sabato 10 settembre 2022

永 - Eternal - Eterno


Tante discussioni, decine di post su internet, battaglie legali sui marchi registrati solo per un ideogramma, dalla semplice rappresentazione, ma dal contenuto profondo, questo: .
Questo ideogramma viene comunemente tradotto in inglese con 'always, forever, eternal'. In italiano il miglior corrispettivo è eterno, proprio perché il suo utilizzo è frequente per intendere qualcosa che non muore mai. Viene utilizzato e tradotto anche come avverbio, con 'perpetually', che rende molto bene l'idea.
Nella pronuncia standard viene letto come /yǒng/. Corrisponde alla rappresentazione dell'acqua, con tratti un po' più complessi di , /shuǐ/. Quest'ultimo indica proprio la semplicità dell'acqua e rimanda al suo significato di essere liquido, fluente, rappresentando proprio lo stesso scorrere dell'acqua. In cantonese è letto come /seui/.
Per quanto riguarda Yǒng (), si trova spesso nelle poesie per indicare proprio l'incessante scorrere dell'acqua, come se fosse il sangue nelle vene della terra. L'ideogramma è composto da cinque segni ed in cantonese viene letto come /wihng/. Qui nascono le diàtribe...
Alcuni Maestri, in anni non troppo lontani, preferirono utilizzare la romanizzazione Weng per indicare l'Arte Marziale discendente dal Tempio di Siu Lam del Sud, per distinguere la loro linea dalle altre, che utilizzavano la romanizzazione Ving o Wing.
Al di là delle politiche di marketing dei giorni nostri, in qualsiasi modo intendiate romanizzare l'ideogramma, sappiate che la pronuncia è e rimane /wihng/. Visto che vogliamo portare avanti una sana ricerca, mi pare giusto scrivere questa cosa.
L'importante è capirsi sul significato di ciò che si scrive. Probabilmente l'uso della romanizzazione Weng è utile al giorno d'oggi per distinguere l'ideogramma succitato da quello comunemente utilizzato dal GM Yip Man per differenziarlo, appunto, da . Si tratta di , sempre pronunciato /yǒng/ e molto molto simile al precedente, come potete notare.
Proviene sempre da /shuǐ/, l'acqua, 'water' e da /yǒng/. Solito discorso, si noti che /yǒng/ (eterno) rappresenta anche l'acqua. L'ideogramma utilizzato dal GM Yip Man si compone di 8 segni, tre più del precedente, che troviamo sulla sinistra. Anche la pronuncia cantonese è identica: /wihng/. Il significato è spesso connesso al nuotare... Solo i glossari degli addetti ai lavori (i praticanti di Wing Chun) ne riportano il significato di 'bello, radioso, splendente' e, in particolare, si sa che solo il GM Yip Man ne diede tale significato agli occidentali...strano, no?
Attenzione, però, perché alcuni amici cinesi, se pronunciate /wèng/, possono pensare alla traduzione più vicina: 'giarra, coppo, orcio'. Se la /e/ diventa lunga, invece, penseranno a 'vecchio, anziano'. Attenzione alla pronuncia, insomma...
Altre volte, dei Maestri hanno utilizzato l'ideogramma o (pronunciato sempre /yǒng/), di uso più poetico. Sta per cantare, decantare o recitare, narrare in forma poetica. Proviene dagli ideogrammi /kǒu/, la bocca, da /yán/, le parole e da /yǒng/, utilizzato nel suo valore di fluire.
L'ideogramma è composto da 8 o 12 segni ed in cantonese (indovinate un po'?!) si pronuncia sempre /wihng/. Il secondo ideogramma, è utilizzato in connessione con /yán/, che sta per 'parole' (语言, /yǔyán/, infatti, stanno per linguaggio o lingua).
/yán/ è usato anche per 'parlare, dire, commentare'. Viene dall'immagine di un flauto, con la bocca che vi soffia dentro. Originariamente assomimigliava molto a /yīn/, 'il suono'. L'unica differenza era la linea in più che spesso veniva messa dentro al simbolo della bocca, formando nella parte bassa di o .
Come componente di un ideogramma, diventa nella sua forma più semplice, alla sinistra del carattere che vuole accompagnare, come nel nostro caso. Singolarmente, in cantonese viene pronunciato /yihn/.
Molta confusione sotto il cielo? Può darsi. L'importante è capire bene a cosa si fa riferimento quando si parla delle Arti Marziali che utilizzano l'uno o gli altri ideogrammi, perché stiamo parlando di due realtà vicine, ma diverse. Alcune volte di più, altre meno, ma sempre di due stili stiamo parlando, con un'evoluzione autonoma ed una storia solo a tratti condivisa.

venerdì 9 settembre 2022

Cosa ha ispirato "Fight Club" di Chuck Palahniuk?

L'autore Chuck Palahniuk ha avuto l'idea del romanzo per la prima volta dopo essere stato pestato in un campeggio, quando si è lamentato del rumore della radio di un camper vicino. Quando poi è tornato al suo lavoro, era affascinato come nessuno gli abbia chiesto o fatto notare le sue ferite, invece gli fecero le solite domande del tipo: "come è stato il tuo weekend?". Palahaniuk arrivò alla conclusione che il motivo per cui le persone hanno reagito in quel modo era che se egli gli avessero chiesto cosa fosse successo, allora, sarebbe stato necessario un contatto personale, e i suoi colleghi semplicemente non gli importava di comunicare con lui su un livello così personale. Dunque lui fu affascinato da questo "blocco" della società, e ciò divenne la base del romanzo

Palahniuk ha affermato di aver trovato il film come una miglioria la suo romanzo.



giovedì 8 settembre 2022

Tan Sau - 攤手


Uno dei movimenti più comuni del sistema, il Tan Sau, che trovate anche scritto come Taan Sau, in alcune discendenze. Le possibili traduzioni sono molteplici, ma il senso è chiaro e fa sempre riferimento al disperdere o distribuire qualcosa. In Pinyin si trova scritto come Tān Shǒu.
[/taan/] fa spesso riferimento al distribuire, ma viene usato anche per indicare il 'prendere una quota'. Alcune volte è utilizzato per parlare della divisione in parti di un qualcosa, che sia l'energia, un bottino o una quota azionaria.
Si può trovare sia nella forma complessa, che ho riportato poco sopra, oppure nella forma semplice: . Quella complessa è composta da ben 22 segni grafici. La sua pronuncia è /Taan/. La forma semplice, , ha lo stesso significato, ma è composta di soli 13 segni. Deriva dalla combinazione di /shǒu/ e /nán/. Penso non ci sia più bisogno di parlare dell'ideogramma che sta per 'mano', ormai.
La cosa che più mi colpisce di questa ricerca che sto portando avanti è quella di non riscontrare quasi mai la traduzione che ci è stata comunemente data. Il Tan Sau è uno degli esempi eclatanti. A noi è arrivato, attraverso la mediazione inglese (Palm up hand, mano con il palmo in alto), senza alcuna attinenza con il suo senso, né con gli ideogrammi componenti. La traduzione migliore dovrebbe essere mano che disperde o che divide, nel senso proprio del termine. Si fa riferimento, quindi, ad un movimento e non ad una posizione della mano o del braccio, in questo caso.

mercoledì 7 settembre 2022

Che cosa c'è di così bello in Confucio?

Per capire cosa c'è di così grande in Confucio, devi ripulirlo dal fango con cui è stato ricoperto su di lui e capirlo partendo da chi era.

Ricorda che stai parlando del figlio illegittimo di un nobile minore e di un bellissimo musicista. Confucio era un musicista di grande talento, e cantava e suonava musica praticamente ogni giorno, e quando hai musica, devi ballare anche tu, vero?

Confucio non aveva carta. Per scrivere, dovevi tagliare il bambù (molto probabilmente con una pietra affilata), dividerlo, levigarlo (probabilmente con una zanna o una roccia ruvida), quindi arrostirlo sul fuoco. L'ho provato e lascia che te lo dica, anche con una sega e un coltello moderni, c'è davvero un sacco di lavoro!



Il punto è che la lettura e la scrittura non erano l'obiettivo principale del suo insegnamento, semplicemente perché erano molto problematiche. Confucio insegnò ai suoi studenti a cantare e ballare, a calcolare numeri, a tirare frecce, a scrivere ed a guidare un carro. Guidare un carro significava essere in grado di controllare almeno un cavallo che trascinava un carro sulle buche; questo era un lavoro fisico estenuante, quindi gli aurighi dei governanti erano tutti uomini alti e forti. Gli studenti di Confucio potrebbero non essere stati così alti, ma dovevano essere forti e andare d'accordo con i cavalli.

I rituali erano molto importanti nella società. A quei tempi non si poteva avere un rituale senza musica e non si poteva avere musica senza ballare. I rituali erano molto più orientati al corpo di quanto non lo siano oggi. C'erano regole su come entrare per vedere il sovrano, come salutare un ospite e così via, ed erano molto fisiche.

Quindi Confucio non era uno studioso dalla faccia bianca. Doveva essere un insegnante molto carismatico, perché attirava i migliori talenti del momento, e aveva tremila studenti, un numero che non fu eguagliato per secoli, finché la popolazione non aumentò.

Le sue idee erano rivoluzionarie. Ha portato l'istruzione alla gente comune. Chiunque potesse pagare una quota base (束 脩), per dimostrare la propria volontà di imparare, era il benvenuto. Rispettava le persone che facevano lavori umili e le trattava allo stesso modo in cui trattava noti studiosi. Era l'opposto di Socrate, che faceva domanda dopo domanda agli studenti; piuttosto, gli studenti venivano da lui con domande e lui dava loro risposte che generalmente li confondevano. Era loro dovere capire da soli. Quale risposta avessero ottenuto dipendeva da loro, perché persone diverse avevano risposte diverse. Confucio non aveva una "risposta standard" per nessuna domanda. Il modo in cui rispondeva dipendeva dai bisogni della persona che lo chiedeva.

Confucio non era l'idiota obbediente e ciecamente leale che diventarono molti "confuciani" successivi. Ha costantemente sfidato i governanti, chiedendo che aiutassero il popolo. Molto spesso i governanti si arrabbiavano con lui o si stancavano dei suoi continui richiami ai loro doveri verso il popolo, così trascorreva anni a vagabondare, cercando di trovare un sovrano che potesse soddisfare le sue richieste.

Confucio insegnò che il dovere di una persona leale era di interpellare il sovrano quando fosse necessario, e che il dovere di un buon figlio era interpellare suo padre quando fosse necessario. Non ha mai insegnato l'obbedienza cieca.

I primi confuciani sfidavano costantemente i governanti. Anche 荀子 Hsüntze / Xunzi (pochi secoli dopo), che la maggior parte delle persone non considera radicale, disse: 從 道 不 從 君 從 義 不 從 父 Segui il dao, non il leader; segui ciò che è giusto, non tuo padre.

Qualcosa che ho capito ultimamente, leggendo attentamente il decimo capitolo degli Analects, è quanto fosse acutamente consapevole di ciò che lo circondava Confucio. Non era Talete di Mileto, fuori dal contatto con l'ambiente circostante.

Quindi vedi che se leggi attentamente i primi testi, appare un'immagine diversa di Confucio da quella che gli ultimi fuddy-duddies hanno cercato di far passare alle persone.

Sono interessato alla psicologia evolutiva e sono costantemente sorpreso di quanto sia vicina la psicologia evolutiva a Confucio. La sua visione della condizione umana può sembrare che non sia niente di speciale, ma ha davvero capito la natura umana. Non dovrebbe essere ritenuto responsabile delle chiacchiere che le persone gli hanno attribuito molto tempo dopo che se n'era andato.


martedì 6 settembre 2022

Di cosa parla il libro tibetano dei morti

È il famoso Bardo Tödröl Chenmo, noto in Occidente come Il libro tibetano dei morti.

Racchiude gli antichi insegnamenti spirituali tibetani che descrivono il passaggio tra una vita ed un'altra, chiamato appunto Bardo. Il libro infatti spiega che è possibile “sfruttare” questo momento di transizione per dissolversi definitivamente nella Luce e uscire dal ciclo infinito delle reincarnazioni.

Il testo del Bardo Thodol viene recitato dai monaci tibetani al capezzale del caro estinto per accompagnarlo nel suo viaggio che prosegue nelle dimensioni più sottili e per aiutarlo nel momento del trapasso.

Lo scopo è quello di tranquillizzare l’anima che sta per affrontare questo viaggio nell’aldilà e fornirgli istruzioni pratiche per attraversare il Bardo e andare incontro alla “Chiara Luce”.

Sono stati scritti molti libri sull’argomento da parte di psicologi, esperti di regressione ipnotica.




lunedì 5 settembre 2022

Distanze di combattimento

Nel combattimento possiamo distinguere varie distanze di lotta. Potremmo parlare anche di cinque distanze, ma quelle principali sono tre. Nel Siu Lam distinguiamo tre fasi di combattimento: c'è una fase di contatto a distanza lunga (Heaven), una media (Man) ed una corta (Earth).
Per fare un paragone con altri lineage di Wing Chun, la fase Man è quella che assomiglia di più alla distanza in cui si esegue il Chi Sau. La fase Man, però, può andare ben oltre il Chi Sau (che possiamo a sua volta dividere nelle tre distanze, a seconda del contatto) fatto con il contatto sui polsi, essendo spesso e volentieri allenato da una distanza di Clinch, per intenderci. Da lì si possono allenare sia tecniche che princìpi propri dello stile.
All'interno del sistema è presente anche la piattaforma del Poon Sau (che può essere tradotto come "braccia che ruotano e si piegano"), sviluppata sul Poon Kiu. Il Kiu Sau che definiamo Poon può essere spiegato come la strategia di piegare ed abbassare le braccia dell'avversario. Probabilmente ci sarà pure una spiegazione migliore, ma passatemi questa...
I praticanti si devono allenare sempre nelle posizioni che poi saranno utili durante i combattimenti. Questo differenzia non poco i lineage che fanno allenare posizioni da studio ed adatte per il potenziamento del Qi ("il soffio vitale"), facendole passare per posizioni da combattimento... Anche il footwork (passi, posizioni dei piedi, principi di movimento delle gambe) e la gestione del peso, così come il controllo del corpo, vengono studiate per esser applicate al combattimento libero.
Le fasi, come dovrebbe essere ormai chiaro, non sono mai isolate, perché si passa continuamente da una fase all'altra, accorciando ed allungando la distanza, a seconda dell'abilità del lottatore, che mette in campo le sue armi migliori (ciascuno le sue). A livello didattico, è bene che i principianti si allenino su una determinata distanza, ma questo non può durare più di qualche mese. Bisogna impare a gestire tutte le distanze, per arrivare alla comprensione del confine veramente labile tra l'una e l'altra, durante i combattimenti.
Durante l'allenamento dei Kiu Sau, specialmente in un contesto non collaborativo, capita di dover rompere il ponte, di togliere il contatto con l'avversario, per colpire o per allungare la distanza. Significa che si può indietreggiare? Certo che sì! Lo scrivo per evidenziare la differenza rispetto a certi insegnanti che ti dicono che non si indietreggia mai nel Wing Chun...ma che siete tutti Caterpillar che andate sempre e solo avanti o di lato?!

domenica 4 settembre 2022

Calci nel Wing Chun, per molti sono degli sconosciuti...


Wing Chun, difesa personale e meditazione






Una critica abbastanza usuale al sistema di combattimento del Wing Chun Kuen è quella dell'assenza dei calci e delle tecniche estremamente efficaci per rispondere agli attacchi di gambe degli avversari. Non è un caso, infatti, che venga criticata sempre l'assenza di un adeguato footwork e la presenza di una immobilità di fondo da parte dei praticanti.
Nel momento in cui si nomina il Wing Chun tutti fanno riferimento alle sue tecniche di braccia, al Chi Sau ed alle 'dita negli occhi'. Due dei marchi di fabbrica di questo sistema meridionale della Cina sono il pugno verticale e l'esercizio di formazione denominato, appunto, Chi Sau.
In molti casi i praticanti di Arti Marziali provenienti da altri sistemi imparano il Wing Chun, al fine di rafforzare il loro stile di combattimento, trovando un buon modo per colmare i vuoti dei sistemi che pongono in rilievo le tecniche di gambe. Eppure c'è molto di più sotto la superficie di questo sistema, che è invisibile a prima vista. Coloro i quali sono in grado di guardare profondamente il Wing Chun riescono a trovare il tesoro nascosto del sistema, un metodo molto efficace di usare anche le gambe sia come strumento difensivo che offensivo.
Il nostro modo di utilizzare la gambe si serve di principi e concetti invece di tecniche specifiche, proprio come facciamo con le braccia. Inizialmente si utilizzano le tecniche per dare all'Allievo le basi per potersi muovere, ma poi si abbandonano e si abbracciano i principi, lasciando fluire l'energia proprio come si fa nel Chi Sau.
In quasi tutte le Scuole del mondo le tecniche di gambe sono riservate ai Maestri e vengono insegnate solo alla fine del percorso di studi del sistema, quando si inizia a lavorare il Chi Gerk, l'esercizio per le 'gambe appiccicose', analogo al lavoro di formazione che si fa per le braccia. Eppure gran parte del lavoro essenziale per il movimento del corpo risiede nelle gambe. Sarà un caso che sia stato lasciato alla fine del sistema oppure si è tentato di non lasciar colmare il gap Maestro-Allievo per più di 20 anni, tempo minimo necessario per apprendere tutto il sistema di gestione delle gambe?
Le gambe si prendono cura della parte inferiore del corpo, mentre le mani ella parte superiore. Se non iniziamo sin da subito a muoverci ed a studiare i calci, come potremo coprire la difesa e come potremo lanciare attacchi alla parte inferiore del corpo? Bella domanda eh? Sarà per questo che ho inserito sin da subito lo studio dei calci?
Il principio espresso poco sopra in corsivo può essere applicato in diversi modi. Se guardiamo il corpo umano, pochissime sono le persone che hanno la naturale flessibilità che consentirebbe loro di utilizzare i calci per colpire gli obiettivi della parte superiore del corpo, avversario senza un consistente allungamento dei muscoli delle gambe. Però, a qualsiasi persona può essere insegnato di utilizzare efficacemente calci alla parte inferiore del corpo dell'avversario. Questo non vuol dire che i calci alti non possano funzionare.
Chi si è allenato abbastanza a lungo per sviluppare tempi, velocità, abilità e flessibilità ha la possibilità di utilizzare queste tecniche. Ma l'efficacia di un calcio è solitamente giudicata dagli Studenti a partire da quanto velocemente riescono ad imparare a proteggersi con essa. Per questo motivo questo stile preferisce allenare maggiormente i calci bassi.
Per la struttura anatomica della parte inferiore del corpo, l'abilità e la precisione sono più importanti della forza con cui si riesce a colpire. Per sviluppare queste abilità e, in particolar modo la precisione, il praticante deve pensare ed allenarsi a tirare calci a quattro obiettivi diversi: il ginocchio, la zona tibiale, il collo del piede e le zone genitali.
E' bene porre subito l'attenzione sul fatto che gli arti inferiori siano i guardiani della componente Terra, nella tripartizione classica del corpo, dalla testa ai piedi. In sostanza, le gambe coprono tutti gli attacchi bassi che arrivano dall'anca in giù.
Mi pare importante sottolineare che, come per le braccia, le difese con le gambe non sono mai inattive o statiche, se non quando lavoriamo sui blocchi o, sarebbe meglio dire, sulla struttura dei nostri arti inferiori, nel momento in cui ricevono un impatto. Solo in questi casi lavoriamo sull'equilibrio statico di ricezione, ma per la maggior parte dei casi le nostre tecniche tendono ad intercettare ciò che arriva ed a seguirlo, proprio come siamo soliti fare con le braccia.
Le gambe sono molto più forti e resistenti delle braccia e per questo sono in grado di gestire la forza di un calcio rispetto alle prime. Lo scrivo perché mi è capitato di veder utilizzata l'ulna per difendere un attacco, con un conseguente impatto della tibia sulla prima. Vi lascio immaginare cosa sia successo all'avambraccio del difensore...
Anche quando l'obiettivo dell'attacco di gamba avversario è destinato al di sopra della linea dell'anca, il sistema dei calci del Wing Chun ci permette di utilizzare le tecniche di gambe per fermare l'azione, per deviarne il corso o per destrutturare completamente l'attaccante, rompendo l'equilibrio instabile.
Nel momento in cui si iniziano a studiare i calci del sistema, è importante analizzare quali siano quelli di uso comune e differenziarli da quelli più 'belli', ma 'rari'. Lo dico perché il bagaglio è ampio, ma in una situazione da competizione sarebbero ben pochi i lavori di gamba utilizzabili. Sarebbe bene studiare prima gli attacchi che le difese, sempre nell'ottica di un lavoro ben fatto, perché i calci, come gli attacchi di braccia, vanno lanciati per avere un effetto dirompente.
Negli allenamenti iniziali è bene indossare una protezione per la tibia e per il collo del piede. Più avanti è consigliabile studiare la dinamica dei calci senza protezioni, perché le capacità di intercettare, frenare e contattaccare si acquisiscono meglio quando non abbiamo protezioni di sorta. Ovviamente c'è il rischio di farsi male, ma anche questo fa parte dello studio quanto più realistico possibile.
Uno dei principi del Wing Chun che dovrebbe essere studiato sin dai primi giorni di pratica è il seguente: "Ferma l'attacco più vicino possibile al punto di origine". Spero di averlo reso nel modo migliore in italiano... Per difendere con gambe o braccia è importante che questo principio sia messo in pratica per permettere al praticante di usare gli arti per fermare gli attacchi degli avversari.
Ci sono molti vantaggi nella comprensione di questo motto. Tanto per cominciare, questo principio permette al praticante di potersi confrontare anche con la massima potenza di una tecnica. Se si riesce ad attaccare la sorgente della forza, allora questa arriverà ridotta, sarà deviata o si interromperà totalmente.
Facciamo l'esempio di un calcio di natura circolare. La nascita fisica di un calcio circolare inizia nel momento in cui l'avversario comincia a spostare il peso al fine di ottenere la posizione giusta per lanciare l'attacco. Il ginocchio comincia a salire e punta l'obiettivo previsto. La gamba comincia a ruotare per colpire l'obiettivo previsto. Prima si riesce a colpire la sorgente di questa rotazione, meglio saremo in grado di difenderci. Chiaramente il Wing Chun ha sviluppato un sistema di difesa arretrato (le retrovie) con blocchi e calci ad hoc, in caso di fallimento nel bloccare l'attacco sul nascere, ma è bene allenare il timing per fermare l'attacco in tempo.
Entrare in contatto con l'anca o con la coscia dell'avversario mentre sta per lanciare il calcio ci permette di risolvere l'attacco alla sua origine. Se colpiamo il ginocchio appena dopo la partenza del calcio saremo ancora in tempo di difenderci. Ma se calciamo contro la gamba che arriva, prendendo (quindi) un obiettivo che va dal ginocchio al piede, ci troveremo di fronte all'impatto nella sua natura più dirompente e difficile da controllare. Più il calcio si avvicina al suo obiettivo predeterminato, più avrà forza d'impatto.
Molti praticanti di altre Arti Marziali, attirati dalle tecniche di braccia del Wing Chun, sono stati piacevolmente sorpresi dai nostri metodi di allenamento delle gambe e dalle tecniche legate ai calci. Diciamo che il 99% del marketing sulla nostra Arte Marziale ha insistito sulle braccia e forse è anche per questo che sono pochissime le fotografie di praticanti di Wing Chun che tirano calci. Un grave errore, a mio modo di vedere, perché abbiamo tolto di mezzo un buon 25% del nostro bagaglio tecnico.