giovedì 6 maggio 2021

Coolie

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Il Coolie (termine di origine inglese dall'hindi — Kuli, casta dell'India) è un lavoratore indiano o cinese, in Estremo Oriente.
Nelle città indiane vivono molti lavoratori emigrati provenienti dai villaggi periferici e più poveri e sono questi lavoratori, ovvero contadini sposati, a costituire la spina dorsale dell'India urbana.
I "coolie" asiatici della fine del 1880 e dell'inizio del Novecento venivano utilizzati negli USA, in Australia, in Nuova Zelanda e nella Indie occidentali, come operai sfruttati nei lavori più umili e pesanti che gli occidentali non volevano fare. Lavoravano molte ore al giorno e venivano pagati poco e di rado, spesso trattati in modo ingiusto.


mercoledì 5 maggio 2021

Yim Wing Chun




Yim Wing Chun, 嚴詠春严咏春, Yán Yǒngchūn (ca. 1700 – ...), è stata un'artista marziale cinese, unica allieva di Ng Mui che, secondo la leggenda, sarebbe il primo maestro dello stile che porta il suo nome.
Nascose e diede alloggio alla monaca Ng Mui fuggita dal tempio di Shaolin che, in cambio del favore, insegnò alla giovane Yim l'arte del Kung-Fu nello stile Wing chun.
Dopo alcuni anni dal massacro del tempio di Shaolin la ragazza venne promessa in sposa ad un giovane figlio di nobili locali, ella non voleva concedere la propria mano al ragazzo e decise, in accordo con il padre, di concedersi a lui soltanto a patto che il giovane la sconfiggesse nelle arti marziali.
Dal combattimento uscì vincitrice Yim, che però, eccedendo troppo nel combattimento, finì per uccidere il giovane promesso e fu costretta a fuggire nel nord della Cina dove dopo anni di vagabondaggio trasmise la sua arte a Leung Bok Chau.


martedì 4 maggio 2021

Yip Man

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Yip Man (葉問, ye-wen; 葉繼問, ye-chi-wen; Foshan, 1º ottobre 1893 – Hong Kong britannico, 2 dicembre 1972) è stato un insegnante cinese di arti marziali, in lingua locale shifu; fu il primo maestro di Wing Chun a insegnare liberamente e apertamente questa arte marziale. Dopo avere insegnato lo stile del Wing Chun nel suo paese milioni di altri seguaci sparsi in tutta la Cina appresero la sua arte marziale.
Tra gli allievi di Yip Man ci fu Bruce Lee tra il 1954 e il 1957. Yip nella sua vita fu un uomo molto generoso, onesto ed educato che, nonostante la ridotta stazza fisica, riusciva ad avere potenza e velocità non paragonabili ad un uomo medio della stessa taglia e peso riuscendo a sconfiggere grandi maestri di arti marziali o altri stili di combattimento e masse di altri combattenti minori
Dai 6 ai 12 anni inizia ad apprendere il Wing Chun da Chan Wah Shun, dai 13 anni, invece, con Ng Chung-sok, assistente del maestro. A 16 va a scuola al St. Stephen's College a Hong Kong. In questo periodo conosce Leung Bik, figlio del Gran Maestro Leung Jan, e si allena con lui per 4 anni, studiando inoltre in modo approfondito con Yuen Kai Shan, grande amico di famiglia.
A Hong Kong, durante l'invasione giapponese della Cina, fonda la sua scuola di Wing Chun. Nel 1967 fonda con alcuni suoi studenti la Hong Kong Wing Chun Athletic Association (香港詠春拳體育會).


Biografia
Giovinezza
Yip è il terzo dei quattro figli di Yip Oi-dor e di Ng Shui. La sua era una famiglia ricca di Foshan nella regione di Guangdong ed era composta anche dal primogenito, Yip Kai-gak, da sua sorella maggiore Yip Wan-mei e da sua sorella minore Yip Wan-hum. Yip ricevette una tradizionale educazione cinese.
Yip iniziò a imparare il Wing Chun da Chan Wah-shun quando aveva 13 anni. Visto che Chan aveva 70 anni in quel momento, Yip fu il suo ultimo studente. A causa dell'età del suo maestro, Yip imparò la maggior parte delle tecniche dal secondo discepolo di Chan, Ng Chung-sok. Chan morì tre anni dopo e uno dei suoi ultimi desideri fu che Ng continuasse l'insegnamento a Yip.
All'età di 15 anni, Yip si trasferì a Hong Kong con l'aiuto del suo parente Leung Fut-ting. Un anno dopo si iscrisse al St. Stephen's College, una scuola di secondo livello per famiglie ricche risiedenti a Hong Kong. Durante la sua permanenza nella scuola, Yip vide un ufficiale di polizia straniero picchiare una donna e intervenne per difenderla. L'ufficiale di polizia cercò di attaccare Yip, ma quest'ultimo lo buttò a terra e corse verso scuola con i compagni.
I suoi compagni raccontarono la vicenda a un anziano che chiese a Yip quale arte marziale praticasse dicendogli poi che il suo stile non era così buono. L'anziano sfidò Yip Man nel chi sao, una forma di allenamento che comportava attacco e difesa controllati, Yip vide quindi l'opportunità di provare che le sue abilità erano buone, ma venne sconfitto dall'uomo molto velocemente. L'uomo si rivelò essere Leung Bik, primo allievo di Chan Wah-shun e figlio del suo maestro, Leung Jan. Dopo quello scontro Yip continuò a imparare da Leung Bik.
Yip tornò a Foshan all'età di 24 anni. Yip non aprì mai ufficialmente una scuola: insegnò soltanto ad amici e parenti, ma non a tutti. Alcuni dei suoi studenti informali più famosi furono Lok Yiu, Chow Kwong-yue (周光裕), Kwok Fu (郭富), Lun Kah (倫佳), Chan Chi-sun (陳志新) e Lui Ying (呂應). Tra essi il migliore fu Chow Kwong-yue, ma costui si dedicò al commercio e abbandonò le arti marziali.
Kwok Fu e Lun Kah iniziarono l'insegnamento e diffusero l'arte del Wing Chun nella regione di Foshan e Guangdong. Cahn Chi-sun e Lui Ying si trasferirono a Hong Kong ma nessuno dei due accettò studenti. Yip andò a vivere con Kwok Fu durante la seconda guerra sino-giapponese e tornò a Foshan soltanto alla fine della guerra, dove continuò la sua carriera come ufficiale di polizia. Yip lasciò Foshan per Hong Kong nel 1949 dopo che il Partito Comunista Cinese prese il potere.


Vita a Hong Kong
Inizialmente, gli affari della scuola di Yip Man furono scarsi perché i suoi studenti stavano nella sua scuola solo un paio di mesi. Spostò la sua scuola due volte, la prima volta a Castle Peak Road a Sham Shui Po e la seconda volta a Lee Tat Street (利達街) a Yau Ma Tei. Per allora alcuni dei suoi studenti erano diventati molto abili nel Wing Chun e poterono aprire delle proprie scuole. Alcuni dei suoi studenti e discendenti affrontarono avversari abili in altre arti marziali per dimostrare le loro qualità e le loro vittorie aumentarono la reputazione di Yip. Nel 1967, Yip e alcuni studenti fondarono l'Hong Kong Wing Chun Athletic Association (香港詠春拳體育會).


Morte ed eredità
Yip morì il 2 dicembre del 1972 a causa di un cancro alla gola.
Circa 6 settimane prima della sua morte e resosi conto del poco tempo rimasto a sua disposizione, Yip Man decise di documentare in video la sua forma di Wing Chun, effettuando delle riprese in Super 8 con l'assistenza dei suoi figli e dell'allievo Lau Hon Lam. Si pensa che le sue condizioni di salute gli permisero di eseguire solamente le forme di Siu Nim Tau, Cham kiu e Muk Yan Chong, tuttavia su YouTube ci sono filmati di almeno un elemento della forma del bastone lungo (lok dim boon kwan) e fotogrammi di altri elementi della stessa forma si possono trovare in diversi siti internet. Nel suo libro "Inner Wing Tsun" Keith Kernspecht asserisce di essere il possessore del filmato originale in cui Yip Man dimostra l'intera forma di bastone lungo, di averne data una copia anche al suo maestro Leung Ting e che le foto e frammenti circolanti in internet derivano da quel filmato. Inoltre alcune foto di Yip Man con i doppi coltelli potrebbero essere state estrapolate da fotogrammi delle riprese della forma dei doppi coltelli (baat chum dao). È possibile quindi che i filmati delle ultime tre forme non siano semplicemente mai stati resi pubblici.
L'eredità di Yip è la pratica del Wing Chun a livello mondiale. Tra gli studenti più importanti troviamo: Leung Sheung, Lok Yiu, Chu Shong-tin, Wong Shun Leung, Wong Kiu (王喬), Yip Bo-ching (葉步青), William Cheung, Hawkins Cheung, Bruce Lee (李小龍), Wong Long, Wong Chok, Law Bing, Lee Shing, Ho Kam-ming, Moy Yat, Duncan Leung, Derek Fung Ping-bor (馮平波), Chris Chan Shing (陳成), Victor Kan Wah Chit, Stanley Chan, Chow Sze-chuen, Tam Lai, Lee Che-kong, Kang Sin-sin, Simon Lau, suo nipote Lo Man-kam, i suoi figli Ip Ching e Ip Chun.
Yip lasciò anche una storia scritta del Wing Chun. Molti manufatti della sua vita sono esposti al museo "Yip Man Tong" di Foshan in Cina.


Influenze nella cultura di massa
Alla vita di Yip Man sono ispirati alcuni film semi-biografici:
  • Ip Man, film cinese del 2008;
  • Ip Man 2, film cinese del 2010;
  • Ip Man - The Legend Is Born, film cinese del 2010;
  • The Grandmaster, film del 2013 prodotto ad Hong Kong;
  • Ip Man - The Final Fight, film cinese del 2013;
  • Ip Man 3, film cinese del 2015;
  • Ip Man 4, film cinese del 2019.

Allievi principali
  • Bruce Lee
  • Chow Tze Chuen
  • William Cheung
  • Lo Man Kam
  • Moy Yat
  • Chu Shong-tin
  • Wong Shun Leung
  • Ho Kam Ming
  • Leung Sheung
  • Ho Luen
  • Lok Yiu
  • Siu Yuk-man
  • Ip Chun (figlio di Yip Man)
  • Ip Ching (figlio di Yip Man)
  • Victor Kan Wah Chit
  • Sam Lau
Molti allievi di Yip Man divennero a loro volta maestri e fondarono proprie scuole.


lunedì 3 maggio 2021

Shifu

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Shifu (師傅 o anche 師父 (semplificato: 师傅, 师父); Pinyin: shīfu, è un termine cinese per indicare un maestro (o insegnante). Il carattere (semplificato: ) significa “insegnante” mentre i caratteri e significano rispettivamente “tutore” e “padre”. Entrambi questi caratteri sono pronunciati allo stesso modo in Mandarino ed in Cantonese creando spesso ambiguità.
Il termine shifu sembra essere una variante locale utilizzata prevalentemente nel Sud della Cina. In putonghua shifu è un appellativo informale usato anche per rivolgersi a persone non conosciute, in genere uomini. Il termine è inoltre utilizzato come titolo per persone che svolgono lavori manuali e di manutenzione (ad esempio un meccanico) come a voler mostrare una sorta di rispetto da parte del parlante verso l'abilità acquisita in un certo campo dall'interlocutore (notare che in questo caso parliamo del termine shīfu scritto 師傅). Un caso analogo si riscontra anche in italiano quando, con un'espressione dialettale, ci si appella a qualcuno (similmente a sopra) chiamandolo informalmente "capo" o "dottore".
Generalmente invece, professionisti impegnati in carriere più erudite quali quella di dottore, avvocato, eccetera, vengono molto di rado chiamati shifu. Stesso discorso per professori ed insegnanti accademici in generale. Per tutti questi casi, eccetto che per professioni con un titolo specifico come ad esempio dottore in medicina, si usa spesso il termine 老師 lǎoshī, insegnante.

Utilizzo del termine Shifu nelle arti marziali

Tradizionalmente, nelle arti marziali cinesi, il termine era utilizzato per manifestare rispetto nei confronti del proprio maestro. Il suo uso indicava come il rapporto tra maestro ed allievo fosse considerato molto simile al rapporto tra padre e figlio (non a caso infatti qui si parla di shifu scritto 师父, con il carattere , fù di padre).
C'è da dire, tuttavia, che in putonghua e specie nella Cina del nord, il termine usato per rivolgersi al proprio insegnante di arti marziali è lo stesso usato per rivolgersi a qualsiasi altro maestro di un'altra disciplina, ovvero 老師 lǎoshī .
Uno studente di arti marziali si può rivolgere al proprio insegnante usando il termine shifu solo dopo essere stato "accettato formalmente" da quest'ultimo ed esserne quindi divenuto un discepolo. L'espressione "accettato formalmente" sta ad indicare che si è svolta una cerimonia molto importante tra insegnante ed allievo nota col nome di 拜師, Baishi (semplificato: 拜师). Tramite questa cerimonia lo studente viene accettato dal maestro come suo discepolo e ne diventa quindi un allievo diretto (徒弟, túdì) entrando così a far parte della genealogia dello stile praticato. Di conseguenza, se in futuro il discepolo in questione deciderà di insegnare tale disciplina ed accetterà degli allievi diretti, diventerà per questi ultimi uno shifu dando via ad un nuovo ciclo, e così via.
Per quanto concerne il panorama delle arti marziali cinesi in Italia dunque, se ci si vuole appellare al proprio insegnante usando un termine cinese, sarebbe corretto usare lǎoshī. Inoltre, nel caso che la cerimonia bàishī non sia conosciuta e quindi tantomeno praticata, nell'ambito di tali arti marziali sarebbe meglio eliminare o quantomeno limitare l'uso del termine shifu (o sifu) così da evitare ogni possibile ambiguità e talvolta l'uso di un termine che risulta di fatto scorretto.

domenica 2 maggio 2021

Yuen Siu-tien

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Yuen Siu-tien, conosciuto anche con i nomi di Yuan Xiaotian, Simon Yuen, Sam Seed o Ol' Dirty (cinese tradizionale: 袁小田; pinyin: Yuán Xiǎotián; jyutping: Jyun Siu tin; Pechino, 27 novembre 1912 – Hong Kong, 8 gennaio1979), è stato un attore e artista marziale cinese popolare alla fine degli anni '70. Il suo personaggio più popolare è indubbiamente quello di Beggar So, interpretato in tre film: Drunken Master, Story of Drunken Master e Dance of the Drunk Mantis. L'attore ha collaborato con artisti quali Jackie Chan, ed ha recitato anche sotto la direzione del proprio figlio Yuen Woo-ping. Yuen Siu-tien è morto di infarto nel 1979, all'età di 66 anni.


Carriera
Successo in età avanzata
Yuen Siu-tien ha iniziato a studiare recitazione interpretando il ruolo di Wu-Shen, un classico dell'opera di Pechino. Iniziò a recitare in ruoli cinematografici solo nel 1949, all'età di 37 anni, interpretando Kwan Tak Hing in Story of Huang Feihong, il primo film di Wong Fei Hung, ma più tardi venne conosciuto soprattutto come interprete di mentori e maestri di kung fu. Il suo film più importante internazionalmente uscì negli ultimi anni della sua carriera con il titolo di Drunken Master (1978), nel quale egli interpretava Beggar So, un vecchio eremita che aveva padroneggiato l'arte dello Zui Baxianquan ("stile degli otto immortali ubriachi"), insegnandolo ad un giovane Wong Fei Hung, interpretato da Jackie Chan. Il ruolo era ripreso, in tutto tranne che nel nome, da un altro personaggio da lui interpretato in un precedente film con Chan, Snake in the Eagle's Shadow (1978). All'epoca in cui uscì, Drunken Masterdivenne il film più di successo in cui recitava Jackie Chan. Il ruolo del famoso attore era quello di un Wong Fei Hung giovane, ribelle e vivace, opposto al personaggio del venerabile maestro confuciano di kung fu interpretato da Yuan. Il film fu un successo internazionale, e segnò l'epoca d'oro della carriera dell'attore allora già sessantacinquenne.
Durante la sua carriera, l'attore ha partecipato a quasi 150 film. Il suo ruolo più riconosciuto è quello di Beggar So, interpretato in una serie di altri tre film: Dance of the Drunk Mantis, Story of Drunken Master e, come cameo, World Of The Drunken Master.


Morte
L'8 gennaio 1979, Yuen Siu-tien morì di infarto miocardico acuto all'età di 66 anni. In quel periodo, l'attore stava lavorando al film d'azione Magnificent Butcher, insieme a Sammo Hung, nel quale avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Beggar So. Dopo la morte fu rimpiazzato da Fan Mei-Sheng, il cui personaggio tuttavia non venne mai chiamato "Beggar So". Egli, infatti, riprese il ruolo che aveva nella pellicola Drunken Master, ed alcune scene di Yuen in Magnificent Butcher furono rigirate.


Ol' Dirty
Il rapper Ol' Dirty Bastard (ODB) ha preso il suo nome da uno dei film interpretati da Yuen, Ol' Dirty & The Bastard. Fino alla sua morte, avvenuta nel 2004, ODB è stato membro del gruppo rap Wu-Tang Clan. I suoi testi erano spesso ispirati ai film di kung fu degli anni '70.


Vita privata
Yuen era padre di undici figli, sei dei quali hanno lavorato o lavorano tuttora nell'industria cinematografica di Hong Kong. I primi cinque figli sono conosciuti collettivamente come il "Clan Yuen", ed hanno spesso lavorato singolarmente o insieme in diversi film:
  • Yuen Woo-ping - regista e direttore d'azione
  • Yuen Cheung-yan - attore e direttore d'azione
  • Yuen Shun-yee (Sunny Yuen) - attore e direttore d'azione
  • Yuen Yat-chor - attore
  • Yuen Chun-yeung (Brandy Yuen) - attore, stuntman e direttore d'azione
  • Yuen Lung-chu - attore
Yuen aveva altri due figli e tre figlie.


Eredità
I tratti somatici di Yuen Siu-tien sono stati usati per creare il personaggio di Chin Gentsai nel videogioco della SNK The King of Fighters, oltre che per il personaggio di Shun Di nella serie di videogiochi Virtua Fighter, ispirato al suo personaggio Su Hai del film Drunken Master.


sabato 1 maggio 2021

I 36 stratagemmi

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I Trentasei stratagemmi sono un trattato di strategia militare cinese che descrive una serie di astuzie usate in guerra, in politica e nella vita sociale, spesso tramite mezzi non ortodossi e ingannevoli. Il testo è stato scritto probabilmente durante la Dinastia Ming (1366-1610).


Scoperta e storia del testo
Nel 1939 in un mercato dello Shaanxi nella Cina del nord, un ufficiale del Guomindang scopre un libro di ricette sull'immortalità. Alla fine dell'opera si trova un breve trattato di strategia militare intitolato I Trentasei Stratagemmi. Il testo fu pubblicato da un editore locale nel 1941, ma divenne di dominio pubblico con la revisione pubblicata dal Partito Comunista Cinese sul giornale Guangming Daily (光明日報/光明日报) il 16 settembre 1961. Fu quindi ristampata e distribuita con popolarità crescente.


Origine
Il nome della raccolta deriva dal settimo volume del Libro dei Qi: Biografia di Wáng Jìngzé (王敬則傳/王敬则传). Wáng era un generale della Dinastia Qi del Sud (479-502). In seguito ad una ribellione, l'erede al trono era fuggito. Wáng commentò che «dei trentasei stratagemmi di Tán, la ritirata era il suo meglio». Il riferimento era a Tan Daoji (?-436), un generale al servizio della Dinastia Liu Song (420-479) che fu costretto alla ritirata dopo aver fallito un attacco contro i Wei del nord. Wáng lo cita come esempio di codardia.


Autore
I Trentasei Stratagemmi sono stati attribuiti a Sun Tzu del Periodo delle primavere e degli autunni (770 a.C.-495 a.C.), oppure a Zhuge Liang del Periodo dei Tre Regni (220-280), ma non sono considerati i veri autori. L'opinione prevalente è che in origine il testo fosse una raccolta scritta e orale, con molte versioni differenti create da differenti autori durante il trascorrere dei secoli. Alcuni stratagemmi si riferiscono al tempo di Sun Bin, circa 150 anni dopo la morte di Sun Tzu.


Influenze letterarie
La raccolta è ispirata all'I Ching o Libro delle Mutazioni e alla filosofia legista. Il testo presenta influenze profonde di altre opere di primo piano della letteratura cinese come le favole di Han Fei Zi, la Storia dei Tre Regni e i proverbi Chengyu che fanno da titolo ai capitoli del trattato.


Struttura del testo
Il testo si apre con una breve introduzione intitolata "Sei per sei: trentasei" ed è diviso in sei capitoli a loro volta suddivisi in sei sottocapitoli. I primi tre capitoli descrivono stratagemmi per situazioni favorevoli, gli ultimi tre descrivono stratagemmi per situazioni sfavorevoli. Ogni proverbio è seguito da un breve commento che descrive come il proverbio sia applicabile alle tattiche militari. I trentasei proverbi sono collegati a trentasei battaglie della storia e del folklore cinese, in prevalenza del Periodo degli stati combattenti e dei Tre Regni.

Introduzione. Sei per sei: trentasei (六六三十六)
Il numero "trentasei" va inteso come una metafora per indicare un gran numero di stratagemmi e non si riferisce ad un numero specifico. Nell'I Ching il "sei" è il numero dello Yin, associato all'oscurità e in questa opera si riferisce, per estensione, ai metodi oscuri della strategia militare. I trentasei proverbi probabilmente sono stati creati dopo i fatti e l'opera è stata tramandata con il titolo "I detti di Wáng".


Capitolo 1. Piani per le battaglie già vinte (勝戰計)
1.1 Attraversa il mare senza che il cielo lo sappia (瞞天過海/瞒天过海, Mán tiān guò hai)
Preparati troppo e perdi la visione d'insieme; quello che vedi spesso non lo metti in dubbio. Yin (l'arte dell'inganno) è nello Yang (azione). Troppo Yang (trasparenza) nasconde Yin (vere astuzie).

Questo stratagemma si riferisce ad un episodio del 643, quando l'imperatore Tai Zong di Tang, rinunciò ad attraversare il mare per attaccare Goguryeo. Il suo generale Xue Rengui escogitò uno stratagemma per alleviare la paura della nausea dell'imperatore: in una giornata soleggiata, l'imperatore fu invitato ad incontrare un saggio. Attraverso una scura galleria giunsero in una sala dove si svolse un banchetto. Dopo molti giorni, l'imperatore ascoltò il suono delle onde e capì di trovarsi su una nave. Il generale Xue aprì le tende che coprivano la vista del mare e confessò che ormai lo avevano attraversato. L'imperatore allora decise di proseguire e alla fine concluse una campagna militare vittoriosa.

1.2 Assedia Wèi per salvare Zhào (圍魏救趙/围魏救赵, Wéi Wèi jiù Zhào)
Quando il nemico è troppo forte per essere attaccato direttamente, allora attacca qualcosa a lui caro. Sappi che non può essere invincibile. Da qualche parte deve avere un punto debole che può essere attaccato.

L'origine di questo proverbio risale al Periodo degli stati combattenti. Lo stato di Wèi attaccò Zhao e assediò la sua capitale Handan. Zhào chiese aiuto a Qí, ma Sun Bin, generale Qí, considerò una cosa da stolti affrontare l'esercito di Wèi direttamente, così attaccò invece la loro capitale Daliang. L'esercito di Wèi si ritirò disordinatamente e le truppe stanche caddero in un'imboscata e furono sconfitte nella Battaglia di Guiling, dove Pang Juan, generale di Wèi, fuggì dal campo di battaglia. Si noti che questa campagna è esplicitamente descritta nell'Arte della Guerra di Sun Bin.

1.3 Uccidi con una spada presa in prestito (借刀殺人/借刀杀人, Jiè dāo shā rén)
Attacca usando la forza di un altro. Spingi un alleato ad attaccare il nemico, corrompi un ufficiale o usa la forza del nemico contro di esso.

1.4 Attendi riposandoti mentre il nemico si fiacca (以逸待勞/以逸待劳, Yǐ yì dài láo)
È vantaggioso scegliere il momento e il luogo della battaglia. In questo modo sai quando la battaglia avrà luogo, mentre il tuo nemico no. Incoraggia il nemico a spendere le sue energie in ricerche inutili mentre tu conservi la tua forza. Quando è esausto e confuso, attacca energicamente e di proposito.

1.5 Saccheggia una casa che brucia (趁火打劫, Chèn huǒ dǎ jié)
Quando un paese è sconvolto da conflitti interni, quando pestilenza e carestia devastano la popolazione, quando corruzione e crimine sono dilaganti, allora sarà incapace di affrontare una minaccia esterna. Questo è il momento per attaccare.

1.6 Rumore ad est, attacco ad ovest (聲東擊西/声东击西, Shēng dōng jí xī)
In ogni battaglia l'elemento sorpresa può fornire un vantaggio schiacciante. Attacca il nemico dove meno se lo aspetti. Usa un diversivo per creare un'aspettativa nella sua mente.
L'idea è far concentrare le forze del nemico in un luogo e attaccare un punto poco difeso.


Capitolo 2: Piani per le battaglie indecise (敵戰計)
2.1 Crea qualcosa dal nulla (無中生有/无中生有, Wú zhōng shēng yǒu)
Fai credere al nemico che ci sia qualcosa quando in realtà non c'è niente.
Un metodo è creare l'illusione che qualcosa esista, mentre non esiste affatto. Un altro metodo è creare l'illusione che qualcosa non esista, mentre in realtà esiste.

2.2 Ripara pubblicamente la galleria, ma intrufolati attraverso il passaggio di Chengan (明修棧道,暗渡陳倉/明修栈道,暗渡陈仓, Míng xiū zhàn dào, àn dù chén cāng)
Inganna il nemico con un approccio ovvio che richiederà molto tempo, allora lo sorprenderai prendendo una scorciatoia. Mentre il nemico concentra l'attenzione dove hai voluto, non si accorgerà che gli starai addosso.
La frase trae origine dalla contesa Chu-Han, dove Liu Bang si ritirò nello Sichuan per prepararsi allo scontro con Xiang Yu. Una volta pronto, Liu Bang inviò uomini per riparare pubblicamente le gallerie che aveva distrutto, mentre muoveva segretamente le sue truppe verso Guanzhong attraverso la cittadina di Chencang. Quando Xiang Yu seppe che Liu Bang stava riparando le gallerie, pensò che non c'era più pericolo poiché i lavori di riparazione sarebbero durati anni. Questo permise Liu Bang di riprendere Guanzhong di sorpresa e alla fine portò alla sua vittoria su Xiang Yu e alla nascita della Dinastia Han.

2.3 Guarda il fuoco dall'altra riva (隔岸觀火/隔岸观火, Gé àn guān huǒ)
Ritarda l'entrata in battaglia fino a quando tutti i contendenti si sono logorati combattendosi a vicenda. Allora attacca con tutta la forza e raccogli i pezzi.

2.4 Nascondi una spada dietro un sorriso (笑裏藏刀/笑里藏刀, Xiào lǐ cáng dāo)
Incanta e ingraziati il nemico. Quando hai guadagnato la sua fiducia, muovi contro di lui in segreto.

2.5 Sacrifica il pruno per salvare il pesco (李代桃僵, Li dài táo jiāng)
Ci sono circostanze nelle quali devi sacrificare obiettivi a breve termine per ottenere lo scopo a lungo termine. Trova il capro espiatorio affinché tutti gli altri non soffrano le conseguenze.

2.6 Cogli l'opportunità di rubare la capra (順手牽羊/顺手牵羊, Shùn shǒu qiān yáng)
Mentre porti avanti i tuoi piani, sii sufficientemente flessibile per avvantaggiarti di ogni opportunità che si presenti, anche minima, e giovatene per trarne profitto, per quanto trascurabile.


Capitolo 3: Piani per attaccare (攻戰計)
3.1 Batti l'erba per spaventare il serpente (打草驚蛇/打草惊蛇, Dá cǎo jīng shé)
Compi qualcosa di inusuale ma spettacolare per provocare la risposta del nemico, affinché riveli i suoi piani o la sua posizione, oppure provocalo solamente.
Conosciuto maggiormente come "Non spaventare il serpente battendo l'erba". Un'azione imprudente svelerà la tua posizione o le tue intenzioni al nemico.

3.2 Prendi a prestito un cadavere per risuscitare lo spirito (借屍還魂/借尸还魂, Jiè shī huán hún)
Prendi un'istituzione, una tecnologia, un metodo o anche un'ideologia che è stata dimenticata o scartata e appropriatene per il tuo scopo. Riporta in vita qualcosa dal passato, idee, usi, tradizioni, dandogli un nuovo scopo o reinterpretandoli secondo i tuoi scopi.

3.3 Costringi la tigre a lasciare la sua tana di montagna (調虎離山/调虎离山, Diào hǔ lí shān)
Non attaccare direttamente il nemico che ha una posizione favorevole. Invece spingilo a lasciare la sua posizione favorevole così da separarlo dalla sua fonte di forza.

3.4 Per catturare, bisogna allentare (欲擒故縱/欲擒故纵, Yù qín gū zòng)
Prede chiuse in un angolo spesso lanciano un ultimo disperato attacco. Per evitarlo lascia credere al nemico che abbia una possibilità di libertà. La sua volontà di combattere è così indebolita dal desiderio di fuga. Quando alla fine il nemico comprenderà che la libertà è impossibile, il suo morale sarà abbattuto e si arrenderà senza combattere.

3.5 Getta un mattone per ottenere una gemma di giada (拋磚引玉/抛砖引玉, Pāo zhuān yǐn yù)
Alletta qualcuno facendogli credere di guadagnare qualcosa o fallo solo reagire all'idea, e ottieni qualcosa di importante da lui in cambio.
Questo proverbio si basa sulla storia di due famosi poeti della Dinastia Tang. C'era un grande poeta chiamato Zhao Gu e un poeta inferiore di nome Chang Jian. Mentre Chang Jian era in viaggio per Suzhou, seppe che Zhao Gu avrebbe fatto visita ad un tempio del luogo. Chang Jian desiderava imparare dal maestro e così ideò un piano: si recò al tempio in anticipo e poi scrisse una poesia sui muri del tempio con solo due versi su quattro completi, sperando che Zhao Gu lo avrebbe visto e terminato. E così avvenne.

3.6 Sconfiggi i nemici catturando il loro capo ((擒賊擒王/擒贼擒王, Qín zéi qín wáng)
Se l'esercito nemico è forte ma è legato al comandante solo per denaro, superstizione o minacce, allora concentrati sul capo. Se il comandante cade, il resto dell'esercito si disperderà o passerà dalla tua parte. Se invece sono legati al capo per lealtà, allora fai attenzione: l'esercito può continuare a combattere dopo la sua morte per vendicarlo.


Capitolo 4: Piani per le battaglie dalle molteplici possibilità (混戰計)
4.1 Rimuovi la legna da sotto il calderone (釜底抽薪, Fǔ dǐ chōu xīn)
Se qualcosa deve essere distrutto, allora distruggi la fonte.

4.2 Disturba l'acqua per catturare il pesce (渾水摸魚/浑水摸鱼 or 混水摸鱼, Hún shuǐ mō yú)
Crea confusione e usala per favorire i tuoi fini.

4.3 Muta la pelle dello scarabeo d'oro (金蟬脱殼/金蝉脱壳, Jīn chán tuō qiào)
Per scappare da un nemico dalle forze superiore, mascherati.

4.4 Chiudi la porta per catturare il ladro (關門捉賊/关门捉贼, Guān mén zhuō zéi)
Per catturare il nemico, devi pianificare con prudenza se vuoi riuscire. Non precipitarti nell'azione. Prima di muoverti, taglia le vie di fuga al nemico e ogni via di aiuto che possa giungergli da fuori.

4.5 Alleati con uno stato distante mentre attacchi uno vicino (遠交近攻/远交近攻, Yuǎn jiāo jìn gōng)
Le nazioni confinanti diventano nemiche, mentre le nazioni separate da grandi distanze stringono lunghe alleanze. Quando sei il più forte in un campo, la tua più grande minaccia proviene dal secondo più forte nel tuo campo, non dal più forte in un altro campo.
Questa politica è attribuita a Fan Sui di Qin (ca. 269 a.C.)

4.6 Ottieni un passaggio sicuro per conquistare Guo (假道伐虢, Jiǎ dào fá Guó)
Prendi a prestito le risorse di un alleato per attaccare un nemico comune. Una volta che il nemico è sconfitto, usa queste risorse contro l'alleato che te l'ha prestate.
Il proverbio si riferisce al duca Xian di Jin.


Capitolo 5: Piani per le battaglie di annessione (並戰計)
5.1 Sostituisci le travi con legno marcio (偷梁換柱/偷梁换柱, Tōu liáng huàn zhù)
Scompiglia la formazione nemica, interferisci nei loro metodi operativi, cambia le regole che sono soliti seguire, vai contro il loro addestramento regolare. In questo modo rimuovi la colonna portante, il legame comune che rende un gruppo di uomini una forza di combattimento coesa.

5.2 Punta al gelso mentre maledici l'acacia (指桑罵槐/指桑骂槐, Zhǐ sāng mà huái)
Per disciplinare, controllare o avvertire gli altri che sono in una posizione che esclude dal confronto diretto, fai analogie e allusioni. Quando i nomi non sono usati direttamente, chi è accusato non può rivalersi senza svelare la propria complicità.

5.3 Fingiti pazzo ma resta equilibrato (假痴不癲/假痴不癫, Jiǎ chī bù diān)
Nasconditi dietro la maschera dell'idiota, dell'ubriaco o del pazzo per creare confusione sulle tue intenzioni e motivazioni. Spingi il nemico a sottovalutare la tua abilità finché, presuntuosamente, abbasserà la guardia. Allora attaccalo.

5.4 Rimuovi la scala quando il nemico è salito sul tetto (上屋抽梯, Shàng wū chōu tī)
Con esche e inganni spingi il nemico su un terreno infido. Allora taglia le sue linee di comunicazione e vie di fuga. Per salvarsi deve combattere contro le tue forze e gli elementi della natura.

5.5 Adorna l'albero con fiori finti (樹上開花/树上开花, Shù shàng kāi huā)
Legare fiori di seta ad un albero morto dà l'illusione che l'albero sia in salute. Attraverso l'uso di artifici e travestimenti, rendi qualcosa di nessun valore importante, qualcosa di innocuo pericolo, qualcosa di utile inutile.

5.6 Scambia i ruoli dell'ospite e dell'invitato (反客為主/反客为主, Fǎn kè wéi zhǔ)
Impadronisciti del comando in una situazione dove sei di solito subordinato. Infiltrati nel campo avversario. All'inizio fingi di essere un invitato, ma cresci dall'interno e diventa in seguito il padrone.


Capitolo 6: Piani per le battaglie disperate (敗戰計)
6.1 La trappola della bella (美人計/美人计, Měi rén jì)
Invia al tuo nemico belle donne per generare discordia nel suo campo. Questo stratagemma può lavorare su tre livelli. Primo: il governante si innamora della bella donna e trascura i suoi doveri e allenta la vigilanza. Secondo: altri uomini a corte inizieranno a mostrare un atteggiamento aggressivo che infiamma piccole differenze ostacolando la cooperazione e distruggendo il morale. Terzo: altre donne a corte, motivate dalla gelosia e dall'invidia, cominciano ad ordire intrighi esacerbando ulteriormente la situazione.

6.2 La strategia del forte vuoto (空城計/空城计, Kōng chéng jì)
Quando il nemico è superiore di numero e ti aspetti di essere sopraffatto in qualsiasi momento, allora lascia cadere i preparativi e agisci con calma, così il nemico penserà che gli stai tendendo una trappola. Questo stratagemma deve essere usato con parsimonia e solo dopo aver sviluppato una reputazione di prodezza militare. Questo dipende anche dall'intelligenza del nemico che, intuendo una trappola, può progettare la sua reazione.

6.3 La trappola dell'agente doppio (反間計/反间计, Fǎn jiàn jì)
Mina la capacità del nemico di combattere causando segretamente discordia tra lui e i suoi amici, alleati, consiglieri, familiari, comandanti, soldati e popolazione. Mentre è occupato a comporre le dispute interne, la sua capacità di attacco o di difesa è compromessa.

6.4 Ferisciti per avere la fiducia del nemico (苦肉計/苦肉计, Kǔ ròu jì)
Fingere di essere feriti ha due possibili applicazioni. Primo: il nemico allenta la guardia poiché non ti considera più una minaccia immediata. Secondo: è un modo per ingraziarti il nemico fingendo che la ferita è stata causata da un nemico comune.

6.5 Stratagemmi intrecciati (連環計/连环计, Lián huán jì)
Nelle questioni importanti uno dovrebbe usare diversi stratagemmi contemporaneamente come una catena di stratagemmi. Tieni piani differenti operanti in uno schema generale. In questo modo se uno stratagemma fallisce, la catena si rompe e tutto lo schema fallisce.

6.6 Se tutto fallisce, ritirata (走為上/走为上, Zǒu wéi shàng)
Se diventa evidente che il susseguirsi degli eventi porterà alla sconfitta, allora ritirati e riorganizzati. Quando la tua parte sta perdendo, rimangono solo tre scelte da prendere: arrendersi, trovare un accordo, o scappare. La resa è la sconfitta completa, l'accordo è mezza sconfitta, ma la fuga non è sconfitta. Fino a quando non sei sconfitto, hai ancora una possibilità.


venerdì 30 aprile 2021

Ip Chun

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Ip Chun (叶准 o 葉準; Foshan, 31 luglio 1924) è un artista marziale cinese.
Figlio primogenito di Yip Man, ha iniziato a studiare il Wing Chun con il padre quando aveva sette anni.
Nel 1949, dopo l'insediamento dei comunisti nella Repubblica popolare cinese sul territorio cinese, il padre di Chun partì per Hong Kong, Chun tornerà all'età di 24 anni, a Foshan per continuare gli studi all'università. Chun ha studiato storia cinese, filosofia, poesia, musica tradizionale, e Buddismo. Nel 1950, appena completato i suoi studi, Chun scelse di dedicarsi all'insegnamento. Oltre a insegnare storia cinese, musica e scienza, Chun ha anche aiutato il Chinese Foshan Entertainment Department nell'allestire spettacoli di opera lirica. Durante questo periodo, è stato premiato come "La persona con il maggior potenziale nell'arte cinese" premio per la sua ricerca nella musica. Tuttavia, nel 1962, a causa della Rivoluzione Culturale, Chun e suo fratello minore Ching, sono stati costretti a lasciare Foshan e trasferirsi a Hong Kong, potendo tuttavia così, riunirsi a loro padre. A Hong Kong, Chun ha lavorato come contabile e giornalista, continuando a praticare il Wing Chun alla sera, dopo il lavoro, sotto l'autorevole tutela del padre. In conformità con i desideri del padre, nel 1965, Chun ha partecipato attivamente nelle attività del Wing Chun Athletic Association (WCAA) diventandone uno dei suoi membri fondatori, quando è stato formalmente istituito nel 1968. Durante i primi tre anni nell'associazione, Chun ha assunto il ruolo di tesoriere e fu poi nominato come presidente. Nel 1967, Chun inizia ad insegnare Wing Chun a Hong Kong e alcuni dei suoi primi studenti, come Leung Chung-wai e Ho Kay Ho Kay, grazie ai quali iniziò così il Wing Chun Ip Chun Academy, scuola che vanta tre decenni di storia, e vede ancora Chun nel ruolo di presidente. Il padre di Chun morì il 2 dicembre 1972, e, una settimana prima di morire, Yip Man, affidò a Chun le riprese per il filmato che ritraeva Maestro Man nell'esecuzione delle sue forme di Siu Nim Tao, Chum Kiu e Muk Yan Jong in modo da lasciare ai posteri un'importantissima testimonianza di maestria. Chun è instancabile e attivissimo nel mantenere viva l'eredità di suo padre, ed è stato scelto nel 2014 come erede del patrimonio dello stile Wing Chun Kung Fu. Ip Chun ha insegnato e tenuto seminari in molte città, tra cui paesi come l'Inghilterra e gli Stati Uniti. Chun ha ricevuto una borsa di studio (FSMA) dalla Compagnia di Arti Marziali del Regno Unito, per introdurre il primo corso di laurea in arti marziali nel mondo, dal suo Fondatore e Presidente Prof. Eugenio de Silva Ph.D., FRSA nel 2000.
Ip Chun ha continuato ad insegnare il Wing Chun ai suoi discepoli e, dopo aver istituito la "Ip Chun Wing Chun Kuen Martial Arts Association" nel 1992, qualifica gli istruttori degni di diventare Shifu per poter insegnare il Wing Chun a studenti provenienti da tutto il mondo. Tra i migliori allievi c'è un giovane ragazzo di nome Gabriel Falace. Ip Chun Ancora oggi, ad oltre novanta anni di età, insegna con passione e perizia a molti studenti nella sua scuola ad Hong Kong.

Curiosità

  • Chun si è occupato dell'insegnamento del Wing Chun a Donnie Yen, attore interprete di Ip Man nell'omonimo film biografico. Ha inoltre assunto il ruolo di consulente per il film. Ha anche fatto un'apparizione speciale interpretando la parte di Leung Bik (figlio di Leung Jan) in un altro film dedicato alla memoria del padre, The Legend is Born - Ip Man. Nel 2013, ha fatto un cameo in un altro film su Ip Man, Ip Man: The Final Fight.
  • Ha interpretato suo padre nel film postumo dedicato a Bruce Lee, "Bruce Lee Supercampione" del 1976.