domenica 21 aprile 2024

Il legame del Wing Chun con le triadi: Un'intreccio tra arte marziale e storia

 


Il Wing Chun, un'arte marziale cinese nota per la sua efficacia e praticità, è spesso associato alle triadi, società segrete che hanno avuto un ruolo significativo nella storia cinese. Sebbene la connessione tra i due non sia semplice e diretta, è innegabile che vi sia un'intricata rete di influenze reciproche che ha plasmato sia lo sviluppo del Wing Chun che la storia delle triadi.

Le origini del Wing Chun sono avvolte nel mistero, con diverse leggende e teorie che ne attribuiscono la creazione a diverse figure storiche. Una delle storie più diffuse narra che il Wing Chun sia stato creato da una monaca buddista di nome Ng Mui, che lo insegnò a una giovane donna di nome Yim Wing Chun per difendersi dai banditi.

Secondo alcuni storici, Ng Mui era affiliata a una triade chiamata "Triade del Loto Bianco", nota per la sua opposizione alla dinastia Manchu che governava la Cina nel XVII secolo. In questo contesto, il Wing Chun sarebbe stato insegnato ai membri della triade come metodo di combattimento per resistere all'oppressione governativa.

Anche se non vi è una prova definitiva che colleghi direttamente il Wing Chun alla fondazione delle triadi, è certo che l'arte marziale abbia avuto un impatto significativo su queste società segrete. La sua efficacia in combattimento e la sua enfasi sulla difesa personale lo rendevano uno strumento prezioso per coloro che erano coinvolti in attività clandestine e lotte di potere.

Inoltre, il sistema di valori del Wing Chun, incentrato sulla disciplina, la lealtà e il rispetto, si allineava perfettamente con i principi delle triadi. Questo ha contribuito a creare un legame forte tra le due entità, facendo del Wing Chun un elemento distintivo dell'identità delle triadi.

Nel corso del tempo, il Wing Chun si è diffuso oltre i confini delle triadi, diventando un'arte marziale popolare praticata da persone di ogni ceto sociale. Questo processo di diffusione ha portato a una certa diversificazione nello stile e nelle tecniche del Wing Chun, allontanandosi in parte dalle sue origini triadiche.

Oggi, il Wing Chun è praticato in tutto il mondo come un'arte marziale efficace per la difesa personale e lo sviluppo personale. Sebbene il suo legame con le triadi rimanga parte della sua storia, l'arte marziale si è evoluta in modo indipendente, diventando una disciplina accessibile a tutti, indipendentemente dalle loro affiliazioni o convinzioni.

Il legame tra il Wing Chun e le triadi è un capitolo affascinante e complesso della storia cinese. Sebbene l'esatta natura di questa connessione sia ancora oggetto di dibattito, è chiaro che le due entità si sono influenzate a vicenda in modo significativo. L'eredità del Wing Chun continua a vivere oggi, non solo come arte marziale efficace, ma anche come testimonianza della resilienza e dello spirito combattivo del popolo cinese.


sabato 20 aprile 2024

Wing Chun: Un vero sistema di combattimento per la strada?

 


I praticanti di Wing Chun spesso vantano la sua efficacia come sistema di combattimento per la "brutale realtà della strada". L'arte marziale si basa su principi di efficienza, economia di movimento e neutralizzazione dell'avversario, rendendola in teoria ideale per la difesa personale in situazioni imprevedibili.

Tuttavia, l'affermazione che il Wing Chun sia un sistema perfetto per il combattimento di strada è oggetto di dibattito. Alcune scuole di Wing Chun enfatizzano l'allenamento realistico, utilizzando tecniche di sparring libero, simulazioni di combattimento e scenari di autodifesa per testare le capacità degli studenti in situazioni realistiche.

In queste scuole, il Wing Chun viene insegnato come un sistema completo che include attacchi diretti, colpi a corto raggio, tecniche di clinch e grappling per gestire le minacce a diverse distanze. L'allenamento è intenso e focalizzato sulla reazione istintiva e sulla capacità di adattarsi a situazioni caotiche.

Tuttavia, non tutte le scuole di Wing Chun adottano questo approccio realistico. Alcune scuole si concentrano maggiormente su forme codificate, sequenze di tecniche predefinite e principi filosofici, con un minore focus sull'applicazione pratica in situazioni di combattimento di strada.

In queste scuole, l'allenamento può sembrare meno "brutale" o "realistico", con un'enfasi maggiore sulla precisione tecnica, la disciplina e la padronanza dei principi fondamentali del Wing Chun.

Quindi, il Wing Chun è davvero un sistema di combattimento efficace per la strada?

La risposta non è semplice e dipende da diversi fattori:

Approccio della scuola: La qualità dell'insegnamento e l'enfasi posta sull'allenamento realistico variano da scuola a scuola.

Esperienza dell'istruttore: La competenza e l'esperienza dell'istruttore nel combattimento di strada sono fondamentali per trasmettere le abilità necessarie in situazioni reali.

Dedizione dello studente: La dedizione e la disciplina dello studente nel praticare regolarmente e applicare le tecniche in modo realistico sono cruciali per sviluppare le abilità necessarie per il combattimento di strada.

In definitiva, l'efficacia del Wing Chun per la strada dipende dalla combinazione di questi fattori. Se sei interessato al Wing Chun per la sua applicabilità al combattimento di strada, è importante scegliere una scuola con un approccio realistico e un istruttore esperto, e dedicarti all'allenamento con impegno e disciplina.

E' importante ricordare che il Wing Chun, come qualsiasi altra arte marziale, non è una soluzione garantita per ogni situazione di pericolo. La migliore difesa è sempre la prevenzione, ovvero evitare situazioni rischiose e utilizzare il buon senso per ridurre le possibilità di essere vittima di un'aggressione.

In caso di minaccia imminente, è fondamentale mantenere la calma, valutare la situazione e utilizzare le tecniche apprese in modo appropriato. Il Wing Chun può essere uno strumento prezioso per l'autodifesa, ma deve essere combinato con giudizio e consapevolezza per essere davvero efficace.


venerdì 19 aprile 2024

Chi Sim Weng Chun: Svelando un misterioso lignaggio del Wing Chun


Il Wing Chun, arte marziale cinese nota per la sua efficienza e praticità, vanta diversi lignaggi che ne arricchiscono la storia e la tradizione. Tra questi, il Chi Sim Weng Chun rappresenta un ramo avvolto da un certo alone di mistero, ma che sta ricevendo sempre più attenzione dagli appassionati.

La tradizione orale narra che il Chi Sim Weng Chun abbia avuto origine nel Tempio Shaolin del Sud (Siu Lam in cantonese). Il nome stesso contiene riferimenti interessanti:

Chi Sim: Si traduce come "Sette Generazioni" e potrebbe alludere a una trasmissione attraverso sette generazioni di custodi.

Weng Chun: Letteralmente significa "Primavera Eterna", lo stesso significato del termine Wing Chun, ma scritto con un carattere cinese leggermente diverso. Potrebbe indicare una connessione con il Wing Chun più diffuso, pur mantenendo una propria identità.

Sebbene le informazioni dettagliate sul Chi Sim Weng Chun siano limitate, alcuni elementi chiave lo distinguono da altri lignaggi del Wing Chun:

Enfasi sulla struttura corporea: Si dice che il Chi Sim Weng Chun ponga particolare attenzione alla postura e all'allineamento del corpo per generare potenza e stabilità.

Movimenti fluidi e circolari: Potrebbe esserci una maggiore enfasi su movimenti circolari e fluidi rispetto ad alcuni lignaggi più lineari del Wing Chun.

Connessioni con altri stili Shaolin: Alcuni sostengono che il Chi Sim Weng Chun integri tecniche da altri stili Shaolin, arricchendo il suo arsenale di combattimento.

Esistono davvero le prove del Chi Sim Weng Chun?

La mancanza di documentazione storica scritta rende difficile confermare l'origine e l'evoluzione del Chi Sim Weng Chun. Tuttavia, la testimonianza dei praticanti e la presenza di lignaggi che ne rivendicano l'eredità contribuiscono a mantenere viva la tradizione.

Perché studiare il Chi Sim Weng Chun?

Se sei interessato al Wing Chun e vuoi approfondire le sue radici, il Chi Sim Weng Chun offre un percorso affascinante. Potrebbe darti un'altra prospettiva sui principi e le tecniche del Wing Chun, arricchendo la tua comprensione di quest'arte marziale.

Dove trovare il Chi Sim Weng Chun?

A causa della sua natura meno diffusa, trovare scuole di Chi Sim Weng Chun può essere più difficile rispetto ad altri lignaggi del Wing Chun. Tuttavia, la crescente attenzione verso questo stile sta aumentando la presenza di istruttori online e scuole specializzate.

Il Chi Sim Weng Chun rimane un intrigante enigma nel panorama del Wing Chun. Sebbene avvolto da un certo mistero, questo lignaggio offre un'interessante prospettiva sulle origini e le potenziali varianti del Wing Chun. Se sei un appassionato alla ricerca di un percorso unico, il Chi Sim Weng Chun potrebbe essere la scelta giusta per te.


mercoledì 10 aprile 2024

Biu Tze: la prospettiva del Wing Chun

  




Il Biu Tze, o "colpo di dita", è una tecnica di combattimento ravvicinato che si concentra sull'utilizzo delle dita per colpire i punti vitali dell'avversario.

Nel Wing Chun, il Biu Tze viene utilizzato in diverse situazioni:

Per attaccare: Le dita possono essere utilizzate per colpire gli occhi, la gola, il naso e altri punti vulnerabili.

Per difendersi: Le dita possono essere utilizzate per parare colpi, bloccare articolazioni e controllare l'avversario.

Per deviare: Le dita possono essere utilizzate per deviare la traiettoria di un colpo in arrivo.


Esistono diverse tecniche di Biu Tze nel Wing Chun:

Dan Tze: Colpo con l'indice puntato.

Jut Jeung: Colpo con le nocche.

Biu Tze Faan Sao: Colpo a frusta con la mano aperta.

Lat Sao Biu Tze: Colpo con il palmo della mano.


L'utilizzo del Biu Tze richiede una grande abilità e precisione.

Ecco alcuni dei principi chiave del Biu Tze nel Wing Chun:

Rilassamento: Le dita devono essere rilassate per poter colpire con velocità e precisione.

Forza: Le dita devono essere forti per poter penetrare i punti vitali dell'avversario.

Coordinazione: Le dita devono essere coordinate con il resto del corpo per poter eseguire colpi efficaci.

Precisione: I colpi devono essere precisi per poter colpire i punti vitali dell'avversario.


Il Biu Tze è una tecnica versatile e potente che può essere utilizzata per attaccare, difendersi e deviare i colpi dell'avversario.

Con la pratica e la dedizione, è possibile sviluppare una grande abilità nel Biu Tze e utilizzarlo per diventare un combattente efficace.

Oltre al Wing Chun, il Biu Tze viene utilizzato anche in altre arti marziali cinesi, come il Taijiquan e il Baguazhang.




martedì 9 aprile 2024

Combattimento ravvicinato: l'essenza del Wing Chun

 


Il Wing Chun si distingue per la sua enfasi sulla praticità e l'efficacia nel combattimento ravvicinato. In questo articolo, esploreremo i principi che rendono questo stile così efficace in situazioni reali di autodifesa.


I vantaggi del combattimento ravvicinato:

Maggiore controllo: A distanza ravvicinata, è più facile controllare l'avversario e anticipare i suoi attacchi.

Potenza superiore: I colpi a corto raggio sfruttano la leva e la struttura corporea per generare una potenza maggiore.

Minore vulnerabilità: A distanza ravvicinata, l'avversario ha meno bersagli da colpire e c'è meno spazio per manovrare.

Efficacia in spazi ristretti: Le tecniche del Wing Chun sono adatte a spazi ristretti, come vicoli o bar.


Principi chiave del Wing Chun:

Economia del movimento: I movimenti del Wing Chun sono brevi e diretti, per massimizzare l'efficacia e minimizzare la vulnerabilità.

Struttura e allineamento: Il corpo viene utilizzato come un'unica struttura per generare potenza e proteggersi dai colpi.

Linea centrale: Il Wing Chun si concentra sul controllo della linea centrale del corpo, che offre il percorso più diretto per colpire l'avversario.

Sensibilità e fluidità: I praticanti del Wing Chun imparano a sviluppare una sensibilità tattile per anticipare i movimenti dell'avversario e muoversi fluidamente.


Tecniche avanzate:

"Chi sau" (attaccare le mani): Un esercizio per sviluppare la capacità di trasferire il peso, mantenere l'equilibrio e controllare l'avversario.

Intrappolamento delle mani: Le tecniche del Wing Chun per intrappolare le mani dell'avversario e aprirle per un contrattacco.

Difesa e contrattacco simultanei: Il Wing Chun non distingue tra difesa e attacco, entrambi avvengono contemporaneamente.


Efficacia nella vita reale:

Il Wing Chun è stato sviluppato per la difesa personale in situazioni reali. Le sue tecniche a corto raggio sono adatte a spazi ristretti e contro avversari più grandi.

Il Wing Chun è un'arte marziale efficace e versatile che offre molti vantaggi per la difesa personale. I suoi principi di combattimento ravvicinato, economia del movimento e struttura corporea lo rendono uno stile pratico e potente.


lunedì 8 aprile 2024

Le Origini del Palo Lungo nel Wing Chun

  


Il palo lungo, o Luk Dim Boon Kwun (六點半棍), è un'arma leggendaria nel Wing Chun, avvolta nel mistero e nella tradizione. La sua storia si intreccia con la leggenda della Giunca Rossa e del Maestro Wong Wah Bo.


La leggenda della Giunca Rossa:

Si narra che Wong Wah Bo, un monaco buddista, si unì alla compagnia teatrale itinerante della Giunca Rossa. Lì incontrò Leung Yee Tei, un maestro di arti marziali esperto nel palo lungo. I due scambiarono le loro conoscenze, e Wong Wah Bo integrò le tecniche del palo lungo nel Wing Chun.


Le tecniche del palo lungo:

La forma del palo lungo del Wing Chun, chiamata Luk Dim Boon Kwun, si compone di 27 movimenti. Si basa sui principi di economia del movimento, linea centrale e simultaneità di attacco e difesa. Il palo diventa un'estensione del corpo, utilizzato per colpire, parare e controllare l'avversario.


Il palo lungo oggi:

Il palo lungo non è più utilizzato come arma primaria, ma rimane un importante strumento di allenamento nel Wing Chun. La sua pratica sviluppa la coordinazione, la postura, la sensibilità e la potenza. Inoltre, aiuta a comprendere i principi del Wing Chun in modo più profondo.


Esistono diverse teorie sulle origini del palo lungo nel Wing Chun:

Teoria della Giunca Rossa: La teoria più diffusa sostiene che il palo lungo sia stato introdotto da Leung Yee Tei.

Teoria di Zhang Wu: Altri studiosi ipotizzano che il palo lungo provenga da Zhang Wu, un maestro di Shaolin contemporaneo di Yim Wing Chun.

Teoria indigena: C'è chi sostiene che il palo lungo sia sempre stato presente nel Wing Chun, sin dalla sua creazione.

Indipendentemente dalle sue origini, il palo lungo rimane un'arma affascinante e ricca di storia. La sua pratica aiuta a migliorare le proprie abilità nel Wing Chun e a sviluppare una migliore comprensione dei principi di quest'arte marziale.



lunedì 12 settembre 2022

Wu De o Mo Dak, non è importante come lo chiamiate, l'importante è applicarlo!





Wu De



Nel mondo delle Arti Marziali di origine cinese si è sempre parlato del cosiddetto Wu De (in mandarino) – 武德 -, l’etica marziale, letteralmente traducibile come ‘i cinque poteri’ o ‘le cinque virtù’. Gli ideogrammi che lo compongono fanno riferimento all’insieme di regole etiche a cui deve sottostare il praticante di Gong Fu.
Che cos’è quest’etica marziale, nella sostanza? Il Mo Dak (in cantonese) è l’interiorità della persona, nonché il suo comportamento esteriore. Si tratta di una espressione della nostra umanità opposta all’essere egoista. Si tratta del proteggere e del perseguire un codice d’onore. Seguire il Wu De significa essere una brava persona che aiuta sinceramente gli altri, che si dona.Mo Dak significa anche avere la capacità di apprezzare l’Arte e lo sforzo del Docente.
Invece di guardare l’Arte come qualcosa che si può comprare e vendere, l’etica ci permette di guardare l’Insegnante come una persona che fornisce un servizio alla comunità, facendo apprezzare l’Arte in generale e quelli che non la conoscono. Il Mo Dak entra in gioco quando un SiFu accetta nuovi studenti. L’Insegnante accetta solo coloro che sono realmente interessati ad apprendere l’Arte. Solo i potenziali studenti che mostrano un interesse vera e un’infinita umiltà vengono accettati come i nuovi studenti.
La capacità di apprezzare veramente tutto ciò che è intorno a noi è consapevolezza del Wu De. Nel Gong Fu si pratica per ottenere livelli più elevati di consapevolezza e per apprezzare le cose nel loro complesso. Essere nel momento e lavorare per rendere questa consapevolezza un’abitudine è seguire l’etica marziale. Così, quando si pratica un’Arte Marziale non lo si fa solo per ottenere livelli superiori di consapevolezza. Si deve tendere a sviluppare di più la capacità di controllare l’aggressore.
Si deve sviluppare un apprezzamento particolare per tutto ciò che sta accadendo in ogni momento. Bisogna trascendere la cultura e la legittima difesa, bisogna arrivare a vivere il qui e l’ora per sviluppare maggiori livelli di consapevolezza in ogni momento dell’esistenza. L’etica marziale è stata molto spesso trascurata nelle palestre italiane di Arti Marziali, sebbene si tratti della prima cosa che un praticante dovrebbe comprendere e sforzarsi di applicare nella sua vita di tutti i giorni.
Il Wu De è stato spesso utilizzato solo per acquisire credibilità nei confronti dei propri Allievi, tendendo a parlar male di altre realtà marziali, per far capire che la propria è la migliore. Così, quando altri usano lo stesso metro di giudizio, il Wu De viene sfruttato e messo in mezzo per difendersi dagli attacchi esterni. Eppure il Mo Dak è così importante che non può essere relegato ad una semplice azione di comodo. Va coltivato ogni giorno.
I praticanti che studiano con me hanno focalizzato la loro attenzione su questo concetto ed è per questo che siamo uniti sotto la sua bandiera nel rispetto reciproco per diffondere la cultura delle Arti Marziali. La nostra pratica è ispirata proprio a questo principio di scambio e di rispetto verso le altre realtà.
Ma da dove deriva il Wu De? Quasi tutti lo fanno risalire al testo Tradizione di Zuo, Cronaca di Zuo o Commentario di Zuo左传, Zuo Chuan in mandarino, Jo Chyun in cantonese -, a seconda delle traduzioni. Si tratta della più antica cronaca cinese in forma narrativa e copre il periodo compreso tra il 722 ed il 468 a.C.. La Cronaca fu attribuita a Zuo Qiuming. Si tratta di un commento agli Annali delle primavere e degli autunni, ma alcuni ricercatori ritengono che sia un testo indipendente della stessa epoca degli Annali. La maggior parte degli storici lo fa risalire al periodo dei regni combattenti.
Il Commentario dedica un intero capitolo, lo Xuan Gong Shier Nian (宣公十二年), all’elencazione delle sette virtù che ha la marzialità (Wu You Qi De - 武有七德): Jin Bao (禁暴): trattenersi dalla violenza; Ji Bing (戢兵): cessare le ostilità; Bao Da (保大): proteggere la grandezza; Ding Gong (定功): successo stabile e tranquillo; An Min (安民): salvare il popolo; He Zhong (和众): numerose amicizie; Feng Cai (丰财): ricchezza abbondante.
Fino ai giorni nostri, lo studio dell’arte del combattimento è stato oggetto di osservanza delle cinque virtù fondamentali Wu Chang (五常) indicate dal Confucianesimo: Ren (), la benevolenza, l’umanità e la bontà; Yi (), la giustizia, la rettitudine e l’equità; Li (), l’ordine, le regole di condotta e l’ideale; Zhi (), la saggezza, l’intelligenza e l’ingegno; Xin (), la verità, il tener fede alla parola data, la sincerità e la coerenza. Queste virtù regolano sia i rapporti all’interno del Kwoon (la Scuola) sia il comportamento del praticante in seno alla società e costituiscono una caratteristica per poter proseguire il proprio cammino nelle Arti Marziali Tradizionali.
In sostanza, quindi, le virtù del Wu De sono insite nella cultura cinese di derivazione confuciana, ma affondano le proprie radici proprio nell’essenza stessa del Sol Levante. Le varie Scuole di Gong Fu nella storia cinese hanno elaborato il loro dettagliato codice di etica marziale. La Scuola di Shaolin (o Siu Lam), per esempio, ha stabilito i dieci comandamenti (少林十戒约 – Shaolin shijie yue) per i suoi seguaci. I doveri sono di due tipi: legati alla mente (填情德, Tianqingde) o alle azioni (填情勋, Tianqinxun). I primi sono il rispetto (,Song), l’umiltà (谦卑, Qianbei), la rettitudine (, Yi), la fiducia (, Fu) e la lealtà (, Zhong). I doveri delle azioni riguardano la volontà (, Yao), la resistenza (耐力, Naili), la perseveranza (恒性, Hengxing), la pazienza (耐心, Naixin) e il coraggio (, Yong).
Se queste sono le virtù che dobbiamo seguire come praticanti di Arti Marziali è chiaro che nelle nostre Scuole richiediamo il rispetto della vita umana, per esempio. Il praticante di Arti Marziali deve rispettare la vita umana, perché il Wu Shu trae origine proprio dall’esigenza di proteggere la vita stessa.
Poniamo particolare attenzione ai principi etici: i principi etici forniscono le basi per il mantenimento di relazioni stabili tra gli uomini e, quindi, tra l’uomo ed il contesto sociale. Chi vuole apprendere il Wu Shu deve rispettare questi principi. Bisogna conservare anche una notevole attenzione alla condotta morale: mentre si apprendono le abilità marziali, si devono anche coltivare le qualità morali; il senso di giustizia, la diligenza, la persistenza, l’onestà e l’impegno a lavorare duramente.
Il rispetto per l’Insegnante e la cura reciproca è la regola base di ogni Kwoon: bisogna impegnarsi duramente in tutto ciò che il Maestro insegna; sia il Maestro che l’Allievo devono prendersi cura reciprocamente e fare tesoro della relazione che si instaura tra di loro. Ci vuole una buona dose di modestia, ma anche di ardore: colui che studia le Arti Marziali dovrà cercare di migliorare la propria abilità e rifiutare di diventare arrogante e fare mostra della propria bravura per sminuire gli altri.
Si deve imparare gli uni dagli altri per migliorare ed essere uniti e collaborare insieme. Sembra superfluo dirlo, ma è necessario lasciare fuori dal Kwoon i rancori personali e l’invidia: nell’apprendimento del Wu Shu si punta all’auto-difesa ed a migliorare le proprie condizioni fisiche. Non si dovrebbe mai contendere con qualcuno seguendo i propri rancori o per intimidire il più debole. Non si devono utilizzare le capacità marziali per essere prepotenti o per reagire alle provocazioni. La persistenza e la perseveranza sono le ultime due qualità richieste nelle nostre Scuole: la pratica delle Arti Marziali è un duro compito che richiede tempo e sforzi notevoli.
Costanza e persistenza sono necessarie. Bisogna studiare e provare a comprendere pienamente i significati intrinsechi ed essenziali di ogni sequenza. La vera essenza e del Wu Shu può essere appresa solo attraverso la resistenza e l’elasticità anche dei movimenti corporei.
La mia voglia di insegnare è nata dalla volontà di permettere la divulgazione degli insegnamenti etici, culturali e pratici del Gong Fu, in tutte le sue forme, affinché ognuno di noi possa conoscere meglio se stesso e gli altri, diventando più forte interiormente ed esteriormente, migliorando la propria salute ed entrando in contatto diretto con il mondo delle discipline orientali. Dobbiamo imparare a vincere i nostri limiti, migliorando le potenzialità fisiche e mentali.
Un praticante può essere pieno di talento e lavorare impegnandosi duramente (Gong Fu功夫 -, appunto), ma se non dimostra di essere moralmente degno, non riceverà un’istruzione completa dal suo Maestro. Generalmente un Maestro esamina per anni la morale di un possibile Allievo prima di insegnargli ogni conoscenza in suo possesso. L’approccio all’Arte Marziale è quindi incentrato sul codice di condotta marziale, chiamato proprio Wu De: umiltà, rispetto, rettitudine, fiducia, lealtà; volontà, resistenza, perseveranza, pazienza, coraggio. Nelle nostre Scuole cerchiamo di insegnare Gong Fu mostrando i principi, gli allenamenti, i metodi e le tecniche nel modo più chiaro possibile, sempre all’insegna del codice marziale.


未曾学艺先学礼,未曾习拳先习德
Chi vuole studiare l’arte deve innanzitutto rispettare l’etichetta (i riti), colui che vuole apprendere le tecniche marziali deve prima di tutto acquisire la virtù

心正则拳正,心歪则拳偏
Se il cuore è retto il pugilato sarà corretto, se il cuore è deviato, il pugilato sarà parziale

练武先练德,教人先教心
Per allenare la marzialità prima si deve allenare la morale, per insegnare all’uomo prima si deve insegnare al cuore