mercoledì 31 agosto 2022

梅花樁 - Mui Fa Jong

Partiamo da tre ideogrammi: 梅花樁.

, /měi/, significa pruno o prugno. L'ideogramma viene da /mù/, albero o legno, e da /měi/, sempre o spesso. Questo secondo ideogramma in origine aveva il significato di 'far crescere le piante', da , erba, e , madre. Il significato di venne distorto. /měi/ è il fonema che si trova in /hǎi/, e prende il suo significato originale da /fán/, moltiplicare o fiorente. In cantonese può essere lètto e trascritto come /muih/.

, /huā/, significa fiore. Ha attinenza con (), /huá/, fiorente. In cantonese può essere lètto e trascritto come /fa/.

, /zhuāng/, significa paletto. La sua forma semplificata è , /zhuāng/, che deriva da /mù/, il legno, e, nella sua forma completa, da /chōng/, il pestello. La sua forma cantonese è /jong/.

Mei Hua Zhuang o Mui Fa Jong, quindi, i Paletti a Fiore di Pruno: parliamo di uno degli attrezzi più rari della pratica del Wing Chun, per molti sconosciuto, per altri un mito da raggiungere. Si tratta di paletti piantati a pentagono nel terreno, oppure installati su una piattaforma di legno, da cui fuoriescono. Di solito sono sei, cinque alle estremità del pentagono, uno al centro della struttura.
La disposizione ricorda il fiore di prugno, di cui metto un'immagine, per far capire bene a tutti di cosa stiamo parlando. Di base si può lavorare su un solo attrezzo, ma poi ci sarà bisogno di metterne uno di fronte all'altro, per passare, infine, ad un insieme abbastanza grande di paletti, per portercisi muovere sopra in tutta tranquillità.
Sull'attrezzo possiamo allenare tutti i tipi di passi, aggiungendo anche tecniche di braccia e/o di gambe, lavorando sulla cordinazione. In ogni caso è bene allenarsi prima da soli, prima di passare ai lavori in coppia. Considerando che lo studio dei passi, si inizia sin da subito, il Mui Fa Jong potrebbe risultare obsoleto. Eppure, al di là del fascino che ha, rappresenta un mezzo molto utile per approfondire il lavoro dei passi e l'equilibrio durante gli spostamenti.
Il lavoro dei passi si esegue sia stando sui paletti, sia muovendosi tra i paletti (ovviamente dipende anche dalla grandezza dell'attrezzo). Inizialmente è bene allenare i passi di base, per poi arrivare ad una pratica libera ed efficace. L'utilizzo dei paletti migliora l'equilibrio e la stabilità della propria struttura. Imparare a muoversi tra i paletti, invece, migliora la capacità di aggirare gli ostacoli, permettendo anche un ottimo allenamento dei calci e di tutte le tecniche di gamba.
La metodologia di allenamento studiata sui pali permette al praticante di acquisire, forzatamente, un formidabile equilibrio nelle posizioni statiche, a scapito, inizialmente, della velocità nei passaggi dinamici. Anche quando è praticato al suolo, mantiene la caratteristica di posizioni statiche dall'equilibrio molto preciso e ricercato. Solo successivamente, come accennavo prima, si passa allo studio del movimento dinamico.
L'utilizzo dei paletti deriva probabilmente dal Nord della Cina, dove è noto un Pugilato del fiore di prugno, che veniva praticato esclusivamente camminando su di un centinaio di pali di legno alti più di due metri ed infissi nel terreno. La derivazione dal Nord è suffragata anche dal fatto che il prugno, in Cina, vive in regioni settentrionali con inverni particolarmente freddi e nevosi. Fiorisce dalla fine dell'inverno, all'inizio della primavera (secondo il calendario lunare cinese), prima di tutti gli altri fiori.
Il fiore di prugno ha molti significati simbolici. I cinque petali simboleggiano l'unione tra la gente (cinque continenti), i cinque elementi, le cinque posizioni, i cinque movimenti, i cinque dragoni sopravvissuti alla distruzione del Tempio. Il fiorire alla fine dell'inverno, con un grande freddo e neve abbondante, simboleggia il coraggio e la resistenza nonostante le difficoltà.
Il rifiorire ogni anno indefinitamente, simboleggia la continuità e la lunghezza della vita. Il prugno fiorisce mentre gli altri fiori si preparano alla fioritura, ma poi lascia loro il posto appena fioriscono. Ciò simboleggia la modestia. Per questi attributi è considerato dai cinesi come simbolo della moralità esistente nell'uomo.

martedì 30 agosto 2022

Alcune regole di buon senso nella ricerca del maestro/scuola






1) Non guardare solo il SiFu...guarda anche i suoi Allievi!
2) Non aver paura di sudare...il sudore aiuta ad imparare!
3) Non guardare le tecniche...perché non esistono!
4) Non aver paura di provare...nulla è prestabilito!
5) Non sentire il dolore...impara a dominarlo!
6) Non isolarti...i Fratelli ci aiutano a crescere!
7) Non scoraggiarti....le difficoltà si superano con l'impegno!
8) Non pensare che l'allenamento finisca in palestra...trai esperienza dalla vita quotidiana e usala nell'allenamento, così come siamo soliti utilizzare l'allenamento per la vita quotidiana!
9) Non essere indifferente....ama ciò che fai, perché la mancanza d'amore fa perdere la voglia di praticare!
10) Non aver paura di colpire il tuo SiFu...sicuramente saprà come difendersi e ti elogerà se ci riuscirai!

Ma soprattutto ricordati che non ci sono regole!

lunedì 29 agosto 2022

身建 - San Ying







Nel Wing Chun Kuen, sin dalle prime lezioni, non si fa altro che parlare di "struttura", eppure si fatica a comprendere il quanto sia importante il concetto di San Ying - 身建 -, passaggio obbligato per raggiungere qualsiasi obiettivo, durante la pratica dell'Arte Marziale. Di solito facciamo riferimento a forme geometriche più o meno complesse per iniziare a spiegare l'assetto strutturale del corpo durante l'esecuzione delle forme, del Chi Sau o del Lat Sau, ma noto spesso in situazioni di stress che le stesse figure non vengono mantenute. Perché?
Manca sicuramente la cosa più importante, l'assimilazione del concetto stesso di "struttura", che non è un dato oggettivo, applicabile in ogni contesto, ma un'indicazione di massima per affrontare i possibili disequilibri in cui possiamo incappare durante l'allenamento, in una perenne ricerca dinamica della stabilità. Certe volte questa ricerca può portare all'immobilismo, non c'è dubbio. Però, attraverso un accurato lavoro di gambe, si può giungere all'obiettivo che ci prefiggiamo: conservare una postura ottimale in movimento, senza mai concedere il nostro equilibrio all'avversario.
Ora, se ci alleniamo su una gamba ovvero ad alzarne una durante le fasi concitate del combattimento, stiamo passando attraverso il tunnel obbligatorio (per noi!) dello studio dell'equilibrio nelle diverse situazioni in cui possiamo trovarci. Grazie a questo lavoro possiamo accedere all'altra porta, quella del "vantaggio posizionale" o "vantaggio di linea centrale", se vogliamo, in cui i movimenti delle gambe vanno aggiunti alla costruzione strutturale appresa in precedenza.
L'allineamento di cui abbiamo bisogno è di tipo scheletrico-tendineo-muscolare, perché niente va lasciato al caso. Dobbiamo imparare a disperdere la forza in arrivo, riducendo la necessità della "forza bruta", rendendo più veloci possibili le reazioni offensive. Chiaramente ogni persona deve cercare la sua struttura, perché non esiste una regola che vada bene per tutti. Ognuno ha caratteristiche fisiche uniche ed il compito di un Maestro è quello di rapportare i principi strutturali generali ad ogni caso particolare. Le posizioni che prendiamo sono sempre relative al fisico ed alla struttura di chi le applica.
Passiamo un momento all'analisi degli ideogrammi che ci interessano, 身建.
[shēn] è la rappresentazione del corpo, ma viene utilizzato anche per intendere genericamente la vita e l'incarnazione. Alcune volte è usato per intendere lo status di una persona. L'ideogramma rappresenta un corpo umano con una bella pancia di una donna incinta. In cantonese è solitamente pronunciato /San/.

[jiàn] significa costruire, stabilire, erigere. Deriva da [yù], la raffigurazione di una mano che regge una penna ovvero la scrittura su carta, e dall'uso fonetico di [yǐn]. In cantonese è solitamente /Gin/ o /Ying/.

Il Wing Chun Kuen non è solo un insieme di tecniche, ma un condensato di concetti e principi, ce lo siamo detti più volte. Quello del costruire il corpo, di trovare l'equilibrio e di ricercare una struttura efficiente è uno degli obiettivi più importanti, perché la base è il cardine più importante su cui costruire una casa. Senza un'ottima base, senza la San Ying, la costruzione di questa struttura corporea di cui parliamo sempre, il Wing Chun Kuen è assolutamente inutile.
Sarebbe bello capire perché ci si preoccupa sempre di ripetere programmi, forme, sezioni, etc. invece di dedicarsi intensamente allo studio della componente più importante per il cammino marziale che ci siamo scelti. Alcune idee in merito mi balenano nella testa da qualche anno, ma sarebbe come sparare sulla croce rossa, quindi desisto. Sarà importante, però, ragionare insieme sugli aspetti di base che costituiscono questa benedetta San Ying...






domenica 28 agosto 2022

Esistono tecniche o arti marziali che possiedono dei colpi concepiti specificatamente per creare lesioni agli organi interni

 



Tantissime, basti pensare al classico montante al fegato (chūdan-uradzuki, nel karate) o alla milza (gedan-uradzuki), ma gli stessi obiettivi possono essere colpiti anche con il ginocchio (hiza-geri) o con il piede (mae-geri, yoko-geri, ushiro-geri…). In generale, se si vogliono danneggiare solo gli organi interni, qualunque colpo al ventre è una buona scelta, mentre i colpi al petto si concludono spesso in una semplice fitta dolorosa e i colpi alla testa tendono a rompere le strutture esterne del cranio (naso, orbite oculari, orecchie, mandibola, zigomi), ma difficilmente danneggiano il cervello.

sabato 27 agosto 2022

Qual è il punto debole di una persona che si allena molto nel Wing chun ma che non ha un compagno di allenamento

 



Una qualità che non si sviluppa è sicuramente il senso di distanza dall'avversario, fondamentale nella gestione del combattimento per sapere come puoi attaccare e come devi difenderti. Ciò implica anche il mancato senso della misura, ossia non si acquisisce la facoltà di sapere tirare una tecnica al meglio della propria efficacia, evitando che non arrivi proprio o che arrivi troppo corta e quindi indebolita.


venerdì 26 agosto 2022

Le lezioni di Wing Chun quanto sono efficaci

 



Da ex praticante di arti marziali e sport da combattimento ed appassionato della materia, posso dirti che tutti i corsi di Wing Chun separati da un rigido allenamento o da una vera e propria pratica, sono inutili. Nei corsi di Wing Chun, nella maggior parte dei casi, non fanno altro che insegnare tecniche ripetitive, spesso con avversari immobili o semi mobili, che sono assolutamente inefficaci e pericolose perché possono rendere più sicura di sé una persona in un contesto pericoloso che poi si troverà a fare degli errori che possono costare caro. Per imparare a difendersi bisogna affrontare la questione a 360°, fare un allenamento vero e proprio, sviluppare il fiato e la resistenza, e anche soprattutto la corsa, che spesso è l'unica vera arma di difesa. Non solo: i movimenti ripetitivi vanno bene quando si è all'inizio e se sono inseriti in un contesto più flessibile dove è prevista l'improvvisazione, la prontezza di riflesso. Altra cosa fondamentale è saper tirare colpi reali, quindi provandoli davanti a un sacco o un avversario che risponde in un combattimento: i colpi all'aria per la difesa servono a ben poco. Ci tengo molto a sottolineare che, a prescindere dalla corrente della scuola, se non si lavora sul corpo, sulla velocità, sulla forza, sulla prestazione, sul fiato, non esiste tecnica che regga in uno scontro reale. In più, per sapersi difendere, bisognerebbe avere delle buone abilità sia di striking (che per definizione sono i colpi che si tirano in piedi, tipo pugni, calci, gomitate, ginocchiate ecc) che di grappling (la lotta corpo a corpo a terra), ma per apprendere in maniera adeguatamente questi due aspetti del Wing Chun servono anni di pratica, e questo solo quando si parla di lotta a mani nude. Se il tuo aggressore possiede un'arma e tu no, beh sicuramente i riflessi e il sangue freddo temprato da una vera pratica possono aiutarti, ma sei svantaggiato e basta, non ci sta magia che tu possa compiere.

Quelli che ne capiscono minimamente del mondo del combattimento serio, ovvero tutto ciò che ha a che fare con l'autodifesa fine a sé stessa è una truffa anche molto pericolosa ai danni di chi vi si affida. Per imparare a difendersi bisogna affiancare ad un serio corso di Wing Chun la pratica di pugilato, kickboxing, MMA, muay thai, jiu jitsu, sambo, ecc. e praticare seriamente.




giovedì 25 agosto 2022

L'anello del Wing Chun per la coordinazione e la fluidità




Un'aspetto fondamentale dell'allenamento, che spesso manca totalmente, è quello della coordinazione e della fluidità dei movimenti.
L'esecuzione della tecnica, oltre ad essere "esplosiva", deve anche essere fluida ed è importante essere sciolti.
Se durante un movimento ci si irrigidisce nel tentativo di essere più veloci o di colpire più forte, avremo il risultato opposto, saremo appunto rigidi e l'esecuzione della tecnica sarà mediocre spesso nemmeno accorgendocene.
Eseguendo un movimento, o ancora meglio una sequenza di movimenti, nel tempo acquisiremo confidenza e riusciremo a muoverci sempre più velocemente, in modo sempre più esplosivo e irrigidendoci sempre meno.
Inoltre non dovendo pensare e ripensare ai movimenti questi diventeranno automatici e riusciremo ad interiorizzarli in modo tale che all'occorrenza riusciremo ad eseguirli senza nemmeno pensarci.
Dopo anni e anni di Arti Marziali se non riusciamo ad interiorizzare quello che studiamo è come non sapere nulla. Possiamo eseguire perfettamente delle tecniche in palestra, in fase di studio o con il compagno, ma in una situazione di reale necessità o siamo in grado di muoverci istintivamente o non riusciremo certamente a pensare, scegliere la tecnica ed eseguirla.
In una situazione di stress il nostro corpo si muove autonomamente come se fosse qualcun'altro a guidarci, quindi intervengono principi, tecniche, sequenze che il nostro corpo ha metabolizzato: la memoria muscolare.
Le forme solo il primo allenamento che porta ad interiorizzare le tecniche, prima singolarmente, poi eseguendole contemporaneamente con i diversi arti e infine coordinando tutto il corpo come avviene per la gestione energetica.
Subito dopo ci sono esercizi di Lat Sao e Chi Sao che puntano proprio a far apprendere meccanicamente sequenze di tecniche in modo tale che rimangano nella memoria muscolare, migliorando la coordinazione e la fluidità e rendendoci più capaci.