidano di iniziare a praticare le arti marziali…
Prendendo ad assioma che il motivo sia tenersi in forma, migliorare la percezione del proprio corpo ed apprendere tecniche che potrebbero essere utili in caso di aggressione credo che una delle arti marziali più indicate sia l’Aikido, per una serie di ragioni:
  1. Non prevede percussioni al viso, quindi occhi neri, nasi o zigomi rotti, labbra spaccate (salvo incidenti possibili nelle arti marziali come in qualsiasi altra disciplina sportiva) sono fuori discussione.
  2. Per la sua stessa natura molto tecnica l’Aikido tende a minimizzare l’importanza della differenza di forza fisica e di peso fra aggressore e difensore. Dato che statisticamente le donne sono più leggere e meno muscolose degli uomini, imparare una disciplina essere più piccoli non è necessariamente uno svantaggio potrebbe essere una buona idea.
  3. Gli aikidoisti lavorano molto sull’elasticità e sulla resistenza, meno sul potenziamento muscolare.
  4. Per la sua progressione didattica, chi pratica Aikido impara velocemente a reagire ad una presa o ad uno strattone, mentre ci vogliono molti anni per iniziare a difendersi da percussioni come pugni o calci.
    Nella malaugurata ipotesi di doversi trovare a fronteggiare un aggressore, è molto più probabile che una donna trovi un imbecille che cerca di strattonarla per un polso o per la spalla piuttosto che qualcuno che si metta in guardia e inizi a boxare.


Il mio ragionamento comunque cade se le ragioni che spingono ad avvicinarsi alle arti marziali sono altre: dimagrimento, potenziamento muscolare, agonismo…
Uno può provare a generalizzare, ma bisognerebbe conoscere i dettagli della storia e delle aspettative di ciascun praticante per poter dare consigli!