domenica 7 febbraio 2021

I calci volanti ed il Wing Chun






Tra i concetti del Tempio di Shaolin del Sud, ce ne sono tre, molto importanti, su cui si basano tutti i movimenti che eseguiamo: spazio, energia e gravità. Perché ne parlo? Ne parlo perché penso che sia da chiarire una cosa importante: nel nostro sistema non ci sono calci volanti, né altre tecniche che vadano contro l'economia del movimento che è propria del nostro stile. Mi pare importante ricordare anche che "meno è meglio" ovvero che bisogna arrivare all'obiettivo con il minor uso possibile di energia e di spazio.
Durante i seminari che si tengono in tutto il mondo, tanti allievi chiedono se un "un pugno o tecnica sia migliore di un'altra". La risposta, chiaramente, è sempre la stessa: "dipende dalla situazione". Ogni tecnica ha il momento migliore per essere eseguita. L'insegnamento del Tempio di Shaolin del Sud è che tutto intorno a noi è costituito da spazio, energia e gravità.
Il Wing Chun Kung Fu si basa su questi concetti fondamentali. Ogni tecnica segue questi concetti. Nel nostro sistema, per esempio, non abbiamo calci volanti, perché si perderebbero questi
concetti di spazio, energia e gravità. I calci volanti richiedono troppo spazio per l'esecuzione, così come troppo spazio e tempo.

sabato 6 febbraio 2021

Il fluire dell'energia nel Wing Chun



NEI QI GONG - San Bao



Nei testi classici degli stili della Cina del Sud si dice che la buona riuscita del nostro duro lavoro (Kung Fu) “è una questione di uso dell’intenzione e non della forza”. Quando pratichiamo, non dobbiamo utilizzare la forza rozza, grossolana, perché causa blocchi all’apparato muscolo-scheletrico, nonché a quello circolatorio, con il risultato di limitare o inibire ogni movimento.
Al contrario, dobbiamo lasciare che tutto il corpo si rilassi e si distenda; solo allora saremo in grado di muoverci con leggerezza ed agilità, cambiando e trasformando le energie attraverso la circolarità e la tridimensionalità dei nostri movimenti.
Ci si può chiedere: se non uso la forza come posso generare forza? Se date un'occhiata alla rete dei meridiani e dei canali dell’agopuntura (provenienti dalla Medicina Tradizionale Cinese), essi sono distribuiti nel corpo umano come le vie dell’acqua sulla terra. Se le vie di scorrimento non sono bloccate, l’acqua può circolare liberamente; se i meridiani non hanno impedimenti, il Qi può circolare. Se voi muovete il corpo usando una forza rigida, rozza, sovraccaricate i meridiani, il Qi ed il sangue non potranno circolare liberamente e i movimenti non potranno essere agili e sciolti; basterà essere toccati perché tutto il corpo venga scosso.
Se usate l’intenzione al posto della forza, dovunque questa viene diretta va l’energia. Consideriamo anche il fatto che durante la pratica della nostra arte marziale dovremmo creare una sfera d'energia attorno al nostro corpo... Con il continuo fluire e scorrere del Qi e del sangue, tutti i giorni, in tutto il corpo, senza mai farli ristagnare, dopo una lunga pratica, otterremo la vera forza interna. Questo è quello che nei classici si intende nel detto “solo attraverso l’estrema morbidezza si può realizzare l’estrema durezza”.
Un esperto di Wing Chun ha le braccia che sembrano come seta avvolta intorno al ferro, estremamente pesanti. La forza che dobbiamo generare deve essere interna, non superficiale.
Nei testi classici si parla anche di sincronizzare la parte superiore e inferiore del corpo. Il detto più famoso è il seguente: “Con le radici nei piedi, l’energia è rilasciata dalle gambe, governata dalla vita ed espressa nelle mani e nelle dita – dai piedi alle gambe al bacino – uniti da un unico impulso o flusso vitale”. Quando le mani si muovono, le gambe e il bacino si muovono e lo sguardo attento si muove insieme a loro. Soltanto allora possiamo dire che la parte superiore e la parte inferiore del corpo sono sincronizzate. Se una parte non si muove non è quindi coordinata con il resto. Un modo di generare energia è proprio quello di connettere le due parti del nostro corpo, superiore ed inferiore.
La nostra pratica è basata sulla mente, sul corpo e sullo spirito. Da qui il detto: “Lo spirito è il comandante generale e il corpo sono le sue truppe”. Se voi coltivate il vostro spirito, i vostri movimenti saranno naturalmente chiari, agili e leggeri, la forma niente altro che piena e vuota, aperta e chiusa. Quando dico “aperto”, non intendo aprire solamente le braccia o le gambe; l’intenzione mentale si deve aprire insieme agli arti. Quando dico “chiuso”, non intendo chiudere soltanto le braccia e le gambe; l’intenzione mentale si deve chiudere insieme agli arti. Se riuscite a combinare e armonizzare l’interno e l’esterno in un unico impulso o flusso di Qi, questi diventeranno un tutto unico.
Un'altra cosa importante sull'uso della forza è chiarire che essa non debba avere un inizio e una fine, un momento in cui è continua e un momento in cui si interrompe, in modo che quando la vecchia forza è stata esaurita la nuova non è ancora sorta. C’è un momento in cui è estremamente facile per la persona essere controllata da un opponente. Nel Wing Chun noi usiamo l’intenzione invece della forza e dall’inizio alla fine, in modo armonioso, incessante e continuo, completiamo un ciclo e torniamo all’inizio, continuamente, senza fine. Questo è quello che si intende nei classici nel concetto “Come il fluire senza fine dello Yangtse o del Fiume Giallo”. E ancora: “Muovere l’energia è come srotolare la seta dal bozzolo”. Entrambi gli esempi esprimono il principio di unificazione in un solo Qi o unico impulso.
Quando pratichiamo le forme alla ricerca del Qi e del benessere psico-fisico, la eseguiamo lentamente, in modo che il respiro diventi più lungo e profondo, il Qi affondi nel basso campo del cinabro (dan tien), naturalmente, senza che ci siano deleterie costrizioni o espansioni nei vasi sanguigni. Se lo studente persevererà con attenzione cosciente nella pratica potrà comprendere il significato che sta oltre queste parole.

venerdì 5 febbraio 2021

Bruce Lee poteva realmente sconfiggere chiunque

Bruce Lee era davvero così forte? - Quora



Dando per scontato che stiamo parlando del Bruce Lee pre-infortunio… dobbiamo tener conto del fatto che, al di là delle iperboli, abbiamo opinioni di gente come Sugar Ray Leonard (uno dei più grandi pugili mai esistiti), Bob Wall, (un campione di Karate che nei suoi anni d'oro scriveva il suo nome sul podio di qualunque competizione a cui partecipasse) e tanti altri che non stentano a definire Bruce "su di un altro livello" rispetto a qualunque altro combattente.
Il problema è che ci possono essere dei combattenti di cui non abbiano notizia che magari avrebbero potuto superare le impressionanti doti di Bruce (esplositività, velocità, riflessi, condizionamento), Bruce però era famoso e ne ha fatto leggenda.
Significa forse che non fosse tutto questo granché?
No, perché se un vero campione di pugilato parla di te in certi toni, se Ali, Tyson ed altri parlano di te con venerazione… significa che sei forte, dannatamente forte.
Sconfiggere chiunque?
In uno scontro senza regole può succedere di tutto, e di certo lui aveva una grandissima esperienza negli scontri improvvisati per strada (nessuno toccava la famiglia di Bruce per com'era temuto presso le strade di Hong Kong), ma "chiunque" è troppo generico.
Di certo un buon 99.9% di sfidanti casuali ed anche una buona percentuale di altri sfidanti scelti con criterio.
Sempre parlando di uno scontro senza regole.
Se invece lo vogliamo nell'mma… credo che non avrebbe problemi ad adattarsi e sarebbe uno dei migliori nella sua classe di peso.
Sino ad arrivare anche ad una classe in su.
Chi si allenava con Bruce Lee lo ricorda come una persona molto dotata nelle arti marziali.
Talenti del genere ne nascono uno ogni generazione od anche meno.
È come se paragonassimo un calciatore dilettante o semiprofessionista ad un fuoriclasse come Pelé o Maradona.
Difficile che qualcuno eguagli il loro talento raro e naturale.
Ma, a parte questo, un combattimento è fatto di molte variabili (tecnica, forza, resistenza, flessibilità, gestione del timing, capacità di incassare, determinazione ) e non si può mai essere sicuri dell'esito di un ipotetico incontro…


giovedì 4 febbraio 2021

La forma e la sostanza

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La prima delle dieci saggezze del Tempio di Siu Lam del Sud è rappresentata dal carattere Ying, il quale rappresenta la forma, quindi la meccanica del corpo, le posizioni e il footwork codificato in un sistema.
Molte persone sono bloccate nella forma, la quale ha a che fare con le tecniche, la storia, la filosofia o la salute. Ogni forma ha la una sua proprietà particolare ed ha un suo uso specifico, ma non può essere una gabbia. Non a caso molti praticanti di uno o di un altro stile di Kung Fu non riescono a riconoscere gli stessi principi del proprio stile in altri apparentemente molto diversi dal proprio, ma, nella sostanza, molto simili.
Per esempio, il Wing Tjun e l’Hung Gar Kung Fu sono ora considerati due sistemi di Kung Fu molto differenti, che non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro, ma, se si ritorna abbastanza indietro nel tempo, si può constatare che entrambi i sistemi provengono dalla stessa fonte, il Tempio di Siu Lam del Sud, e che hanno l'abate Chi Sim nel loro albero genealogico, subito dopo l’incendio del tempio. La forma più alta e più originale di Hung Gar sembra molto simile alla nostra Wing Tjun Kuen.
Ricordate che l'arte del combattimento, la salute e la filosofia (i tre tesori) non avevano un nome specifico nel Tempio di Siu Lam del Sud, erano prive di forme stabilite. Solo dopo la distruzione del Tempio alcune persone iniziarono a racchiudere l’arte in un certo numero di forme.
Uno studente di Chi Sim, Hung Hei Kuen, mise il nome della propria famiglia nel sistema e lo stesso divenne Hung Kuen o Hung Gar Kung Fu. Un altro studente di Chi Sim, Wong Wha Bo, non maturò la stessa decisione e così, quando il suo allievo San Gam gli chiese quale fosse il nome dell’arte, gli rispose: "l'arte della sala dell’eterna primavera del Tempio di Siu Lam del Sud". Quindi l'arte divenne nota come Wing Tjun Kuen (Il pugno dell’eterna primavera).
Questo è un abbozzo della storia del Siu Lam Chi Sim Wing Tjun Kuen. La storia del sistema del GGM Yip Man è molto diversa.

mercoledì 3 febbraio 2021

Bruce Lee vs Alì

bruce-vs-mohammad | Bruce lee, Bruce lee martial arts, Martial arts



Apparentemente Bruce Lee era seriamente intenzionato a combattere contro Alì.
Molti dei suoi discepoli hanno raccontato il desiderio di Lee di combattere contro Alì, e ci sono storie apparentemente vere che Lee ha ottenuto filmati dei combattimenti di Alì (che a quei tempi sarebbero stati film cinematografici) e ha allestito schermi in tutta la sua stanza di addestramento e ha proiettato i combattimenti in diversi angoli stando in piedi al centro e reagendo a ogni mossa. Secondo quanto riferito, ha anche trascorso centinaia di ore a guardare e poi analizzare le mosse di Alì.
Bruce Lee era tonico, in condizioni migliori della maggior parte delle persone, compreso probabilmente Alì. Era il perfetto artista marziale. Non ha mai avuto pregiudizi sullo stile, ha riconosciuto che le buone mosse erano buone mosse. Questo accadeva ai tempi in cui ci si aspettava che studiassi solo ciò che insegnava il tuo insegnante e non lo interrogassi mai. Altri maestri cinesi di arti marziali erano all'epoca irremovibili sul fatto che nessun occidentale fosse introdotto al Kung Fu. All'inizio della sua carriera Lee fu affrontato da un praticante di Kung Fu che lo sfidò per aver fatto proprio questo. Lee era alla pari e nessuno dei due poteva sconfiggere l'altro, erano entrambi esausti.
Ciò ha portato alla prima rivelazione di Lee (2° se conti l'essersi reso conto che gli studenti occidentali avrebbero pagato un sacco di soldi). Devi essere in forma. Oggi è un gioco da ragazzi (ci scusiamo con la nonna di 130 kg che detiene una cintura nera di 3° grado che si è "guadagnata" in un McDojo.) All'epoca i giornalisti erano delusi nel vedere gli studenti del Tempio Shaolin fumare come camini. (Questo è stato osservato anche al Kodokkan e anche in altre grandi scuole.)
Lee si è allenato in modo incrociato e presto si è reso conto che il Kung Fu non aveva tutte le risposte, ha studiato con coraggio e saggezza cosa funzionasse e cosa no. Si rese conto come i combattenti più seri che la boxe occidentale ha di gran lunga le migliori tecniche di mano. A quel tempo questo è stato trattato come la scoperta della penicillina.
Detto questo, sembrava credere che la sua Hollywood creasse un'aria di invincibilità. Sembrava credere onestamente che con il condizionamento fisico, l'abilità atletica e l'abilità avrebbe battuto chiunque, ed era ansioso di dimostrarlo contro l'uomo considerato il più grande combattente vivente: Alì. Poteva essere stato serio: è morto giovane, quindi non lo sapremo mai.
La lotta avrebbe potuto probabilmente aver luogo, all'inizio degli anni '70, Alì aveva un disperato bisogno di soldi e faceva molte cose che i suoi milioni di ammiratori vorrebbero dimenticare o addirittura negare del tutto. Erano spettacoli patetici.
Ma sono quegli spettacoli patetici che ci dicono tra Lee ed Alì chi avrebbe vinto. Un bel giorno all'inizio degli anni '70, Alì crollò in un incontro di wrestling professionale e parlò male con Gorilla Monsoon, un popolare wrestler. Le motivazioni di Alì e il modo in cui ciò è accaduto vengono messe in discussione oggi, ma ecco il risultato. Monsoon, grasso, più vecchio e di gran lunga il meno condizionato, prese Alì e lo lanciò. Monsoon potrebbe essere stato meno condizionato, ma era più grande e più forte. I fan di Alì dicono e continuano a gridare che non era altro che una trovata pubblicitaria, Monsoon non avrebbe potuto ferire Alì. Ma guarda l'incontro su Youtube. Alì sembrava un bambino indifeso, corse fuori e non affrontò mai più Monsoon.
Il divario di forza è una cosa reale, la dimensione è una cosa reale. Monsoon era un wrestler anziano e sovrappeso i cui "combattimenti" erano coreografati. Tuttavia, Monsoon era 1.98 e pesava 180 kg. Ovviamente ha trascurato il suo cardio ma ha passato anni a sollevare facilmente grandi lottatori. Alì pesava 107 kg e si attestava su 1.92. Era in gran forma ma impotente come un bambino contro l'uomo più grande e forte.
Lee era 1.77 e pesava 58 kg. Era così robusto che probabilmente non sarebbe andato a terra senza aver dato qualche buon calcio e pugno ma quanto avrebbero potuto essere efficaci contro un uomo della taglia e della forza di Alì? E pensa al pugno di Alì, non era uno dei più duri battitori di boxe, ma i suoi pugni sarebbero stati devastanti se non fatali per un uomo molto più piccolo.
C'è un motivo per cui il combattimento ha classi di peso!


martedì 2 febbraio 2021

Cosa ne pensiamo dell'attendibilità, come difesa personale, del Wing Chun, insegnato in quelle palestre dove non si colpiscono mai per tutti gli anni di addestramento?

 




Ovviamente, non è molto valida, come attendibilità. Il Wing Chun sviluppa lati molto positivi, come l'autostima, una buona forma fisica, interazioni costruttive, processi cognitivi più rapidi ecc. Si impara sempre qualcosa di utile. Ma… Nella difesa personale, bisogna essere preparati a ricevere almeno qualche colpo, perché non è che siamo come Chuck Norris. Certo, se frequentiamo queste palestre, avremo di sicuro il fisico allenato, ma per difendersi bene serve anche una certa "forma mentis" che non si ha se non si fa sparring adeguato. Detto questo, le forme del WING CHUN servono comunque, perché servono a darti un automatismo esecutivo, che si attiva istintivamente nel praticante. Le mosse che pratichi ogni giorno ti verranno automatiche da eseguire. Questo è sia un bene che un male, ma potrebbero tornarti utili, se "smontI" mossa per mossa l'intera forma, comprendendo in dettaglio a che servono le mosse che si eseguono. Ovviamente, le forme eseguite automaticamente senza cognizione di causa non vanno bene per la difesa personale, soprattutto se non si fa sparring, appunto. Se un aggressore tenta di darmi un calcio nei gioielli di famiglia e io rispondo automaticamente allo stesso tempo con un calcio alto che ho imparato in una forma, finirò con l'inguine a pezzi. Se un aggressore mi attacca allo stesso modo, ma mi proteggo automaticamente e contrattacco come ho imparato nel Wing Chun, allora ho più possibilità di difendermi efficacemente. Purtroppo non tutti fanno lo sparring, quindi molte volte si fanno le forme, rompendosi le scatole e non capendo a cosa servono. Non tutto è da buttare, ma secondo me ci vuole il contatto, per capire cosa si prova quando si prende e si dà una sventola, quali sono i suoi effetti e come reagire. Se il mio socio mi tira pugni all'acqua di rose, e io pure, nessuno dei due avrà mai l'istinto di proteggersi, o schivare i colpi. Ergo, alla prima rissa da bar, ne piglierò tantissime, perché sarò anche allenato e veloce, ma basta che piglio un classico gancio largo (eventualità da non scartare, magari nella confusione), che sono per terra e non posso più reagire. Oppure, magari reagisco bene perchè ho dei buoni riflessi, ma i miei colpi sono di gelatina, perchè non so con quanta potenza sferrarli. Se invece ho preso e dato un po' di colpi, saprò come comportarmi quando ne vedo arrivare uno da un tizio poco amichevole. Ergo, schiverò il gancio largo e rientro da sotto, incrociandolo magari con un montante al fegato o al mento. Oppure, dato che ho fatto sparring e ho incassato un bel pò, sono allenato; mi piglio il gancio del tipo (mi ha colto di sorpresa, maledetto !), ma mi rialzo e gliele suono. Eccetera.

Ovviamente, anche nello sparring ci vuole il controllo. Non devo ammazzare il mio partner tutte le volte, devo scambiarci dei colpi che siano il più tecnicamente corretti possibile e che al tempo stesso non siano fuffa. Si devono sentire, ma non ci si deve azzuffare senza criterio, se no non si impara una mazza. Se porto un colpo con la giusta tecnica e non lo fermo, il partner lo sentirà. Perché ho spostato correttamente il peso corporeo, o perchè sono stato adeguatamente veloce, eccetera. Non necessariamente andrò sempre a cercare il colpo da KO, altrimenti magari mi dimentico della giusta tecnica, col rischio di venire steso a mia volta. Mica sono un professionista…Se poi si vuol fare veramente sul serio, allora ci si consulta tra partner e con l'istruttore. Ci sta, ogni tanto e amici come prima.

Non commettere l'errore di considerare le arti marziali "tradizionali" come spazzatura, perchè, ce ne sono di estremamente adatte alla difesa personale.


lunedì 1 febbraio 2021

Se pratico Wing Chun, fino a che punto posso difendermi?


 

In teoria non dovresti aver problemi nella difesa, sei strutturato ed addestrato a tutto ciò, in pratica, considera una semplice cosa, chi ti attacca con molta probabilità è un delinquente e quindi di fondo cattivo, tu non sei un delinquente e quindi prima di commettere atti contrari alla normale convivenza ci pensi su, in conclusione un consiglio evita di trovarti in situazioni pericolose, lascia correre le offese, fregatene degli attaccabrighe, meglio offesi ma sani che reattivi in ospedale se non al cimitero